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Era domenica

Giovanna Marini
Lingua: Italiano


Giovanna Marini


Era domenica e i fascisti avanzavano sull’Ebro, era domenica

Sul fiume c’era un ponte di barche, carri camion donne uomini e bambini
lo stavano passando
E il vecchio stava lì, seduto senza un movimento
Troppo stanco per andare avanti
“Da dove vieni?” “Da San Carlos - disse lui e sorrise - Lì badavo alle
bestie, sono rimasto, sono l’ultimo a lasciare il paese”

Era domenica e i fascisti avanzavano sull’Ebro, era domenica

Guardavo le sue vesti grigie e polverose guardavo la sua faccia grigia e polverosa
I suoi occhiali di ferro cerchiati
“Che bestie erano?”
“Considerato tutto di tre fatte, otto piccioni, tre capre e un gatto”
“Non hai famiglia?”
“No, solo le bestie, il gatto se la caverà, ma gli altri no”
“E come la pensi tu in politica?”
“Io non lo so, ho ottant’anni ed un anno di cammino”

Era domenica e i fascisti avanzavano sull’Ebro, era domenica

“Guarda, questo non è un buon posto per fermarsi,
Guarda i camion, le macchine, i cecchini,
Avanza, vai avanti, cammina, cammina ancora un poco
Forse al bivio per Tortosa, se ancora tutto non sarà finito,
Magari trovi un camion, un aiuto, una casa”
“Ancora un poco, poi andrò avanti,
grazie, davvero, grazie tante
Sono contento, pensavo al gatto,
Che essendo un gatto, se la caverà”
Si alza, barcolla un poco, poi, cade a sedere
“Che essendo un gatto, se la caverà”

Era un giorno grigio e nuvoloso
Pure gli aerei stavano a riposo
Questo è il gatto che se la caverà
E tutto quello che il vecchio mai riceverà nella sua vita
La sua parte di fortuna per lui, ormai era finita

Era domenica e i fascisti avanzavano sull’Ebro, era domenica



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