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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan

Fabrizio De André
Lingua: Italiano


Fabrizio De André

Lista delle versioni e commenti


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(Fabrizio De André)
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fabfuma
[1974 / 1982]
Testi di Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Musica di Bob Dylan ("Desolation Row")
Music by Bob Dylan ("Desolation Row")
Arrangiamento/Arrangement: De André/De Gregori

vpov1 vpov2


Il manoscritto della "seconda versione modificata" di Via della Povertà (riprodotto da Stella Nera).


L'11 gennaio [2007] Fabrizio ci ha lasciati da otto anni. Da otto anni non possiamo più ascoltare la sua voce, e senza tanti giri di parole diciamo che ci manca sempre di più. Questo e basta. Vogliamo ricordarlo con queste particolari versioni di "Via della povertà" che pensiamo possano avere il suo preciso posto nella nostra raccolta, particolarmente per quanto riguarda la memoria di certi anni.[RV]

Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio), Fabrizio de André si divertì, ad Asti, a cantare questa versione di "Via della Povertà" sostituendo ai personaggi della canzone i nomi di politici italiani e altri personaggi di allora, inserendoli nelle situazioni dell'epoca. Oltre a questo, vi sono anche delle variazioni testuali non di poco conto, e alquanto "dure". [...] Riprendo il testo dal sito di Luigi Galati, integrandolo con alcune note più o meno ovvie e ad uso più che altro di chi ha meno di una certa età.

Riccardo Venturi, da questo post del 23 dicembre 2001 sul newsgroup it.fan.musica.de-andre, uno dei ng iniziatori delle CCG.

Come appurato nella particolare e lunga storia di questa pagina, le "versioni modificate" sono due, una del 1974 (che abbiamo chiamato "versione anni '70" perché incentrata su personaggi politici e sociali di quel periodo) ed una del 1982 (la "versione anni '80" perché incentrata su personaggi politici e sociali di quel periodo). La ristrutturazione della pagina è divenuta quindi assai complessa, dovendo per forza di cose includere anche la versione da studio (dall'album "Canzoni" del 1974) e l'originale di Bob Dylan (da "Highway 61 Revisited" del 1965, tra l'altro decisamente afferente al tema del Razzismo negli USA) nonché altre versioni di questa canzone. Abbiamo comunque mantenuto l'intestazione originale alla "Via della Povertà" deandreiana in quanto autentica iniziatrice della pagina. [RV, 1/3/2016]

Fabrizio De André: La prima versione modificata (1974)
Fabrizio De André: La seconda versione modificata (1982)
Bob Dylan: Desolation Row (1965)
Fabrizio De André: La versione da studio e album (1974)
Francesco De Gregori: La versione da "Amore e Furto" (2015)

FABRIZIO DE ANDRÉ: LA PRIMA VERSIONE MODIFICATA ("anni '70")


Avvertenza:
Nel testo, le strofe non modificate rispetto all'originale sono riportate in corsivo.
Il salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.

Almirante [1] sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Fra' John trafelato
e gli grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
e' Almirante che spazza via il sangue
in Via della Povertà.

Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Buon Samaritano
sta affilando la sua pietà
se ne andrà al Carnevale stasera
in via della Povertà.


I tre Re Magi sono disperati
Gesù Bambino è diventato vecchio
e Mister Hyde piange sconcertato
vedendo Jeckyll che ride nello specchio.
Ofelia è dietro la finestra
mai nessuno le ha detto che è bella
a soli ventidue anni
è già una vecchia zitella
la sua morte sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
per adesso cammina avanti e indietro
in via della Povertà.


Covelli [2] travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C.
Ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettronico
alla corte di Sua Maestà.

Ci si prepara per il 15 di giugno [3],
c'e' qualcuno che continua ad aver sete
Paolo VI [4] ha gettato via la tiara
si è camuffato in abiti da prete,
sta ingozzando a viva forza Berlinguer [5]
per punirlo della sua frugalità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Paolo grida
quattro suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato
in Via della Povertà.

E bravo Leone [6] mattacchione,
il paese sta affondando nella merda
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e gli anarchici tutti annegati,
e Agnelli [7] e Indro Montanelli [8]
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti han pescato voti qua e là
e nessuno deve più preoccuparsi
di Via della Povertà.

A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato li vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno dal solito camino
e il vento da solo ride
e nessuno riuscirà
a ingannare il suo fottuto destino
in Via della Poverta'.


La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
mi racconti tutto quel che fai
ma non essere ridicola
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
non mi sembra che siano eroi
e non mandarmi ancora tue notizie
nessuno ti risponderà
se insisti a spedirmi le tue lettere
da via della Povertà.
NOTE AL TESTO:

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[1] Giorgio Almirante (Salsomaggiore /PR/ 1914 - Roma 1988). Leader del MSI e suo segretario per lunghi anni. Ex repubblichino e segretario di redazione della rivista "La difesa della razza".

[2] Alfredo Covelli (Bonito /AV/ 1914 - Roma 1998). Esponente di primo piano del MSI, in cui rappresentava l'ala monarchica. Nel 1946 fondo' il PNM (Partito Nazionale Monarchico); conflui' nel 1970 nel MSI-Destra Nazionale. Fece poi parte di Democrazia Nazionale, il partito nato nel 1977 da una scissione del MSI e scomparso poco tempo dopo. Dal suo monarchismo il riferimento di De Andre' nell'ultimo verso della strofa.

[3] Il 15 giugno 1975 si svolsero le elezioni amministrative che videro uno storico "balzo in avanti" del PCI (circa il 34% dei voti).

[4] Il papa, ovviamente.

[5] Accostamento di Berlinguer al Papa nel 1974, l'anno del referendum sul divorzio...

[6] Giovanni Leone, allora presidente della repubblica (eletto coi voti decisivi della destra). Avvocato napoletano e parlamentare, e' scomparso in tardissima eta'. Di lui si ricordano certi celebri gesti scaramantici
e le sue dimissioni, nel 1978, in conseguenza dello scandalo Lockheed.

[7] Altro avvocato. Torinese, pero'.

[8] Ricordiamo che Indro Montanelli (scomparso il 18 luglio 2001) proprio nel 1974 aveva fondato "Il Giornale". Ex (?) fascista che poco prima di morire ha avuto in sorte di diventare una sorta di "idolo" della cosiddetta "sinistra" italiana. Fu gambizzato dalla Brigate Rosse nel 1977.

inviata da Riccardo Venturi - 10/1/2007 - 11:15




Lingua: Francese

Version française – Rue de la Pauvreté (Première version modifiée "Années 70") – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne – Via della Povertà (Prima versione modificata "Anni '70") – Fabrizio De André – 1974

À la fin de 1974, en préparation de sa toute première tournée de concerts, Fabrizio De Andrè se divertit, à Asti, à chanter cette version de “Via della Povertà” en substituant aux personnages de la chanson les noms de politiciens italiens et d'autres personnages de cette époque, en les insérant dans les situations de ce moment. Au-delà, il y a aussi des variations textuelles importantes et même “dures”...
RUE DE LA PAUVRETÉ (PREMIÈRE VERSION MODIFIÉE)

Le salon de beauté au fond de la ruelle
est plein à ras bord de marins.
Essaye de demander à un d'eux quelle heure il est
et il te répondra « Je ne l'ai jamais su ».
Les cartes postales de la pendaison
sont en vente à cent lires pièce
Le commissaire aveugle derrière la station
pour un indice te lit son infortune.
Et les forces de l'ordre inquiètes
Cherchent quelque chose qui ne va pas
Tandis que moi et ma demoiselle
Nous nous rendons ce soir
Rue de la Pauvreté.

Almirante [1] semble si facile
chaque fois qu'il sourit, il te capture.
Il rappelle tout à fait Bette Davis
avec ses mains appuyées à la ceinture.
Fra' John arrive essoufflé et lui crie
« Mon amour, c'est toi »
amis quelqu'un lui dit de s'en aller
et de ne plus recommencer
et l'unique son qui reste
quand l'ambulance s'en va
C'est Almirante qui balaye le trottoir
dans la rue de la Pauvreté.

