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Febbraio '94

LeTormenta
Lingua: Italiano



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[2004]
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letormenta



Come le carceri, i manicomi e gli ospedali psichiatrici possono solamente rinchiudere un corpo. I pensieri, i sogni, le speranze continuano a essere attivi e di conseguenza minacciosi per coloro che vedono nella forza individuale un pericolo. Questa poesia è stata scritta da una persona non adatta a vivere negli standard di normalità, per cui rinchiusa in un manicomio. Il pregiudizio l’aveva condannata ad essere “malata di mente” e quindi emarginata. Noi non lo accettiamo: il cervello dell’uomo è un’ universo talmente vasto che nessuno si può arrogare il diritto di giudicarlo sano o malato. Saccenti ed esperti dottori psichiatrici osservano e giudicano dei comportamenti che loro e la società non ritengono normali tacciandoli come malattia e quindi da curare. Fin dal passato i “malati” venivano curati con metodi più riconducibili a torture corporali (elettroshock, lobotomia, ecc.) mentre ai giorni nostri, visto l’enorme guadagno che le case farmaceutiche possono trarne, sono stati introdotti nuovi metodi come l’assunzione sistematica di psicofarmaci e medicinali che annullano ogni volontà. Come sempre, in ogni problema, la causa si trova in un fattore scatenante e non in un comportmento. Ad ogni anomalia corrisponde un trattamento specifico che non tiene in considerazione minimamente le cause di tali atteggiamenti. Le malattie psichiatriche sono create da noi stessi e dalla nostra "progredita" civiltà che non vuole considerare ed accettare chi è diverso, chi guarda con occhi diversi le cose, chi gestisce diversamente i propri sensi. Quel che si può fare è, conoscendo i propri limiti, aiutare, a modo suo, chi vuole essere aiutato… la cella è solo un involucro e rinchiude un mondo magnifico, che chiede solo di poter vivere.
Dal sito ufficiale
Gli spazi si ristringono sempre più
Ciò che rimane dei nostri amori è negato
La cella è sempre più opprimente
Tutto divente lavoro, alienazione
Impera il grigiore l'ottusità
Tutto è vuoto !
I colori stringono
Teniamoci strette quelle poche note rosse
Che sono nostre
Che sono mie
E le loro stupende sfumature viola
....TUTTO !

inviata da adriana - 29/2/2008 - 18:20




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