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Certi momenti

Pierangelo Bertoli
Lingua: Italiano


Pierangelo Bertoli

Lista delle versioni e commenti


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(Pierre-Jean de Béranger)


da "Certi momenti" (1980)



Parole di P.A. Bertoli
Musica di Marco Dieci
Lyrics by P.A. Bertoli
Music by Marco Dieci




Dal blog di Ezio - Palabras en el viento

Questa sera una delle tante “Anne” vedrà un gruppo di carabinieri banchettare col suo feto, magari accompagnati nell’orrendo convivio da qualche testimone della CEI o da sua Santità in persona (ché, si sa…) davanti ad una tavola imbandita con tovaglia di seta e coppe d’oro e fiaschi di buon Chianti.
Quattrocentosessantagrammi di tenere membra da succhiare e tenere ossa da spolpare lentamente e niente da dividere coi cani, ché dei cani - si sa - ne hanno paura perché risultano essere troppo intelligenti per loro.
Non ho suggerimenti né consigli da dare se non la speranza che “Anna” sappia prendere il cuore (anzi, i cuori) in mano e stringerli forte, quelli di chi ha osato irrompere per violare la sua intimità.

Anna che hai scavalcato le montagne e hai preso a pugni le tue tradizioni
lo so che non è facile il tuo giorno ma il tuo sentiero è fatto di ragioni
i padri han biasimato la tua azione
la chiesa ti ha bollato d'eresia
il cambiamento impone la reazione
e adesso sei il nemico e così sia

Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono

Adesso quando i medici di turno rifiuteranno di esserti d'aiuto
perché venne un polacco ad insegnargli
che è più cristiano imporsi col rifiuto
pretenderanno che tu torni indietro
e ti costringeranno a partorire
per poi chiamarlo figlio della colpa
e tu una Maddalena da pentire

Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono

Volevo dedicarti quattro righe per quanto può valere una canzone
credo che tu abbia fatto qualche cosa anche se questa è solo un'opinione
che lascerà il tuo segno nella vita e i poveri bigotti reazionari
dovranno fare senza peccatrici saranno senza scopi umanitari

Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono
Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono

inviata da daniela -k.d- - 14/2/2008 - 17:55




Lingua: Inglese

English Version from www.beginningwithi.com
CERTAIN MOMENTS

Anna, [you] who have climbed the mountains
and have beaten up your traditions
I know your day isn't easy
but your thought is made up of correct reasons
The fathers have censured your action
the church has declared you a heretic
change requires reaction
and now you're the enemy, and so be it.
I believe that in certain moments the brain doesn't know how to think anymore
and runs into crazy refuges and doesn't want to return
then I fall with my feet on the ground
and lightning and thunder explode
I don't believe in the peaceful life,
I don't believe in pardon.
Now that the doctors on duty
will refuse to help you
because a Polack came to teach them
that it is more Christian to impose oneself by refusal
They will expect that you turn back
and they will force you to give birth
to then call him "child of shame" and you a Magdalene to repent.
I believe that in certain moments the brain doesn't know how to think anymore
and runs into crazy refuges and doesn't want to return
then I fall with my feet on the ground
and lightning and thunder explode
I don't believe in the peaceful life,
I don't believe in pardon.
I wanted to dedicate four lines to you, for whatever a song may be worth
I believe you have done something,
although this is only an opinion,
that will leave your sign in life
and the poor reactionary bigots
will have to do without [female] sinners
they will be without humanitarian aims.
I believe that in certain moments the brain doesn't know how to think anymore
and runs into crazy refuges and doesn't want to return
then I fall with my feet on the ground
and lightning and thunder explode
I don't believe in the peaceful life,
I don't believe in pardon.
I believe that in certain moments the brain doesn't know how to think anymore
and runs into crazy refuges and doesn't want to return
then I fall with my feet on the ground
and lightning and thunder explode
I don't believe in the peaceful life,
I don't believe in pardon.