Tandis que l'aube assassine la lune
et les étoiles se sont quasi cachées
La demoiselle qui lit la bonne fortune
s'en est allée en compagnie de l'hôte.
À l'exception d'Abel et de Caïn,
tous sont allés faire l'amour
en attendant que vienne la pluie
et de noyer la joie et la douleur
et le Bon Samaritain
Aiguise sa pitié
Il s'en ira au carnaval ce soir
dans la rue de la Pauvreté.

Les trois Rois Mages sont désespérés,
L'enfant Jésus est devenu vieux
et Mister Hyde pleure déconcerté
en voyant Jekyll qui rit dans son miroir.
Ophélie est derrière sa fenêtre
Jamais personne ne lui a dit qu'elle est belle.
À seulement vingt-deux ans, c'est une vieille tantine.
Sa mort sera très romantique
Elle s'en ria en se transformant en or.
Pour l'instant, elle déambule au long
de la rue de la Pauvreté.

Covelli [2] travesti en ivrogne
a caché ses notes dans une malle.
Il est passé par ici il y a une heure
directement vers l'ultime Thulé,
il semblait si timide et si apeuré
quand il a demandé de s'arrêter un peu là
mais ensuite il a commencé à fumer
et à réciter l'ABC
et à le voir on ne dirait jamais
mais il était renommé il y a quelques temps
pour jouer du violon électronique
à la cour de Sa Majesté.

On se prépare pour le 15 juin [3],
Il y a quelqu'un qui commence à avoir soif.
Paul VI [4] a jeté sa tiare,
il s'est déguisé en prêtre,
il gave de force Berlinguer [5]
pour le punir de sa frugalité.
Il le tuera en lui parlant d'amour
après l'avoir empoisonné de piété
et tandis que Paul crie
Quatre sœurs se sont déshabillées
Berlinguer va être violé
dans la rue de la Pauvreté.


Et bravo Leone [6] fameux farceur,
le pays s'enfonce dans la merde.
Dans les chaloupes, les places sont toutes occupées
et les anarchistes tous noyés,
et Agnelli [7] et Indro Montanelli [8]
boxent sur la tour de commandement.
Les joueurs de calypso rient d'eux
tandis que le ciel s'éloigne
et penchés à leurs fenêtres sur la mer
tous pêchent des mimosas et des lilas
et personne ne doit plus se préoccuper
de la rue de la Pauvreté.

À minuit pile, les policiers
font leur travail habituel;
ils mettent les menottes aux poignets
de ceux qui en savent plus qu'eux.
Les prisonniers sont traînés
sur un calvaire improvisé là tout près
et le caporal Adolf les a avisés
qu'ils passeront tous par la cheminée
et le vent rit fort et personne ne réussira
à tromper son destin
dans la rue de la Pauvreté.

J'ai eu ta lettre justement hier.
Mais raconte tout ce que tu fais,
Mais il faut pas être ridicule
ne me demande pas « comment vas-tu ? ».
ces gens dont tu me parles
sont des gens comme nous tous
Il ne me semble pas que ce soit des monstres
Il ne me semble pas que ce soit des héros
et ne m'envoie pas de tes nouvelles encore
Personne ne te répondra.
Si tu persistes à m'expédier tes lettres
À la rue de la Pauvreté.
NOTES:

[1] Giorgio Almirante (Salsomaggiore /PR/ 1914 - Roma 1988). Leader du MSI (Mouvement fasciste italien d'après-guerre; maintenant, Alliance Nationale de G.Fini). Ex repubblichino e secrétaire de la revue "La difesa della razza" (La défense de la race).

[2] Alfredo Covelli (Bonito /AV/ 1914 - Roma 1998). Personnalité de premier plan du MSI où il représenta l'aile monarchique. On trouve trace de son monarchisme dans le dernier vers de la strophe.

[3] 15 juin 1975 – le PCI fait un bond en avant aux élections. Berlinguer est secrétaire du parti.

[4] Paul VI – c'est le pape de l'époque.

[5] Rapprochement (le « compromis historique »...) de Berlinguer avec les catholiques. Rencontre avec le pape.

[6] Giovanni Leone, président de la République. Devra démissionner suite au scandale Lockheed – pots de vin.

[7] Agnelli – « l'avocat »...

[8] Indro Montanelli (mort en 2001) avait fondé en 1974 « Il Giornale ». Ex (?)-fasciste.

inviata da Marco Valdo M.I. - 23/7/2008 - 00:06


FABRIZIO DE ANDRÉ: LA SECONDA VERSIONE MODIFICATA ("anni '80")



Avvertenza: Nel testo, le strofe non modificate rispetto all'originale sono riportate in corsivo.

1/3/2016 - 11:05




Lingua: Italiano

VIA DELLA POVERTA' / LA SECONDA VERSIONE MODIFICATA (1982)
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.

Signorile [1] sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Lombardi [2] trafelato
e le grida "la sinistra sei tu!"
ma qualcuno gli dice di andar via
perché ormai non esiste piu'
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Signorile che spazza la strada
in via della Povertà.

Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Cardinal Marcinkus [3]
sta affilando la sua pietà
se ne andrà a far la questua stasera
in via della Povertà.

Al Quirinale sono disperati
Sandro Pertini [4] è diventato vecchio
e Andreatta [5] piange sconcertato
vedendo Craxi [6] che ride nello specchio.
Sofia [7] è dietro la finestra
tutti quanti le hanno detto che è bella
non ha ancora 53 anni
e mai nessuno l'ha chiamata zitella
la sua fuga sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
si è stufata di andare avanti e indietro
in via della Povertà.

Mongolfini [8] travestito da pallone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.

Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
Wojtyła [9] ha gettato la ghiara
si è travestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Berlinguer [10]
per punirlo della sua frugalità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Wojtyła grida
quattro suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato
in via della Povertà.

E bravo Sindona [11] [12] mattacchione
il paese sta affondando nella merda
e gli Anarchici tutti annegati [13]
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",
e Agnelli e Indro Montagnelli [14]
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano garofani e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.

Il tuo articolo l'ho letto proprio ieri
ci hai messo dentro tutto quel che sai
ma non essere ridicolo
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è quasi gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
e né tanto meno eroi
e non mandarmi altre bozze da correggere
nessuno ti risponderà
se non provi a spedirmi i tuoi articoli
da via della Povertà.
[1] Claudio Signorile, barese, ex esponente della “sinistra socialista” e vicesegretario del partito dal 1976 al 1981. Protagonista attivo della “vicenda Moro” nel 1978. Più volte ministro (per gli “interventi straordinari nel Mezzogiorno” e dei trasporti, ad esempio). Nel 1988 indagato per lo “scandalo delle lenzuola d'oro”. Disciolto il PSI, ha fatto parte della costituente del PD senza però prendere parte attiva e militante.

[2] Riccardo Lombardi (1901-1984), esponente storico della “sinistra socialista”. Messo assai poco cerimoniosamente da parte da Benedetto Craxi detto Bettino (v. nota 6).

[3] Mons. Paul Marcinkus (1922-2006), arcivescovo cattolico statunitense di origine lituana. A lungo direttore dello IOR (Istituto Opere di Religione), la banca vaticana. Coinvolto nei principali scandali finanziari italiani e internazionali degli anni '70 e '80, primo fra tutti quello del crac del Banco Ambrosiano con la morte del finanziere Roberto Calvi. Amico di faccendieri di specchiata onestà come Michele Sindona. Più volte per lui richiesto l'arresto dagli inquirenti italiani, sempre negato dalle autorità vaticane. Noto per l'elevatissimo tenore di vita e per l'estrema eleganza nel vestire. Uno dei suoi detti: You can't run the Church on Hail Marys (“Non si può mandare avanti la Chiesa con le Ave Maria”). Collocato a riposo, è morto in un lussuoso ritiro di Sun City, in Arizona, dedicandosi alla sua passione: il gioco del golf.

