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Il convoglio dei reduci

Davide Camerin
Lingua: Italiano



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Lizard/La luna e i falò
(testo e musica: D. Camerin)


007L'esigenza di questo lavoro è cercare di descrivere la condizione umana del singolo, in particolare nella nostra epoca. Il fondale di quest'opera è la guerra; che è vista, nella sua spietatezza e follia, come l'estremo limite esprimibile della persona (e pertanto presente, almeno nel lato oscuro della coscienza, in ciascuno di noi). I brani dell'opera sono dieci, più un’introduzione, e coprono dieci giorni di un Natale di guerra.

Il periodo storico è volutamente non precisato, anche se l'ambientazione è propria della Seconda Guerra Mondiale. In un'opera così, la musica deve forzatamente essere funzionale alle parole usate, semmai (dato che i motivi strumentali sono due, più parte di un terzo) può servire per alleggerire la tensione e la drammaticità insite nel lavoro.

1.Introduzione
2.Gott Mit Uns!
3.24 Dicembre
4.Bojako - Bono
5.Il convoglio dei reduci
6.Emilio in trincea
7.Il sesto giorno
8.L'attacco dei bombardieri
9.Gott Mit Uns! (Ripresa) - La rivolta -
10.Il ritorno
11.Ninna nanna


A passo lento
sotto un cielo spesso di mercurio
si muove il treno
lasciando indietro
piane straniere e desolate
cammina
e sono occhi denti mani bocche
membra martoriate
e sono volontà sfinite
su rotaie verso casa
La città evacuata
è ciò che resta
del Fronte Sud - Orientale
ospedale da campo
è questa striscia di vagoni
un'altra alba color piscio
li saluterà domani
un altro giorno senza fiato si
ma si va a casa
Son morti di fame di sonno
di miseria e di mitraglia
per ogni soldato che ritorna
un altro non è più
e ancora giace sulla neve
il suo cadavere gelato
gli occhi fissi e un urlo disperato
ad implorare Dio

inviata da CCG/AWS Staff - 9/1/2009 - 10:06




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