inviata da Marcia - 15/7/2008 - 08:47




Lingua: Francese

Versione francese di Keskonsmär Parici
CERTAINS MOMENTS

Anna toi qui as escaladé les montagnes et as battu tes traditions
Je sais que tes jours ne sont pas faciles mais ton sentier est fait de raisons
Les pères (de l'église) ont blâmé ton action
L'église t'a taxée d'hérésie
Le changement impose la réaction
Et maintenant tu es l'ennemi et ainsi soit-il

Je crois qu'en certains moments le cerveau ne sait plus penser
Et court en des refuges de folie et ne veut plus revenir
Plus je retombe les pieds sur terre et explosent foudre et tonnerre
Je ne crois pas à la vie pacifique je ne crois pas au pardon

Maintenant quand les médecins de garde refusèrent de te venir en aide
Parce qu'un polonais est venu leur enseigner
Qu'il est plus chrétien de s'imposer par le refus
Ils exigeront que tu tournes de l'autre côté
Et ils te contraindront à accoucher
Pour ensuite l'appeler enfant du péché
Et toi une Madeleine qui doit se repentir

Je crois qu'en certains moments le cerveau ne sait plus penser
Et court en des refuges de folie et ne veut plus revenir
Plus je retombe les pieds sur terre et explosent foudre et tonnerre
Je ne crois pas à la vie pacifique je ne crois pas au pardon

Je veux te dédier quatre lignes pour ce que peut valoir une chanson
Je crois que tu as fait quelque chose même si cela n'est qu'une opinion
Que tu laisseras ton signe dans la vie et les pauvres bigots réactionnaires
Devront faire sans pécheurs, ils seront sans buts humanitaires

Je crois qu'en certains moments le cerveau ne sait plus penser
Et court en des refuges de folie et ne veut plus revenir
Plus je retombe les pieds sur terre et explosent foudre et tonnerre
Je ne crois pas à la vie pacifique je ne crois pas au pardon
Je crois qu'en certains moments le cerveau ne sait plus penser
Et court en des refuges de folie et ne veut plus revenir
Plus je retombe les pieds sur terre et explosent foudre et tonnerre
Je ne crois pas à la vie pacifique je ne crois pas au pardon