[4] Sandro Pertini, all'anagrafe Alessandro (1896-1990), avvocato savonese, antifascista condannato al confino e a morte, capo partigiano, esponente del PSI, ex membro dell'Assemblea Costituente, ex presidente della Camera, Presidente della Repubblica Italiana (1978-1985), senatore a vita, fumatore accanito di pipa, esultatore per vittorie ai mondiali di calcio, presente nella famosa canzone dell' “Italiano vero” di Toto Cutugno, protagonista di un famoso fumetto di Andrea Pazienza detto il Paz, ecc. ecc.

[5] Beniamino Andreatta (1928-2007), economista e politico democristiano. Più volte ministro. Fu in strettissimi rapporti con Aldo Moro, di cui fu consigliere economico. Quando scoppiò lo scandalo della Loggia P2 di Licio Gelli (sant'uomo recentemente scomparso in tardissima età, poeta, imprenditore), fu inflessibile nel rimuovere i funzionari pubblici e i dirigenti presenti nelle liste della loggia massonica. Dopo la fine della DC fu esponente del “Partito Popolare Italiano”. Il 15 dicembre 1999 fu colpito da un infarto durante una seduta parlamentare sulla discussione della Legge Finanziaria, che lo ridusse in coma e in stato vegetativo fino alla morte.

[6] Benedetto Craxi, detto “Bettino”, esponente e segretario del Partito Socialista Italiano. Noto collezionista di cimeli garibaldini e monetine. Aveva una suite all'Hotel Raphael di Roma. Sostenitore e protettore del noto costruttore Silvio Berlusconi, poi divenuto editore e imprenditore di punta nel ramo delle telecomunicazioni prima del suo impegno politico (“discesa in campo”). Morto esule nella libera Tunisia del presidente Ben Ali.

[7] Sophia Loren. Pseudonimo di Sofia Villani Scicolone. Nota attrice napoletana, pur essendo nata a Roma nel 1934. All'epoca aveva appunto 53 anni.

[8] Nessuna notizia si ha su questo “Mongolfini”. Potrebbe essere qualcuno dell'entourage di De André infilato nella versione modificata a mo' di battuta.

[9] Karol Józef Wojtyła (1920-2005), presbitero polacco, scrittore, autore teatrale, papa della Chiesa Cattolica Romana con il nome di “Giovanni Paolo II” (lat. Iohannes Paulus II, 1978-2005), della medesima poi creato santo. Nel manoscritto deandreiano il cognome è scritto (per due volte) “Woityla”; abbiamo qui ripristinato arbitrariamente l'esatta grafia polacca. Specialmente nei primi anni del suo pontificato, era utopia pretendere che fosse scritto correttamente da chicchessia, la “elle tagliata” polacca sfuggiva alla comprensione. Spesso, nelle grafie fantasiose entrava anche un ché di spregiativo e derisorio: la terribile rivista satirica “Il Male”, ad esempio, scriveva tout court “Voitila”. Erano del resto i tempi in cui, in una stessa trasmissione radiofonica, nell'arco di cinque minuti il cognome “Wałęsa” (scritto regolarmente “Walesa”) veniva pronunciato, dalla medesima speaker, “valesa, vauensa, uauesa, uauensa, ualesa”.

[10] Enrico Berlinguer (1922-1984), proveniente da una famiglia sarda agraria di antica e nobile origine catalana (al pari degli imparentati Cossiga, che però erano di origine corsa: il cognome andrebbe pronunciato Còssiga, ed è il nome della Corsica in sassarese). A lungo segretario del Partito Comunista Italiano.

[11] Michele Sindona (1920-1986), banchiere, finanziere, faccendiere, eccetera. Membro della già citata Loggia P2 (tessera n° 0501). Associazione riconosciuta con Cosa Nostra e, in particolare, con la famiglia Gambino. Coinvolto nel crac del Banco Ambrosiano (v. nota 3) e nell'omicidio del banchiere Roberto Calvi. Mandante dell'omicidio di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana dello stesso Sindona. Il 18 marzo 1986 viene condannato all'ergastolo e rinchiuso nel carcere di Voghera (PV). Qattro giorni dopo, il 22 marzo 1986, gli viene sorbito in cella un caffeino corretto al cianuro di potassio, ma la sua morte viene archiviata come suicidio.

[12] Al posto di Michele Sindona, presente nel manoscritto, in alcune versioni cantate da De André c'è “Carboni”. Si tratta di Flavio Carboni, altro faccendiere coinvolto più o meno nelle stesse vicende di Michele Sindona. Ha avuto pure in sorte di farsi interpretare, in un film, da Giancarlo Giannini.

[13] Chiaro riferimento ad alcune spiacevoli vicende di anarchici (volati dai quarti piani di questure, spiaccicati sull'autostrada, arrestati e incarcerati innocenti ecc.)

[14] La grafia Montagnelli è, crediamo, pienamente voluta per fare il paio con Agnelli. Il paio, del resto, lo facevano anche senza grafia modificata da De André.

inviata da mincio attila eugenio - 16/7/2009 - 00:03


BOB DYLAN: DESOLATION ROW

1965, Lyrics and Music by Bob Dylan
Highway 61 Revisited

1/3/2016 - 11:22




Lingua: Inglese

DESOLATION ROW [1965]

Desolation Row è la traccia di chiusura del sesto album in studio di Bob Dylan, Highway 61 Revisited. È nota per la sua durata (11:21) e per il testo surreale. Desolation Row è stata descritta come uno dei più alti esempi di lirismo poetico applicato a una canzone pop o rock che dir si voglia.

Anche se la versione sull'album di Desolation Row è acustica, la canzone venne inizialmente registrata in versione elettrica. La prima take fu incisa durante una sessione serale il 29 luglio 1965 con Harvey Brooks al basso e Al Kooper al pianoforte elettrico. Questa versione è stata pubblicata nel 2005 in The Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack.

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Il 2 agosto, Dylan registrò ulteriori cinque take di Desolation Row. La versione inclusa in Highway 61 Revisited venne registrata il 4 agosto 1965 nello Studio A della Columbia a New York City. Il chitarrista Charlie McCoy, che si trovava per caso a New York, fu invitato dal produttore Bob Johnston a contribuire alla registrazione con una parte di chitarra acustica improvvisata e Russ Savakus suonò il basso. - it.wikipedia:Desolation Row

"Le cartoline dell'impiccagione sono in vendita a cento lire l'una" corrisponde al verso iniziale di "Desolation Row" di Dylan... Lì il riferimento era al linciaggio di tre neri avvenuto nel 1920 a Duluth, Minnesota, città natale di Dylan... Allora bastava che una sgualdrinetta s'inventasse di essere stata violentata da un negro per scatenare il linciaggio di qualunque uomo di colore capitasse a tiro dei bianchi. E così successe a Duluth nel giugno del 1920. Tale Irene Tusken, di anni 19, raccontò di essere stata violentata da alcuni neri che lavoravano all'allestimento del tendone di un circo... Sebbene non vi fosse nessuna evidenza di quanto la ragazza asseriva, la polizia arrestò sei di loro rinchiudendoli nella locale prigione. Subito una folla di bianchi inferociti si raccolse lì fuori, migliaia di bianchi che chiedevano la testa di quegli sporchi negri. Quando irruppero all'interno della prigione e trascinarono fuori Elias Clayton, Elmer Jackson e Isaac McGhie, i poliziotti non opposero resistenza. I tre neri furono impiccati all'angolo tra la 1st Street e la 2nd Avenue East, a due isolati di distanza dalla casa dove viveva il padre di Bob Dylan, Abram Zimmerman, che all'epoca aveva 9 anni... [Alessandro, 17/4/2010]

