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Il testamento del capitano

anonimo
Lingua: Italiano (Veneto/Trentino)


Lista delle versioni e commenti


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(Massimo Bubola)


La vera e sicura origine di quello che potremmo definire il più classico, il più nobile fra i canti degli alpini si riscontra nel canto funebre cinquecentesco Il testamento spirituale del Marchese di Saluzzo. Il Nigra ce ne tramanda le versioni, in piemontese arcaico, ritenute più originali e già nel 1858 traccia dettagliatamente la vicenda storica cui il canto è legato. Michele Antonio, undicesimo marchese di Saluzzo, capitano generale delle armi francesi nel reame di Napoli, mortalmente ferito da un obice durante la difesa della fortezza di Aversa assediata dalla truppe borboniche, nel 1528, esprime le sue ultime volontà ai soldati riuniti attorno al letto di morte. E sarà forse proprio uno di quei soldati l'ignoto autore che riversò nel canto gli ultimi sublimi istanti del capitano, creando una fra le gemme più interessanti del patrimonio epico-lirico italiano, ereditata in seguito dalla tradizione alpina che, all'epoca della 1a Guerra Mondiale (1918), rese popolarissimo il canto in questa versione dove appare un misto tra il dialetto veneto e quello trentino.

Tra le varie incisioni, quella di Massimo Bubola nell'omonimo disco del 2014


2014
Il testamento del capitano
Il testamento del capitano


Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.

Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità riprendono il tema della Grande Guerra come: Da Caporetto al Piave, L'alba che verrà, Neve su neve, Vita di trincea.
Chiudono il disco le reinterpretazioni di due memorabili brani scritti da Massimo Bubola sul tema della Grande Guerra: Rosso su verde e Noi veniam dalle pianure cantati dal prestigioso coro ANA- Milano, diretto dal maestro Massimo Marchesotti.

Il tutto rivisitato con la sensibilità e l'esperienza di un grande autore, scrittore e musicista, autore di capolavori della canzone italiana e non, come Fiume Sand Creek, Don Raffaè e Il cielo d’Irlanda, solo per citarne alcuni.

“Molte di questi brani li conoscevo fin dalla più tenera età, sono stati il mio primo approccio con la canzone, le cantavo con mio nonno,con mio padre, coi miei zii. Tante volte mi è stato chiesto perché, negli anni, avessi io stesso scritto tante canzoni sulla guerra e in particolare sulla Prima Guerra Mondiale; riflettendo ho capito che mi è rimasto dentro una sorta di imprinting a partire da queste esperienze infantili, da questo primo approccio alla musica popolare. La mia prima canzone connessa con questa tematica fu Andrea, che poi cantò Fabrizio De André.

Dopo l’album Quel Lungo Treno, Il Testamento del Capitano è la seconda tappa di un percorso nella musica popolare di area veneta. Ho voluto anche qui unire canzoni tradizionali, che hanno cento anni, con mie canzoni nuove, che hanno un anno di vita, un po’ come in un film che accosta immagini di repertorio e immagini nuove, sotto un’unica regia. Un artificio realizzato anche nei due film sulla Prima Guerra Mondiale: Uomini contro di Rosi e La Grande Guerra di Monicelli.

Queste sono canzoni che ho voluto riportare ad una visione individuale, visto che oramai sono da sempre più un repertorio corale e, contemporaneamente, ho voluto portare alla coralità due mie nuove composizioni Rosso su verde e Noi Veniàm dalle painure, con l’esecuzione del coro Ana Milano con la direzione del maestro Massimo Marchesotti, per arricchire una letteratura dei canti di montagna e della Guerra, che in Italia è poco visitata - spiega Massimo Bubola – Il Testamento del Capitano è un’altra importante tappa del mio lungo lavoro di rivisitazione e riscoperta delle radici musicali e letterarie del folk di area lombardo-triveneta».

- Recensione di Salvatore Esposito su blogfoolk


Le canzoni dell'album:
Neve su neve - Bombardano Cortina - Sul ponte di Perati - Il testamento del capitano - Da Caporetto al Piave - Vita di trincea - Sui Monti Scarpazi - La tradotta che parte da Torino - Tapum - L'alba che verrà - Rosso su verde - Noi veniam dalle pianure

Il capitan de la compagnia
e l’è ferito e sta per mori.
El manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar.

I suoi Alpini ghe manda a dire
che non han scarpe per camminar.
“O con le scarpe, o senza scarpe,
i miei Alpini li voglio qua”.

“Cosa comanda sior capitano,
che noi adesso semo arrivà?”
“E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià.

Il primo pezzo alla mia Patria,
secondo pezzo al Battaglion.
Il terzo pezzo alla mia Mamma
che si ricordi del suo figliol.

