The Last Refugee
Roger WatersTraduzione italiana di Riccardo Venturi | |
L'ULTIMA RIFUGIATA | L'ULTIMA PROFUGA |
Sdraiati qui con me adesso Sotto cieli di alberi di limone Mostrami il sorriso timido e lento che tieni nascosto sotto i tuoi caldi occhi castani | Ora stenditi assieme a me Sotto cieli gialli e aspri E aprimi poco a poco quel sorriso timido Che nascondi col calore dei tuoi occhi castani |
Cogli il dolce esitare di labbra che si sfiorano e meravigliati del dolce dolore dell'amore E del battito selvaggio del mio cuore | Cogli il dolce esitare di labbra che si sfiorano E meravìgliati del dolce dolore dell'amore E del battito incontrollato del mio cuore |
Oh, rapsodia che mi riduci a brandelli | Oh, rapsodia che mi riduci a brandelli |
E ho sognato che dicevo addio a mia figlia Stava dando un'ultima occhiata al mare. Scrutava i sogni fino alle ginocchia nelle calde onde dell'oceano mentre le bellezze al bagno, docili sotto pallottole caparbie (?) colpiscono i loro iPhone cancellando i numeri di amanti superflui | E ho sognato che dicevo Addio a mia figlia, Stava dando un ultimo sguardo al mare Mentre noi stavamo con l'acqua alle ginocchia Nelle calde onde lunghe oceaniche E bellezze al bagno, docili sotto Parvenze decise, spippolavano sugli iPhones Per cancellare i numeri di amanti superflui |
E se cerchi all'orizzonte troverai mia figlia sul bagnasciuga che scava in cerca di una catenina o un osso che cerca nella sabbia un cimelio portato dal mare | Scruta l'orizzonte E troverai mia figlia Giù sulla battigia A scavare tutt'attorno In cerca di una catenina o di un osso A cercare nella rena Qualcosa come una reliquia, Un resto dilavato portato dal mare. |