Duluth lynchings: "They're selling postcards of the hanging...", Bob Dylan, "Desolation Row", 1965.
DESOLATION ROW

They're selling postcards of the hanging
They're painting the passports brown
The beauty parlor is filled with sailors
The circus is in town
Here comes the blind commissioner
They've got him in a trance
One hand is tied to the tight-rope walker
The other's nailed in his pants
And the riot squad they're restless
They need somewhere to go
As lady and I look out tonight
From Desolation Row

Cinderella, she seems so easy
"It takes one to know one," she smiles
And puts her hands in her back pockets
Bette Davis style
And someone comes in screaming
"You Belong to Me I Believe"
And someone says," I'm sorry, my friend
But I'm afraid you better leave"
And the only sound that's left
After the ambulances go
Is Cinderella sweeping up
On Desolation Row

Now the moon is almost hidden
The stars they pretend to hide
The fortunetelling lady
Has even taken all her things inside
All except for Cain and Abel
And the hunchback of Notre Dame
Everybody is making love
Or else expecting rain
And the Good Samaritan's dressing
He's getting ready for the show
He's going to the carnival tonight
On Desolation Row

Now Ophelia, she's 'neath the window
For her I feel so afraid
On her twentieth birthday
She already is an old maid
To her, death is quite romantic
She wears an iron vest
Her profession is her religion
Her sin is her lifelessness
And though she always looks upon
Noah's rainbow
She spends her time peeking
Into Desolation Row

Einstein, disguised as Robin Hood
With his memories in his trunk
Passed this way an hour ago
With his friend, a jealous monk
He looked so immaculate
As he bummed a cigarette
Then he went off sniffing drainpipes
And reciting the alphabet
Now you would not think to look at him
But he was famous long ago
For playing the electric violin
Upon Desolation Row

Dr. Filth, he keeps his world
Inside of his leather cup
But all his sexless patients
They're planning to blow it up
Now his nurse, some local loser
She's in charge of the cyanide hole
She's also in charge of the cards that read
"Have Mercy on His Soul"
They all play the penny whistles
You can hear them blow
If you lean your head out far enough
From Desolation Row

Across the street they've closed the curtains
They're getting ready for the feast
The Phantom of the Opera
A perfect image of a priest
Now he's spoonfeeding Casanova
The boiled guts of birds
Then he'll torture him with self-confidence
And poison him with words
And the Phantom shouts to skinny girls
"Get Outa If You Don't Know
Casanova is just being punished for going
To Desolation Row"

Now at midnight all the agents
And the superhuman crew
Come out and round up everybody
That knows more than they do
Then they bring them to the factory
and the heart-attack machine
Is strapped across their bosoms
And then the kerosene
Is brought down from the castles
By insurance men who go
Check to see that nobody is escaping
To Desolation Row

Praise be to Nero's Neptune
The Titanic sails at dawn
And everybody's shouting
"Which Side Are You On?"
And Ezra Pound and T. S. Eliot
Fighting in the captain's tower
While calypso singers laugh at them
And fishermen hold flowers
Between the windows of the sea
Where lovely mermaids flow
And nobody ever thinks too much
About Desolation Row

I got your letter yesterday
About the time the door knob broke
When you asked how I was doing
Was that some kind of joke?
All these people that you mention
Yes, I know them, they're quite lame
I had to rearrange their faces
And give them all another name
Right now I don't feel so good
I don't want your letters no more
Not unless you mail them
From Desolation Row

inviata da DonQuijote82 - 21/8/2012 - 12:03




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Michele Murino da maggiesfarm.it
VICOLO DELLA DESOLAZIONE

Stanno vendendo cartoline dell'impiccagione
E colorano i passaporti di marrone
Il salone di bellezza è pieno di marinai
Il circo è arrivato in città
Ecco che arriva il commissario cieco
Lo hanno fatto entrare in trance
Ha una mano legata al funambolo
E l'altra è inchiodata ai suoi pantaloni
E le squadre anti-sommossa sono irrequiete
Hanno bisogno di un posto dove andare
Mentre io e la signora ci affacciamo stasera
Nel vicolo della desolazione

Cenerentola sembra così tranquilla
"Ci vuole qualcuno per conoscere qualcuno" sorride
e si mette le mani nelle tasche posteriori
in stile Bette Davis
E arriva qualcuno gridando
"Credo che tu appartenga a me"
e qualcuno dice "Mi dispiace, amico mio
ma ho paura che sia meglio se te ne vai"
E l'unico suono che rimane
dopo che se ne sono andate le ambulanze
è Cenerentola che spazza la strada
nel vicolo della desolazione

Ora la luna è quasi nascosta
e le stelle fingono di nascondersi
Anche la cartomante
ha messo a posto tutte le sue cose
Tutti tranne Caino e Abele
e il gobbo di Notre Dame
stanno facendo l'amore
o aspettano la pioggia
E il buon samaritano si sta vestendo
si sta preparando per lo show
Andrà al carnevale stanotte
al vicolo della desolazione

Ora Ofelia è sotto la finestra
Sono molto preoccupato per lei
Al suo ventesimo compleanno
è già una vecchia zitella
Per lei la morte è abbastanza romantica
indossa una maglia d'acciaio
La sua professione è la sua religione
il suo peccato è la mancanza di vita
E anche se guarda sempre
l'arcobaleno di Noè
passa il suo tempo a sbirciare
nel vicolo della desolazione

Einstein camuffato da Robin Hood
con i suoi ricordi in un baule
è passato di qui un'ora fa
con il suo amico, un monaco geloso
Sembrava così immacolato
mentre scroccava una sigaretta
Poi se n'è andato via annusando i tubi di scarico dell'acqua
e recitando l'alfabeto
Non lo penseresti mai a vederlo
ma era famoso tanto tempo fa
per suonare il violino elettrico
nel vicolo della desolazione

Il dottor Sudiciume tiene il suo mondo
in una tazza di cuoio
Ma tutti i suoi pazienti asessuati
stanno progettando di farla saltare in aria
Ora la sua infermiera, una fallita del luogo,
è incaricata del buco del cianuro
ed è anche incaricata delle carte che recitano
"Abbi Pietà dell'Anima Sua"
Tutti soffiano fischietti
li puoi sentire suonare
se sporgi la testa abbastanza
nel vicolo della desolazione

Aldilà della strada hanno chiuso le tende
si stanno preparando per la festa
Il fantasma dell'opera
perfetta immagine di un prete
Ora sta imboccando Casanova
con interiora bollite di uccello
Poi lo torturerà con l'eccessiva sicurezza di sè
e lo avvelenerà di parole
E il Fantasma grida a ragazze pelle ed ossa
"Andate via di qui se non capite"
Casanova sta per essere punito per essere andato
nel vicolo della desolazione"

Ora, a mezzanotte tutti gli agenti
e la ciurma sovrumana
vengono fuori ed arrestano tutti quelli
che ne sanno più di loro
Poi li portano alla fabbrica
e la macchina per l'infarto
viene fissata sui loro petti
E poi il cherosene
viene gettato giù dai castelli
da assicuratori che vanno
a controllare che nessuno stia scappando
al vicolo della desolazione

Sia lode al Nettuno di Nerone
Il Titanic salpa all'alba
E tutti stanno gridando
"Da che parte stai?"
Ed Ezra Pound e T. S. Eliot
combattono nella torre di comando
mentre cantanti di calipso li deridono
e pescatori porgono fiori
tra le finestre del mare
dove amabili sirene nuotano
e nessuno mai pensa troppo
al vicolo della desolazione

