Lingua   

Rebecca e la poliziotta zelante

Roberto Amabile
Lingua: Italiano





olio di ricino e manganello / fanno il mondo tutto più bello
ma col papa e i gonnelloni / stiamo tutti molto più buoni


Oggi a San Lorenzo in via Scurreria
succede un fatto che sembra pazzia.
Devi sapere, stamane a maggio
Bergoglio il papa ci offre un suo miraggio.
Tutti i fedeli si mettono a festa
ma c'è Rebecca con la sua protesta:
'na brava ragazza dà un po' fastidio
col cartellone s'arrangia un presidio.

Ahi ahi Rebecca!
S'arrabbia muta contro il Vaticano
No, non si aspetta
chi le causava questo gran baccano!

Cartello arancione e la scritta in nero,
protesta contro un monarca straniero
che viene a Genova a far la lezione
di quante tasse gli dà la nazione.
Ecco d'un tratto, fiumana di gente,
sguizza fuori una persona invadente
che, in malo modo, mira al cartellone
Rebecca ripara da uno strattone.

Ahi ahi Rebecca!
Si scansa e vuol chiamar la polizia.
No, non si aspetta
chi può trovare in mezzo alla via.

La signora in borghese era un'agente
«io son la polizia», dice prepotente
Ne viene un altro, accorrono in due
Quattro guardie e Rebecca sulle sue.
«Su che basi volete sequestrare
il cartello che uso per protestare?
Costituzione, articolo ventuno
La protesta non si nega a nessuno!»

Ahi ahi Rebecca!
In quale guaio ti sei cacciata
No non si aspetta
quando finirà questa giornata.

«Se non stai zitta ti porto in Questura»,
sono convinti di farle paura.
Rebecca l'ho detto è un bel tipetto
con la minaccia non la mandi al letto:
«Per qual motivo in Questura portarmi?
voglio sapere cosa contestarmi
portatemi adesso in centrale, vediamo!»
«I documenti! Noi non rispondiamo!»

Ahi ahi Rebecca
e la poliziotta zelante
No non si aspetta
se mai arriverà la volante

Le intima di furia: «Mi dia i documenti»
È incensurata non come i delinquenti
che ai cortei si coprono il viso
quando gli spacchiamo duri il sorriso"

«O cara fanciulla perché dai noia?
non vederci come fossimo boia
capo straniero non puoi contestare
vai via adesso e lasciaci lavorare»

Ahi ahi Rebecca
guardia materna dovevi beccare
No non si aspetta
La morale stantia da sacrestale

"Mia madre l'ha detto, tu sei emancipata
sarai archeologa oppure astronauta
e invece mi trovo da poliziotta
a stare appresso a una che borbotta.
Un tipaccio noioso e scassacazzo
se non va via la prendo e poi l'ammazzo!"

«Ora mi dite cosa ho fatto di male
è un mio diritto stare a protestare!»

Ahi ahi Rebecca
le guardie sono qui proprio per te
No non si aspetta
i tempi bui dell'autodafé

Le parlan sopra: «Non interrompete
le mani addoso non le mettete!
Bella sorella, non mi intimorisci
tu il distintivo ora esibisci!»
Quella se lo copre, lo tiene nascosto
si accorge che fa qualcosa di losco
«Non ho fatto nulla», confermano gli altri
un po' come successe a quell'Aldrovandi
ovunque lesioni, turatevi il naso
che il sindacato fece pur l'applauso!

Ahi ahi Rebecca
la guardia se ne frega della legge
Non se lo aspetta
da chi in teoria è pagata per protegge'

«Suvvia, signorina, faccia la brava
oggi stai lontana da corteo e papa
Se ti fai vedere nelle vicinanze,
ti porto in centrale senza speranze».
La guardia è donna, il papa sarà nero
sono oppressori del pianeta intero
terzo millennio, la caccia alle streghe
fa la polizia in tenuta borghese!

Ahi ahi Rebecca
la question romana ti fa male
No non si aspetta
monaca in divisa sull'altare

Per un cartello nemmeno blasfemo
torna a casa dopo 'sto patemo.
Tutto sommato, il fine è lieto
lo si sa da Alimonda a Bolzaneto.
Basta stato etico e confessionale
polizia di costumi e di morale.
Genova subisce papolatria
Rimpiangiamo i cannoni a Porta Pia!

Ahi ahi Rebecca
e la poliziotta zelante
SI STAGLIA UN GRIDO
VIA IL VATICANO DALLO STATO ITALIANO
VIA IL VATICANO DALLO STATO ITALIANO
VIA IL VATICANO DALLO STATO ITALIANO



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org