inviata da Keskonsmär Parici - 18/2/2016 - 22:09



L'unico condom ammesso è quello bucato
Da Liberazione del 13 dicembre 2008



Una sfilza di no. Tutto illecito, tutto immorale. No alla fecondazione artificiale omologa o eterologa, no al congelamento degli embrioni, no alla “adozione” o all’uso per terapia di quelli “orfani” in frigorifero, no alla ibernazione degli ovociti, no alla diagnosi preimpianto, no alla spirale, no alla pillola del giorno prima e a quella del giorno dopo, no alla selezione degli embrioni, no alla sperimentazione su di essi e alle terapie tramite cellule embrionali, no ad ogni tipo di clonazione terapeutica, no ai vaccini ricavati da feti abortiti o “cadaveri” di embrione. L’ex Sant’Uffizio concede due unici sì alle cellule staminali adulte e alle poche tecniche mediche che facilitano la fecondazione senza tuttavia sostituire l’atto sessuale tra coniugi. Non c’è concepimento lecito fuori dal talamo sponsale né provetta che possa moralmente sostituirsi alla nuziale congiunzione carnale.
In concreto? Maria Luisa Di Pietro, presidente di “Scienza & vita” e docente alla Cattolica, chiamata a conforto dei presuli nella presentazione delle ultime “Istruzioni” vaticane, ne fornisce un esempio. Si scopre così che per la Chiesa è lecito il ricorso ad una sorta di preservativo a condizione che sia bucato e ad usarlo siano due coniugi. A cosa servirà mai? Gli sposi si appartano insieme in ospedale e biblicamente si accoppiano; qualche spermatozoo approfitterà del foro per inoltrarsi lungo le vie preferite e così il marito potrà sempre illudersi che sia stato quello a fecondare la consorte. Intanto un medico, più smaliziato, raccoglierà gli altri spermatozoi per “veicolarli previa preparazione” nell’utero della donna in modo da facilitare l’inseminazione. Questa pratica si chiama “Semen collection device” e Santa Romana Chiesa l’approva. Per il resto, considera moralmente illecita la stessa legge 40 che il cardinal Ruini difese a colpi di astensione come male minore.
Le nuove direttive Dignitas personae, approvate da Benedetto XVI ed emanate dal dicastero vaticano con l’apporto della Pontificia accademia per la vita, passano in rassegna tutte le novità in materia e ne fanno strage. Tanto che il segretario dell’ex Sant’Uffizio Luis Francisco Ladaria mette in conto una prevedibile polemica contro la Chiesa dei no, mentre il portavoce della Santa sede Federico Lombardi esalta il documento come prova del “coraggio” della Chiesa nell’enunciare pochi e saldi principi in questa epoca di grande confusione. Tutti i divieti dipendono infatti da un assunto fondamentale: l’embrione ha “dignità di persona”, non sono ammesse distinzioni tra le varie fasi della formazione umana “a partire dallo zigote”. Che bisogno c’era di questi dettagliati comandamenti? Non era tutto previsto nella Donum vitae del 1987 e ancor prima nella Evangelium vitae di Paolo VI? No. In quei documenti l’embrione non veniva ancora indicato come persona.
A spiegarlo è il neopresidente dell’Accademia per la vita, Rino Fisichella, che ha raccolto il lavoro iniziato molto tempo fa dal predecessore Elio Sgreccia. Nemmeno adesso l’equivalenza embrione-persona viene espressa “esplicitamente” ma - come sottolinea l’arcivescovo – “implicitamente” il concetto risulta chiaro. Ed è un salto netto verso le posizioni pro-life più intransigenti. Se l’embrione ha dignità di persona vuol dire che lo è effettivamente. E se sopravvive un giro di parole ad attenuare l’impatto di questa affermazione è solo per evitare le conseguenze “filosofiche” e ancor più le ricadute giuridiche di una stretta equiparazione tra embrione e persona. Altrimenti la Chiesa dovrebbe rivendicare che le leggi civili puniscano il “peccato d’aborto” e “l’intenzione di aborto” come omicidio ma così salterebbero le accortezze tattiche che il Vaticano ritiene ancora necessarie.
D’altra parte in questo nuovo documento gli ordini non scarseggiano fino a mettere in guardia i ricercatori dalla “cooperazione al male” nel caso che si trovino a manipolare materiale biologico “illecito” proveniente da aborti.
Con la Dignitas personae la Santa sede accelera l’offensiva. Fisichella si muove a proprio agio nell’amato progetto dell’incontro con certi atei devoti: “La vita umana è in serio pericolo”, sostiene, le disposizioni susciteranno anche “derisione” ma altri, non credenti, saranno provocati a riflettere sulla difesa della vita e a combattere aborti ed eutanasia.
La discussione nelle sacre stanze non è stata facile su tutti i punti. L’associazione “Scienza & vita” accetta l’ipotesi di una “adozione prenatale” per smaltire le scorte di embrioni congelati, fermo restando l’opposizione a produrne altri. Al contrario per la Congregazione della dottrina quegli embrioni devono restare sotto gelo per l’eternità. La contraddizione è insolubile, il Vaticano finisce impigliato nel suo stesso ragionamento e rimpalla: noi l’avevamo detto di non produrli. Gli embrioni dovranno quindi deperire o, nella logica proposta, dovranno “morire”, pur di non trasgredire gli altri due imperativi: non concepire figli al di fuori del matrimonio e non separare la procreazione dall’amplesso tra coniugi. Il dovere di copula matrimoniale è quasi ossessivo. Il discorso sull’amore che la prima enciclica di papa Ratzinger prometteva di innalzare alle vette teologiche di “eros e agape” ora sprofonda nelle minuziose prescrizioni di amplessi fecondi di laboratorio. Annegano in questo elenco di no le preoccupazioni peraltro giustificate sui rischi di tentazioni eugenetiche, di violazioni del principio di uguaglianza, di “schiavitù biologica” dei più deboli, di spericolate clonazioni o ibridazioni dell’essere umano.