Ho ricevuto ieri la tua lettera
riguardo a quella volta che la maniglia della porta si è rotta
Quando mi hai chiesto cosa stavo facendo
era una specie di scherzo?
Tutte queste persone che citi
sì, le conosco, sono abbastanza deboli
Ho dovuto riordinare le loro facce
e assegnare a tutte un altro nome
Ora non mi sento molto bene
Non voglio più le tue lettere
a meno che tu non le spedisca
dal vicolo della desolazione

inviata da DonQuijote82 - 21/8/2012 - 12:05




Lingua: Norvegese

Desolation Row - Nederst på Karl Johan, La cover norvegese di Åge Aleksandersen

Dall'album di cover dylaniane Fredløs - Dylan på norsk del 1997.

fredloes


Così come aveva fatto De André in italiano con le sue "versioni modificate" (chissà che Åge Aleksandersen non le conoscesse...), il traduttore norvegese fa sfilare sulla Karl Johan Gata di Oslo personaggi della vita e della storia norvegese (io ho riconosciuto solo lo scrittore Jostein Gaarder, però...) e internazionale (tra i quali Teresa di Calcutta e Andersen). Un giorno o l'altro ne farò una traduzione (forse). [RV]
NEDERST PÅ KARL JOHAN

Dem lage video av bandekrigen
Dem selge hjemmelagde pass
Solsengane fylt av Nordsjø-arbeidere
TVNorge e på plass
Her kjem Likestillingsombudet
Dem har fått ho ganske høy
Ho har ei hånd lenka til linedanseren
Og ei i sitt undertøy
Og terrorpolitiet røre på sæ
Dem har fått blod på tann
Mens dama og æ betrakte verden i kveld
Fra nederst på Karl Johan

Blåveispiken ser så pen ut
Ho si alt med sitt skjeive smil
Ho stikk hendern i baklomman
Synnøve Svabø-stil
Og inn kjem Lykkeliten, han sukke
"Æ veit at du e min"
Og nå'n si; "Du e komme feil, min venn
Se og forsvinn"
Og den eneste lyden i gata
Etter at sykebilen forsvant
E blåveispiken som går ruta si
Nederst på Karl Johan

Fullmånen prøve å gjøm sæ
Og stjernan dæm trekke sæ vekk
Fremtidsforsker Johan Galtung
E allerede stum av skrekk
Og bortsett fra Kain og Abel
E en dopa Titten Tei
E alle igang med å elske
Eller sitt og vente på regn
Og den barmhjertige Samaritanen
Kler sæ ut, han gjør sæ i stand
Til kveldens store karneval
Nederst på Karl Johan

Synnøve Solbakken står ved ruta
Æ e blitt så redd for ho
Ho ser ut som Mor Theresa
Og i går vart ho tjueto
Ho syns døden e romantisk
Ho går med skuddsikker vest mot hiv
Hennes yrke e hennes religion
Hennes synd e hennes mangel på liv
Og sjøl om hennes blikk e vendt
Mot regnbuen som står i brann
Bruke ho tida på å smugkikk
Nederst på Karl Johan

Jostein Gaarder forkledd som Egon Olsen
Med en koffert fylt av syvende sans
Gikk forbi her for ei time sia
Med Dynamitt-Harry, vennen hans
Han virka så jomfruelig avskyelig
Der han bomma seg en røyk
Før han begynt å sniff avløpsrør
Og lese alfabetet høyt
No legg du kapt merke til han
Men han var berømt en gang
For å spell elektrisk langeleik
Nederst på Karl Johan

Nedi gata har dem satt ut fakla
Dem gjør sæ klar til fest
Andersen i Skomakergata
Han kjæm utkledd som en prest
Dem mate Lillelord med teskje
For å få han til å føl sæ stor
Før dæm myrde han med sjøltillit
Og forgifte han med ord
Og Andersen rope til magre jenta;
"Kom dokk vekk, hvis dokk har forstand!"
Lillelord vart nettopp straffa for å gå
Nederst på Karl Johan

Doktor Apeberg har samla sin verden
I en hockey-susp av plast
Men hans kjønnsløse pasienta
Prøve å få dem til å gå i knas
Hans pleierske, en vestkant-taper
Dele ut posa med ureint mel
Og visittkort med påskrifta;
"Se i nåde til hans sjel"
Og alle spille på blokkfløyte
Du kan høre hvert eneste grann
Hvis du lene dæ ut og lytte
Nederst på Karl Johan

Ved midnatt kjem sosionoman
Og kontrollkomitèen frem
For å samle sammen alle
Som skjønne meire enn dem
Dem føre dem til fabrikken
Der ei hjerteinfarkt-maskin
Blir festa til skuldran deres
Og deretter blir bensin
Både ned fra Oslo Rådhus
Av styret i Storebrand
Som sjekke at ingen flykte
Til nederst på Karl Johan

Velsigna vær draugen
Scandinavian Star skal kast loss
Og alle sammen rope;
"På hvem si side e det du slåss?"
Og Claes Gill og Arnulf Øverland
Dæm har kjempa på kapteinens bro
Mens dørvakta delt ut blåveisa
Og skipsorkesteret lo
Og fra vinduan mot sjøen
Ser vi havfruan under vann
Og ingen behøve å tenk for mye
Om nederst på Karl Johan

Ja, æ mottok brevet ditt i går
Da æ brakk nøkkelen til døra mi
Da du spurte mæ hvordan æ har det
Var det meint som ironi?
All folkan som du nevnte
Ja, æ kjenn dem, det e itj no' savn
Æ mått gi dem nye ansikta
Og æ mått gi dem nye navn
Men akkurat no har æ vondt for å lese
Så slutt å sende mæ brev hvis du kan
Om dem da ikke e poststempla
Nederst på Karl Johan.

inviata da Riccardo Venturi - 2/3/2016 - 00:59




Lingua: Bulgaro

Desolation Row - "Улица „Провал“, la cover bulgara di Boris Igov / Борис Игов (2013)

Боб Дилън. Улица „Провал“

Честно казано, едва ли щях да седна да превеждам точно Боб Дилън, ако не беше конкурсът, обявен от Алеко Дянков и фондация „Елизабет Костова“ по случай 80-тата годишнина от рождението на големия преводач от английски Кръстан Дянков. Но им благодаря за този стимул, защото преводът на „Desolation Row“ се оказа страшно вдъхновяващо предизвикателство. Това е доста дълга песен, която преди всичко е трудна за интерпретация поради психеделичната образност и ненадейните асоциации, а шейсетарската й суровост не е лека за съхраняване. Струва ми се, че добре стана. Колкото до конкурса – в крайна сметка журито раздели наградата на три, така че преводът, който четете, взе една трета от наградата, а другите две отидоха при Теменуга Маринова и Стефан Радев.
УЛИЦА „ПРОВАЛ“

Продават картички с обесени
кафявият паспорт е знак
моряци чакат разкрасяване
пристигна циркът пак
ей комисаря сляп с една ръка
за акробата закопчан
а с другата си бърка в гащите
и зяпа замечтан
жандармите са вече нервни
светът им доскучал
а ние с дамата надничаме
от улица „Провал“

Виж Пепеляшка тя е лесна
усмихва се: „И ти така“
и в стил Бет Дейвис пъха в задния
си джоб ръка
ей го Ромео влиза стене:
„Нали си моя май“
а някой казва: „Нещо бъркаш
я тук не се мотай“
един звук само след линейките
остава за финал
как Пепеляшка пак помита
на улица „Провал“

Сега почти се скри луната
звездите крият се и те
и даже ясновидката
прибира своето тесте
остават само Каин и Авел
с Гърбушкото от Нотър Дам
сега всички правят любов
или очакват дъжд голям
а пък Добрият самарянин
е готов за карнавал
изтупан вече за купона
на улица „Провал“

Офелия е под прозореца
за нея имам страхове
стара мома а днеска става
на двадесет и две
в жилетка от желязо смята
че романтична е смъртта
професията ѝ е вярата
грехът ѝ безжизнеността
и нищо че на Ной в дъгата
е погледът ѝ спрял
по цяла вечер тя наднича
из улица „Провал“

Айнщайн на Робин Худ маскиран
със спомените си в сандък
с другаря си ревнив отшелник
оттук направи кръг
той бе безукорно ужасен
и си измуфти фас
лепило диша рецитира
а бе ве в захлас
сега не би го и погледнал
но някога бе нашумял
със електрическа цигулка
на улица „Провал“

В кожена чаша доктор Гнус
своя свят държи
всеки безполов пациент
с мерак да го руши
сестрата местната отрепка
цианидната дупка върти
и пази картичките с надпис
„Бог да го прости“
те всички свирят на пищялки
надвесиш ли се цял
ще ги дочуеш чак оттука
от улица „Провал“

Оттатъка коват пердетата
така се стягат за гуляй
Фантомът на операта
е жрец от край до край
с лъжичка хранят Казанова
кураж му давало това
убийствена самоувереност
след отровните слова
Фантомът вика по кльощавелките:
„Вън! Кой не е разбрал?
Наказваме го че отиде
на улица „Провал“.