Il quarto pezzo alla mia Bella,
che si ricordi del suo primo amor.
L’ultimo pezzo alle Montagne
che lo fioriscano di rose e fior”.

L’ultimo pezzo alle Montagne
che lo fioriscano di rose e fior!

inviata da DonQuijote82 - 21/6/2014 - 15:12




Lingua: Italiano

La canzone popolare originale da ghironda.com

‘L TESTAMENT DËL MARCHEIS ‘D SALUSSE

Sor Capitani di Salusse
l’à tanta mal ch’a murirà.
Manda a ciamè sor Capitani,
manda a ciamè li sò soldà.

Quand ch’a l’avran montà la guardia
O ch’a l’andèiso ‘n pò a vedè.
Ii so sòldà j’an fait rispòsta
Ch’à l’an l’arvista da passè.

Ouand ch’a l’avran passa l’arvista,
sor Capitani andrìo vedè.
«Còsa comandlo, Capitani,
còsa comandlo ai sò soldà?»

«V’aricomand la vita mia,
che di quat part na debje fà.
L’è d’una part mandèla ‘n Franza
e d’una part sël Monferà. »

Mandè La testa a la mia mama
ch’a s’aricòrda ‘d so prim fieul.
Mandè ‘l corin a Margarita
ch’a s’aricòrda dël sò amor».

La Margarita in su la pòrta
l’è cascà ‘n tèra di dolor.
La Margarita in su la pòrta
l’è cascà ‘n tèra di dolor.

inviata da DonQuijote82 - 21/6/2014 - 15:14


La versione dei Luf con Massimo Priviero

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dq82 - 5/12/2014 - 14:04


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Lingua: Inglese

Traduzione di Gyps Fulvus
Lyrics translate
THE CAPTAIN'S LAST WILL

The captain of the military unit
is wounded and he's about to die
he sends word to his Alpini 1
so that they can come and see him.
He sends word to his Alpini
so that they can come and see him.

His Alpini inform him
that they have no shoes to walk there.
Shoes or no shoes,
I want my Alpini here.
Shoes or no shoes,
I want my Alpini here.

And at the crack of dawn,
his Alpini arrived.
Any orders, captain, sir?
We are here now.
I command that my body
shall be cut into five pieces.

The first piece to her, Italy,
so that she can remember her soldier.
The second piece to the battalion,
so that they can remember their captain.
The third piece to my mother,
so that she can remember her son.

The fourth piece to my sweetheart,
so that she can remember her first love.
The last piece to the mountains,
that will cover it with roses and flowers.
The last piece to the mountains,
that will cover it with roses and flowers.

inviata da Luke Atreides - 5/1/2023 - 19:35




Lingua: Spagnolo

Traduzione spagnola di líadan
Lyrics translate
EL TESTAMENTO DEL CAPITÁN

El capital de la compañía
Esta herido, esta por morir
El manda un mensaje a su Alpini
Para que lo vengan a buscar.
El manda que le digan a su Alpini
para que lo venga a buscar.

Su Alpini le manda de respuesta,
Que no tiene zapatos para caminar
O con zapatos o sin zapatos
A mis Alpini los quiero aquí.
O con zapatos o sin zapatos
A mis Alpini los quiero aquí.

Es cuando viene la mañana
y su Alpini soñó llegar,
¿Cual es su orden, señor capitán
Ahora que estamos llegando?
Yo ordeno que mi cuerpo
En cinco pedazos sea cortado.

El primer pedazo es para, Italia
Que se recuerde de su Alpini
El segundo pedazo al Batallón
Que se recuerde de su capitán
El tercer pedazo a mi Mama
Que se recuerde de su hijo.

El cuarto pedazo a mi bella
Que se recuerda de su primer amor
El ultimo pedazo a la montaña
Que florezca de rosas y flores
El ultimo pedazo a la montaña
Que florezca de rosas y flores.

inviata da Luke Atreides - 5/1/2023 - 19:38


Per il 25 Aprile 2021 Francesco Camattini rivisita un noto brano della tradizione popolare: “Il testamento del capitano”. - accompagnato da Alessandro Sgobbio al pianoforte.
La canzone fa parte del lavoro discografico del cantautore parmigiano “A costo di non tornare” (2021) che mette in “scena” una sorta di libro laico delle beatitudini e trae la propria ispirazione da temi di forte attualità.



In questa toccante rielaborazione in chiave elettronica del noto brano - inciso nel nostro immaginario collettivo - Camattini mette in scena e fa trasparire uno struggente inno alla pace, attraverso la voce di un alpino che detta le sue ultime volontà ai suoi compagni di lotta. Una canzone tradizionalmente legata al primo conflitto mondiale diventa così – quasi capovolgendo il suo senso - una “beatitudine laica” e un’invocazione di pace.

Noemi - 28/12/2022 - 20:32




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