Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)
Luigi LunariOriginale | Versione cantata da Milva con la musica di Gino Negri |
NON MALEDIRE QUESTO NOSTRO TEMPO (25 APRILE 1945) Non maledire questo nostro tempo non invidiare chi nascerà domani chi potrà vivere in un mondo felice senza sporcarsi l'anima e le mani Noi siam vissuti come abbiam potuto negli anni oscuri, senza libertà siamo passati fra le forche ed i cannoni chiudendo gli occhi ed il cuore alla pietà Ma anche dopo il più freddo degli inverni ritorna sempre la dolce primavera la nuova vita che comincia stamattina in queste mani sporche ha una bandiera Non siamo più né carne da cannone né voci vuote che gridano di sì a chi è caduto per la strada noi giuriamo per i loro figli non sarà così Vogliamo un mondo fatto per la gente di cui ciascuno possa dire è mio dove sia bello lavorare e far l'amore dove il morire sia volontà di Dio Vogliamo un mondo senza patrie in armi senza confini tracciati coi coltelli l'uomo ha due patrie una è la sua casa l'altra è il mondo e tutti siam fratelli. Vogliamo un mondo senza ingiusti sprechi, quando c'è ancora chi di fame muore. Vogliamo un mondo in cui chi ruba va in galera, anche se ruba in nome del Signore. | 25 APRILE 1945 Non maledire questo nostro tempo Non invidiare chi nascerà domani, chi potrà vivere in un mondo felice senza sporcarsi l'anima e le mani. Noi siam vissuti come abbiam voluto negli anni oscuri senza libertà. Siamo passati tra le forche e i cannoni chiudendo gli occhi e il cuore alla pietà. Ma anche dopo il più duro degli inverni ritorna sempre la dolce primavera, la nuova vita che comincia stamattina, di queste mani sporche a una bandiera. Non siamo più né carne da cannone né voci vuote che dicono di sì. A chi è caduto per la strada noi giuriamo pei loro figli non sarà così. Vogliamo un mondo fatto per la gente di cui ciascuno possa dire "è mio", dove sia bello lavorare e far l'amore, dove il morire sia volontà di Dio. Vogliamo un mondo senza patrie in armi, senza confini tracciati coi coltelli. L'uomo ha due patrie, una è la sua casa, e l'altro è il mondo, e tutti siam fratelli. Vogliamo un mondo senza ingiusti sprechi, quando c'è ancora chi di fame muore. Vogliamo un mondo in cui chi ruba va in galera, anche se ruba in nome del Signore. Vogliamo un mondo senza più crociate contro chi vive come più gli piace. Vogliamo un mondo in cui chi uccide è un assassino, anche se uccide in nome della pace. |