А после в полунощ агентите
и свръхчовеците с пердах
прибират всеки който знае
повече от тях
във фабриката ги откарват
и там на всеки един
връзват машина за инфаркти
а после керосин
им смъкват там от замъците
застрахователи без жал
и гледат никой да не бяга
към улица „Провал“

Слава на Нептун Неронов
Титаник призори пуфти
и всички злобно викат:
„На чия страна си ти?“
А Езра Паунд и Т. С. Елиът
в капитанската си крещят
калипските им се присмиват
рибарите цветя държат
между стъклата на морето
русалките си спретват бал
и никой там не мисли много
за улица „Провал“

Да вчера ти дойде писмото
(а аз останах без брава)
когато питаш как я карам
шега ли е това?
Онези за които пишеш
като нещастници ги знам
реших да им сменя лицата
и друго име да им дам
сега не съм добър читател
не ща писма на тоя хал
освен ако не ги изпращаш
от улица „Провал“.

inviata da Riccardo Venturi - 13/11/2016 - 21:10




Lingua: Svedese

Desolation Row - Dom ensligas allé, la versione svedese di Mikael Wiehe

dall'album Dom Ensligas Alle (1982)
De Ensligas Alle
DOM ENSLIGAS ALLE

Dom säljer bilder på dom hängda
och alla gator har stängts av
Sjömännen har gjort sej vackra
Nu är cirkusen i stan
In kommer bödlarnas ombud
Han är bländad av succé
Han har sin ena hand om lindanserskan
och den andra i sitt skrev
Kravallpolisen skruvar på sej
dom ska snart ta plats på scen
Vi kan se det när vi kikar ut
från Dom ensligas allé

För Askungen är allting så enkelt
Hon säger, en efter en blir vi två
Sen putar hon med läpparna
för att se ut som Brigitte Bardot
In kommer Romeo och stönar
du är väl min, så vitt jag förstår
Men nån säger, du är i fel pjäs, grabben
Det är bäst du går
Och det enda ljud som återstår
när ambulansen har ta’tt honom med
är Askungen som sopar upp
på Dom ensligas allé

Stjärnorna har nästan försvunnit
och månen har gått i moln
Den siande zigenerskan
har redan slått ihop sitt stånd
Alla utom Kain och Abel
och Ringaren i Notre Dame
jagar efter kärleken
eller tycker att det är för varmt
Den barmhärtige samariten
har gjort sej redo för entré
Han ska gå på maskerad ikväll
på Dom ensligas allé

Ofelia står vid mitt fönster
Hon gör mej så nervös
För fast hon bara är tjugofyra
så är hon redan en gammal mö
För henne är döden romantisk
och livet blott ett sken
Religion är hennes levebröd
men hennes synd är livlöshet
Och fast hon vänder sej mot himmelen
som om ett underverk ska ske
så sneglar hon allt oftare
mot Dom ensligas allé

Einstein, förklädd till Robin Hood
med sina minnen i en kass
gick förbi här för en timme sen
med sin vän, en munk i svart
Han stirra’ så fruktansvärt hotfullt
när han bad om en cigarrett
Sen deklamera’ han ur alfabetet
innan han slog till reträtt
Man skulle inte tro det nu
men han var känd för längesen
för att va mästare på el.fiol
på Dom ensligas allé

Doktor Vis bevarar världen
i en väl förseglad box
som hans anemiska adepter
försöker dyrka opp
Hans assistent, en dam på dekis
med arsenik i portmonnän
har en lapp där hon har skrivit
Ha misskund med hans själ
Sen spelar dom på bambuflöjt
och man kan höra minsta fel
ifall man lutar sej tillräckligt ut
mot Dom ensligas allé

Vid timmarna runt midnatt
går agenterna sin rond
för att fånga in dom stackare
som råkar veta mer än dom
Dom tar dom till fabriken
där dom ställs vid en maskin
medan doktorer kollar pulsen
efter att ha injicerat fotogen
som bärs ner till dom från slotten
av försäkringsmän in spe
som ska se till att ingen smiter bort
till Dom ensligas allé

På andra sidan gatan
har dom gjort sej färdiga för fest
Fantomen ifrån Operan
är perfekt förklädd till präst
Dom matar Casanova med tesked
för att återge honom hans mod
Sen ska dom skära ut hans hjärta
efter att ha kvävt honom med ord
Och Fantomen svär åt flickorna
och säger, kom, ska ni få se
Nu ska Casanova sota för
Dom ensligas allé

Till nytta bara för Neptunus
styr Titanic mot sitt mål
medan alla står och skriker
vems sida står du på
På kommandobryggan brottas
T.S. Elliot och Ezra Pound
medan calypsobandets sångerskor
strör rosor på varann
vid fönstren ut mot havet
där sjöjungfrurna ler
och ingen bryr sin hjärna
med Dom ensligas allé

Jo, jag fick ditt brev i förrgår
just när taket störta’ in
När du frågar hur jag har det
ska det va nån sorts skämt
Och alla mänskorna, du nämner
jo, jag minns dom fall för fall
Men jag fick ändra deras ansikten
och ge dom alla nya namn
Men jag läser lite dåligt nu
så skicka inga flera brev
ifall du inte skickar dom
ifrån Dom ensligas allé

inviata da dq82 - 21/3/2017 - 10:34


Desolation Row performed by Grateful Dead
Alpine Valley, Wisconsin, 7/19/1989

Riccardo Venturi - 2/3/2016 - 00:32


FABRIZIO DE ANDRÉ: LA VERSIONE UFFICIALE DA ALBUM (1974)



Canzoni, 1974.
Traduzione di Fabrizio De André e Francesco De Gregori.

1/3/2016 - 13:32




Lingua: Italiano

VIA DELLA POVERTA' - Versione da studio e album.

candeande
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su Via della povertà.

Cenerentola sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Romeo trafelato
e le grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Cenerentola che spazza la strada
in via della Povertà.

Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Buon Samaritano
sta affilando la sua pietà
se ne andrà al Carnevale stasera
in via della Povertà.

I tre Re Magi sono disperati
Gesù Bambino è diventato vecchio
e Mister Hyde piange sconcertato
vedendo Jeckyll che ride nello specchio.
Ofelia è dietro la finestra
mai nessuno le ha detto che è bella
a soli ventidue anni
è già una vecchia zitella
la sua morte sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
per adesso cammina avanti e indietro
in via della Povertà.

Einstein travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C
ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.

Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
il fantasma dell'opera
si è vestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Casanova
per punirlo della sua sensualità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre il fantasma grida
tre ragazze si son spogliate già
Casanova sta per essere violentato
in via della Povertà.

E bravo Nettuno mattacchione
il Titanic sta affondando nell'aurora
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",
e Ezra Pound e Thomas Eliot
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano mimose e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.

A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato lì vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno tutti dal camino
e il vento ride forte
e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino
in via della Povertà.

