Se il I° maggio a Mosca fosse estate
Quanto sole e quanti fiori
Per le strade imbandierate
Se il I° maggio a Mosca fosse estate
E se la neve a Mosca fosse il mare
Quante barche e marinai
Per le piazze a navigare
Se la neve a Mosca fosse il mare
E non più feltri grigi in testa
E rigidi attenti da pompieri
E far finta che sia festa
Con medaglie parate e sonagliere
L’importante è sapere se ci resta
La speranza di altre primavere
Ah se il socialismo fosse solo un fiore
Da portare nei capelli
O da mettere all’occhiello
Quanti bravi giardinieri
Con la falce ed il martello
Tutti bravi giardinieri
Con la falce ed il martello
Quanto sole e quanti fiori
Per le strade imbandierate
Se il I° maggio a Mosca fosse estate
E se la neve a Mosca fosse il mare
Quante barche e marinai
Per le piazze a navigare
Se la neve a Mosca fosse il mare
E non più feltri grigi in testa
E rigidi attenti da pompieri
E far finta che sia festa
Con medaglie parate e sonagliere
L’importante è sapere se ci resta
La speranza di altre primavere
Ah se il socialismo fosse solo un fiore
Da portare nei capelli
O da mettere all’occhiello
Quanti bravi giardinieri
Con la falce ed il martello
Tutti bravi giardinieri
Con la falce ed il martello
inviata da Alberta Beccaro - Venezia - 28/2/2008 - 01:56
Endrigo così parlò di questa canzone nel libro "Sergio Endrigo", a cura di Vincenzo Mollica, Lato Side Editori 1982, pagina 39:
"In questa canzone racconto quello che ha significato per me in questi ultimi vent'anni essere comunista e il rapporto di speranza, poi delusa, che abbiamo vissuto con l'Unione Sovietica. Ricordo un ferroviere alla stazione di Venezia, al tempo del viaggio di Gagarin nello spazio, che leggeva su L'Unità il titolone a tutta pagina su Gagarin e gridava "Siamo nello spazio".
"In questa canzone racconto quello che ha significato per me in questi ultimi vent'anni essere comunista e il rapporto di speranza, poi delusa, che abbiamo vissuto con l'Unione Sovietica. Ricordo un ferroviere alla stazione di Venezia, al tempo del viaggio di Gagarin nello spazio, che leggeva su L'Unità il titolone a tutta pagina su Gagarin e gridava "Siamo nello spazio".
Alberta Beccaro - Venezia - 7/8/2010 - 17:35
Una rara interpretazione dal vivo alla Televisione della Svizzera Italiana nel 1981, anno di uscita del brano:
Alberta Beccaro - 6/12/2015 - 01:57
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Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: ... E noi amiamoci
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco la plumbea oppressione senza scampo propugnata dal comunismo di stampo e di matrice sovietici ... così come ci appare in questo vero e proprio piccolo "polittico", dipinto con il poetico pennello di un artista sensibile, impegnato ed intelligente (che, pure, sempre si dichiarò comunista nella vita).
(Alberta Beccaro - Venezia)