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Lingua: Italiano


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Testi e musiche di Fabio Bello
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Lo spettacolo al momento non è più disponibile.
Sei tornata:
chissà come ti pensavo ancora più lontana.
Ti han chiamata:
non sapevo che qualcuno ti aspettava.
Forse non te ne eri mai andata,
cresciuta in silenzio voltato l’angolo di casa,
abbarbicata forte lungo i cigli dela strada,
un’erba forte e dura da non essere estirpata…
Ma come non capire che ci hai sempre accompagnato?

Non ti ho amata:
eri estranea anche solo raccontata.
Mi hai spiegato:
non vi era niente non giustificato…
Ma incontrarti, no, non mi occorreva:
sentivo cominciare i brividi lungo la schiena,
sentivo tra la gente e per la gente una gran pena;
capivo in un momento la tua tetra entrata in scena.

Ti chiamerò per nome
per poterti smascherare,
perché non ci sia un senso
nel volerti celebrare.
E per gridarti in faccia
il dolore che hai creato
nascondendo cose atroci
dietro la ragion di stato.
Perché sia una bestemmia
il tuo apparire sulla terra.
Perché l’uomo si stanchi
d’esser figlio della G U E R R A.

inviata da Riccardo Venturi - 7/11/2008 - 04:20



Lingua: Francese

Version française – Appelle-la par son nom – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne – Chiamala per nome – Fabio Bello
APPELLE-LA PAR SON NOM.

Tu es revenue.
Qui sait comme je t'imaginais plus lointaine encore.
Ils t'ont appelée
Je ne savais pas que quelqu'un t'attendait
Peut-être que tu ne t'en étais jamais allée
Que tourné le coin de la rue, tu as grandi en silence,
enracinée fortement les longs des rives de la rue,
Une herbe forte et dure qu'on ne peut extirper...
Comment ne pas comprendre que tu nous as toujours accompagnés !


Je ne t'ai pas aimée
Tu étais étrangère même racontée
Tu m'as expliqué :
Il n'y avait rien d'injustifié...
Mais te rencontrer, non, cela ne m'allait pas.
Je sentais venir les frissons le long de mon dos;
je sentais parmi les gens et pour les gens une grande peine;
je comprenais d'un coup ton horrible entrée en scène.


Je t'appellerai pas ton nom
pour pouvoir te démasquer
car il n'y a aucun sens
à vouloir te célébrer.
Et pour te cirer ne face
la douleur que tu as créée
en cachant des choses atroces
derrière la raison d'État.
Car c'est une saloperie
ton arrivée sur terre.
Car l'homme se fatigue
d'être le fils de la GUERRE.

inviata da Marco Valdo M.I. - 11/11/2008 - 16:15




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