La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
mi racconti tutto quel che fai
ma non essere ridicola
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
non mi sembra che siano eroi
e non mandarmi ancora tue notizie
nessuno ti risponderà
se insisti a spedirmi le tue lettere
da via della Povertà.

inviata da Riccardo Venturi - 1/3/2016 - 13:40




Lingua: Inglese

La versione inglese di Dennis Criteser [2014]
Daò blog Fabrizio De André in English

De André regarded highly the work of Bob Dylan, both for its literary quality and for the many Biblical references found therein. De André considered Dylan part poet and part prophet. This translation was one of the first collaborations between De André and Francesco De Gregori, and it led to the creation of the subsequent album Volume 8. - Dennis Criteser
POVERTY WAY
[DESOLATION ROW]

The beauty parlor at the back of the alley
is packed with sailors.
Try to ask one what time it is
and he’ll tell you “I never knew it.”
The postcards of the hanging
are for sale, a hundred lira apiece.
The blind commissioner behind the station
reads your misfortune for a clue
and the restless forces of order
search for something that doesn’t work
while my lady and I look out the window tonight
onto Poverty Way.

Cinderella seems so easy,
every time she smiles she catches you,
reminiscent of Bette Davis
with her hands resting against her belt.
Romeo arrives panting
and shouts to her “My love, it’s you.”
But someone tells him to go away
and not to try it again,
and the only sound that remains
when the ambulance goes
is Cinderella sweeping the street
on Poverty Way.

While the dawn is killing the moon
and the stars are almost hidden,
the fortune telling lady
went away in the company of the innkeeper.
Except for Cain and Abel
everyone went to make love,
expecting that the rain might come
to water down the joy and the sorrow.
And the Good Samaritan
is honing his mercy,
he’ll go to the Carnival tonight
on Poverty Way.

The three Wise Men are desperate,
Baby Jesus became old
and Mister Hyde is crying disconcerted
watching Jeckyll who is laughing in the mirror.
Ofelia is behind the window,
no one ever told her that she’s beautiful.
At only twenty two years of age
she’s already an old maid.
Her death will be very romantic,
transforming herself into gold she’ll go away.
For now she walks back and forth
on Poverty Way.

Einstein, dressed as a drunkard,
hid his notes in a trunk.
He passed this way an hour ago
straight towards the final Thule.
He seemed so shy and scared
when he asked to stop a bit here,
but then he started to smoke
and to recite the A B C's,
and to see him you would never say it,
but he was famous some time ago
for playing the electric violin
on Poverty Way.

In preparing for the big party
there’s someone who’s starting to be thirsty
The phantom of the opera
is dressed in the clothes of a priest,
he is force feeding Casanova
to punish him for his sensuality.
He'll kill him, speaking to him of love
after having poisoned him with pity,
and while the phantom shouts
three girls are already stripped naked -
Casanova is about to be raped
on Poverty Way.

And way to go Neptune, joker!
The Titanic is sinking in the dawn.
In the lifeboat the beds are all taken
and the captain shouts, “There still are some.”
And Ezra Pound and Thomas Eliot
are fighting in the captain’s tower.
The calypso players laugh at them
while the sky is becoming distant,
and leaning from their windows to the sea
everyone fishes for mimosas and lilacs
and no one has to be too worried
about Poverty Way.

At midnight on the dot the police
do their usual work
putting handcuffs around the wrists
of the ones who know more than they do.
The prisoners come to be dragged
to an improvised Calvary nearby,
and lance corporal Adolf informed them
that they will all pass from the chimney,
and the wind laughs strongly,
and no one will manage to trick his destiny
on Poverty Way.

Your letter I had just yesterday,
you recount everything you’re doing.
But don’t be ridiculous,
don’t ask me “How are you?”
These people of whom you're speaking
are people like all of us,
it doesn’t seem to me that they’re monsters,
it doesn’t seem to me that they’re heroes.
And don’t send me still your news,
no one will respond to you
if you insist on sending your letters
from Poverty Way.

inviata da Riccardo Venturi - 1/3/2016 - 13:42


FRANCESCO DE GREGORI: LA VERSIONE DA "AMORE E FURTO" (2015)

1/3/2016 - 23:54




Lingua: Italiano

Versione di Francesco De Gregori da Amore e furto (2015)

Amore e furto
Il bagno turco in fondo al vicolo 
è affollatissimo di marinai 
prova a chiedere a uno che ore sono 
e ti risponderà "non l'ho saputo mai" 
girano passaporti senza foto
e cartoline dell'impiccagione
l'equilibrista e il commissario cieco
vanno a braccetto col prestigiatore
e i reparti speciali sono pronti
il circo è già arrivato qui in città
io e la mia signora ci affacciamo stasera
da via della Povertà.

Cenerentola sembra così facile 
ogni volta che sorride ti cattura 
è proprio tale e quale a Bette Davis 
con i pollici infilati alla cintura 
Arriva Romeo sconsolato
e si lamenta “la mia donna sei tu” 
ma qualcuno gli dice
“sei nel posto sbagliato, non farti rivedere più”
e l'unico rumore che rimane 
dopo che l'ambulanza se ne va 
è Cenerentola che lava la strada 
in via della Povertà.
 
Adesso si nasconde la luna
anche le stelle sono quasi nascoste
l'indovina che legge la fortuna
se ne sta andando con le sue risposte
Ad eccezione di Abele e di Caino 
e del gobbo di Notre Dame
sono tutti occupati a far l'amore 
oppure aspettano la pioggia che verrà 
e il Buon Samaritano si sta cambiando
si mette in tiro per il Gran Galà
stasera si daranno un bel da fare
in via della Povertà.

Einstein con un cappuccio sulla testa
e i suoi diari dentro una cassetta
l'hanno visto passare appena adesso
insieme a un monaco dall'aria circospetta.
Era cosi terribile e innocente
quando ha preso e si è fermato qui
ad annusare i fanghi del torrente
e a recitare l'Abc
e a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
come virtuoso del violino elettrico
in via della Povertà.

Il dottor Lurido dietro la vetrina
nasconde gli angeli di un anno fa
conserva nella formalina i suoi pazienti
senza identità
L'infermiera che recita il rosario
inginocchiata sulla scrivania
sta controllando le pasticche del cianuro
nell'armadietto della farmacia
e per strada c'è parecchia confusione
stanno fischiando, puoi sentirli fin da qua
se appena provi a fare  un po' attenzione
in via della Povertà.

Ci si prepara per la grande festa
si inchiodano le tende alla parete
ecco il fantasma dell'Opera,
perfetto nel suo abito da prete
stanno imboccando con dolcezza Casanova
perchè si goda la sua felicità
prima di avvelenarlo di parole
e di ammazzarlo con la vanità
ed il fantasma grida “ragazze vi ho avvertito,
andatevene via da qua”
Casanova sta per essere punito
in via della Povertà.

A mezzanotte scatta il coprifuoco
i poliziotti tornano a lavoro
mettono le manette intorno ai polsi
di tutti quelli che ne sanno più di loro.
I prigionieri vengono portati
uno per uno dentro l'officina
dove la macchina del mal di cuore
gli viene stretta bene sulla schiena
e i responsabili dell'assicurazione
fanno attenzione affinchè nessuno esca da qua
e scaricano bidoni di benzina
in via della Povertà.

Sia lodato Nettuno imperatore
il Titanic naviga tra i ghiacciai
arriva l'alba e i passeggeri gridano
“dimmi da che parte stai”.
Ezra pound e Thomas Eliot discutono sul ponte di comando
suonatori di calipso li deridono
la poppa si sta sollevando
e le sirene affacciate alle loro finestre sul mare
vanno in giro con mimosa e lillà
e non ha più molto senso fermarsi a pensare
a via della Povertà.

