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Marcinelle

Terra e Anima
Lingua: Italiano




Partimmo dal paese
con la valigia e la paura
in cerca, – in cerca di fortuna...
Il viaggio fu assai duro,
ma più dura è la fame,
la fame di futuro...

Quando arrivammo in Belgio
avevamo ancora
l'odore d'Abruzzo nelle mani...
Ma qui nessun affetto,
nessuna faccia amica,
nessuna pietà
per i nuovi schiavi...

E cominciammo a scendere
nel culo della terra
profondo –mille metri e più.
E sentire perfino
che la nostra vita – valeva
meno di un canarino...

C'era chi piangeva
e chi voleva uscire
ma qui la povertà
è un peccato da punire.
Tra le urla ed il buio
l'aria densa e pesante
ci sembrò un bel posto anche
l'inferno di Dante...

Un giorno come tanti,
mentre tutti erano al mare
la galleria cominciò a fumare.
Poi l'allarme suonato
dal nostro amico Antonio,
cominciammo a respirare
ossido di carbonio...


Così mentre il gas
ci bruciava i polmoni
pensammo ai sogni e alle speranze,
alle illusioni
a quella nostalgia
di chi lascia il suo paese,
per un piatto di futuro
senza pretese...



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