Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti,
non il nero
per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco
per i volti dei morti
niente giallo
per le sabbie ardenti.
Ma avevo l’arancio
per la gioia della vita,
ed il verde
per i germogli e i nidi,
e il celeste
per i chiari cieli splendenti,
ed il rosa
per il sogno e il riposo.
Mi sono seduto…
…e ho dipinto la pace.
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti,
non il nero
per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco
per i volti dei morti
niente giallo
per le sabbie ardenti.
Ma avevo l’arancio
per la gioia della vita,
ed il verde
per i germogli e i nidi,
e il celeste
per i chiari cieli splendenti,
ed il rosa
per il sogno e il riposo.
Mi sono seduto…
…e ho dipinto la pace.
inviata da Fabio Bello - 22/3/2009 - 22:09
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SPETTACOLO DI CANZONI E TESTI
SULLA PACE E/O CONTRO LA GUERRA
Testi e musiche di Fabio Bello
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UN ARCOBALENO
(testo: Tali Sorek; musica e adattamento: Fabio Bello)
Questa poesia - che circola da parecchi anni - è attribuita ora a una bambina israeliana ora a una meno definita bambina mediorientale, l'età riferita per l'autrice al momento della composizione è variabile fra i 12 e 13 anni. La stessa grafia del nome varia da fonte a fonte.