La tua lettera è arrivata proprio ieri
quando è mancata l'elettricità
ma per favore non essere ridicolo
non starmi a chiedere come va.
Questa gente di cui mi vai parlando
non ha carattere, non ha fisionomia
ho dato a tutti quanti un'altra faccia
e ho usato nomi di fantasia
d'ora in avanti ti prego non insistere,
comincio a leggere con difficoltà
sempre che non mi mandi le tue lettere
da via della Povertà.

inviata da Donquijote82 - 4/11/2015 - 09:54


da un'intervista a Francesco De Gregori

"il pubblico magari si aspetta canzoni più note all’inizio, ma era un modo per qualificare la proposta, per evidenziarla al massimo, al punto che alla fine inizio con una canzone che dura 11 minuti, non proprio una cosa normale". Il pezzo a cui si riferisce è Desolation row, il capolavoro che chiudeva Highway 61 Revisited, e che era di molto precedente alla recente decisione di tradurre Dylan, e che molti anni fa fu inciso da Fabrizio De Andrè. "Fu un momento straordinario della mia vita", ha raccontato ricordando l’incontro con Faber, "venne a sentirmi al Folkstudio, e io cantai questa mia versione di Desolation row, ne rimase affascinato, lui conosceva pochissimo Dylan, era piuttosto francofono, musicalmente parlando, e così gli si era aperta una grande porta verso l’America. Decise di inciderla, ma mi chiese di aggiustarla insieme perché si adattasse al suo stile. Per me fu un'esperienza incredibile. Ero un ragazzo e lui era già De André".

6/3/2016 - 23:12


Sbaglio o il testo è diverso dalla canzone nel video?! 3 versioni di cui due inedite? Si divertiva assai, Fabrizio. :-P
(ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità!)

Si divertiva assai e avesse messo nel disco questa "versione modificata", o anche quella nel video, sarebbe stato anche meglio! [RV]

20/1/2009 - 19:48


Perché non trascrivete anche la versione con Signorile, Marcinkus, ecc.?
(Lorenzo)

Perché non la conosciamo. Se la conosci, per cortesia, inviacela quanto prima (grazie in anticipo) [RV]

12/7/2009 - 02:23


Oggi scopro chi è tale "cardinal Marcinkus":
- monsignor Marcinkus, ex direttore dello Ior, coinvolto nel caso Orlandi

(ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità!) - 21/11/2009 - 18:12


Bella, ma niente a che vedere con quella in cui ha messo mano il grande Fabrizio.

13/11/2015 - 20:36


Ed ecco terminata la non semplice ristrutturazione di questa pagina, che è stata suddivisa in sezioni (con link e rimandi). Avvertenza: il commento dell'allora ortonimo Alessandro (del 17/4/2010) è stato direttamente spostato nell'introduzione a Desolation Row, l'originale dylaniano. La pagina è stata opportunamente "cointestata" anche a Desolation Row e sono state infine riportate anche la versione "ufficiale" della traduzione italiana di De André e De Gregori presente nell'album Canzoni del 1974 e quella eseguita da Francesco De Gregori "in proprio" nell'album Amore e Furto del 2015. Ne è venuta fuori una tipica "Pagina composita" di questo sito, che riflette le sue complesse stratificazioni nel tempo; una caratteristica di alcune vecchie pagine del sito (questa ha oltre nove anni oramai). In una piccola discussione col webmaster era venuto fuori se non fosse stato opportuno dedicare a Desolation Row una pagina propria, e probabilmente è vero. Però ho voluto mantenere l'impostazione originale di pagina che ha come punto di partenza le "versioni modificate" da De André, che riflettono in modo preciso la realtà sociopolitica italiana di due decenni (entrambe le versioni sono state munite di note). E' stato incluso anche altro materiale, con la speranza di avere comunque sia sciolto il caos babelico in cui si trovava questa pagina, sia di averla resa completa e fruibile.

Riccardo Venturi - 2/3/2016 - 00:12


I giornalisti di Repubblica che hanno la pretesa di citare "La storia" e sbagliano la citazione stessa...

Luca 'The River' - 7/3/2016 - 01:08


Solo per far notare che la prima versione rivisitata da De Andrè non è del 74, ma del 75 tant'è vero che nella strofa dedicata ad Almirante, non si dice FRA' JOHN TRAFELATO (chi diavolo poi sarebbe???), ma Faber cita il nome di un ragazzo di estrema destra che evito di citare visto che oggi è uno stimato avvocato e non vorrei incorere in ...."querele" per diffamazione e che a quei tempi fu processato per l'omicidio del giovane studente di sinistra, Claudio Varalli, ucciso a rivoltellate a Milano. Questo fornisce anche il senso dell'intera strofa e dello "spazzare il sangue" da Via della Povertà.
Enrico

enrico - 15/4/2016 - 10:41


Antonio Braggion, condannato a 5 anni per eccesso colposo di legittima difesa e 5 per detenzione abusiva di arma da fuoco, poi ridotti a 3 + 3 in appello, infine prescritti i 3 anni per eccesso colposo di legittima difesa e condonati i rimanenti 3 per porto d'armi illegittimo in Cassazione nel 1982.

Per non dimenticare - i processi per l'assassinio di Claudio Varalli

15/4/2016 - 21:24




In questa versione si sente bene che De André dice "Braggion"... ma i riferimenti non sono tutti identici, sembrerebbe che la canzone non avesse mai una versione univoca, ma venisse adattata agli ultimi avvenimenti, o al luogo in cui veniva eseguita, come in quella che segue, live alla Bussola:

dq82 - 16/4/2016 - 15:18


Possiedo le registrazioni di quasi tutti i concerti live del 75 e garantisco che la versione modificata e' sempre identica. Solo quella interpretata alla Bussola differisce in alcuni riferimenti, visto che, con caustica ironia, Faber cita il patron Bernardini

Enrico - 8/5/2016 - 06:01




Lingua: Italiano

[2013]
Scritta da Andrea Appino
Nel suo album "Il testamento"

Il testamento

LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

La festa della liberazione
da questa voglia di serenità
e da quelli ubriachi di belle parole
da quelli sbronzi d’autorità come mio nonno, minatore di verbi
e congiuntivi di nessuna utilità
di rispetto per se stessi e per gli altri
praticamente l’infelicità
e questi bambini, pimpanti e codardi
che hanno già perso la verginità
l’imene rotto della meraviglia nessuna scintilla, una sega a metà
la festa della liberazione
ce ne son molti di cui mi libere- rei
a cominciare da quelli di famiglia
dai tarli che mi han regalato i miei
dalla voglia di cascare sempre in piedi
dalla tua scuola, all’università
che ti ha insegnato soltanto ad imparare
per imparare e adesso che si fa?
e mia sorella, rizzacazzi per scelta
un piercing sull’ombelico e sei una celebrità
in questo paesino di grandi repressi
pochi e squallidi amplessi, la mediocrità
la festa della liberazione
da tutti gli atei, compreso il sottoscritto
io prego molto, ma molto di più
di chi si inginocchia e prega il soffitto
e passo ore, giorni, mesi a pensare le stelle
e non guardarle mai
ho paura di vederlo spuntare
sorride e dice “Appino, che cazzo fai?”
e la marcia nuziale di tutti è un aereo che passa
e lascia una scia che divide il cielo da quelli buoni
e da quelli che han bisogno della polizia
la festa della liberazione
da questo talento di perdonarmi tutto
e perdono gli altri solo se comoda a me
dio quante balle, che mi son detto che ho detto a tutti quanti voi
invitati a casa mia e poi lasciati fuori
e mia sorella piange di nascosto
la sua ragazza le ha detto “muori”
e tutti i maschi del paese son in tiro
nell’attesa si picchiano, per toccarsi un po’
quanto è brutta tutta questa campagna
la gente si lagna e nemmeno un falò
mentre al centro han rubato il senso
centrare un bersaglio è proprio quello che vorrei
come mio padre 34 anni fa, una vita ad allontanarlo
e poi diventare come lui

inviata da Dq82 - 25/4/2020 - 16:03


La versione di Lodo Guenzi di "La festa delle Liberazione"

Dq82 - 25/4/2020 - 16:05




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