CCG/AWS Staff - 15/12/2008 - 21:29


Scusate, ma sono un cattolico osservante e, come tale, particolarmente ligio alle precise istruzioni impartite da Santa Madre Chiesa... Quindi mi rivolgo a voi, fratelli di fede, perchè non ho capito una cosa: ma il prezioso "fora-condom" regalatoci dal nostro giornale va usato prima o una volta indossato il preservativo? No, perchè se fosse la seconda ipotesi, si tratterebbe di un "fora-cazzo"... una soluzione un po' più radicale, non vi pare?
Grazie per le vostre cortesi delucidazioni.

Agnusdeiquitollispeccatamundi - 16/12/2008 - 10:05


Carissimo Agnusdèi eccetera, fratello in Cristo,

Comprendiamo doverosamente le tue preoccupazioni, e poiché questo santo sito ha il dovere di rispondere alle più dibattute questioni di carattere morale e theologico, passiamo direttamente alla disanima dismania desami, vabbè, alla risposta.

Propendiamo sicuramente, alla luce d'una precisa compulsazione delle Sacre Scritture, che il preservativo vada pre-forato prima dell'utilizzo, vale a dire prima che venga indossato dal cògnuge maschio regolarmente ammogliato in chiesa. A tale riguardo, però, il dotto theologo elvetico Franz von Kondombohrer ha posto un interessante problema: dove forarlo esattamente, prima di applicarlo accuratamente al pene? Infatti -dice von Kondombohrer- "un foro praticato in una parte qualsiasi del profilattico potrebbe comunque far sì che il seme non ne fuoriesca, o che ne fuoriesca solo in minima e trascurabile parte, dimodoché non avvenga il santo concepimento prescritto da Santa Romana Chiesa Cattolica e Apostolica".

Indi per cui, consigliamo al cògnuge maschio di effettuare previamente delle accurate prove, individuando l'esatta ubicazione del foro urino-seminale in posizione eretta, e di segnarla con un pennarello indelebile. E' stata comunque prontamente avviata la produzione di profilattici preforati in posizione corretta, corrispondenti alle misure pèniche più comuni e certificati dall'autorità Vaticana (in ispecial modo dal costituendo Officium Apostolicum de Praefurandis Prophylacticis). Per le prove, essendo ovviamente e severamente vietata ogni forma di onanismo oppure di amorale masturbazione da parte della cògnuga femmina, consigliamo la lettura ripetuta del Cantico dei Cantici fino ad avvenuta erezione.

Sperando con questo, diletto Fratello, di averti chiarito le idee, passiamo sicuramente ad augurarti serene notti con la tua cristiana sposa, servendoti ovviamente di Hatùribol 2003, il primo preservativo forato che non va contro i dettami della Chiesa!

Sanctum Concilium - 16/12/2008 - 19:19


Amen, Fratelli, e Gloria a Dio, Signore degli Eserciti!
Sia ringraziato il Cielo! Nella mia non breve vita in molti mi hanno spaccato il cazzo, ma che adesso dovessi forarmelo anche da solo...!?! Meglio così...

E' bello sentire che in questo mondo pervaso dall'errore e intriso di peccato c'è ancora la nostra Santissima Istituzione che sa guidare e pascere le sue pecorelle.
Purtroppo ho dovuto girare cinque farmacie prima di riuscire a reperire una scatola di Hatùribol 2003, e ciò a causa della nefasta presenza di orde di farmacisti atei, apostati e irretiti dalla censura (che Dio li strafulmini!)
Ne ho appena provato uno (di preservativo, intendo) e devo dire che calza a pennello perchè - come sapete - "non ci va un pennello grande, ma un grande pennello"...
Suggerirei, approfittando del fatto che il foro è già predisposto, di arricchire in futuro la collezione con Hatùribol dotati di salvagoccia, o di bolla laser (che anche le balle vanno in bolla, in certi momenti), o di minitorcia alogena, o di navigatore satellitare, tutti strumenti atti ad indirizzare il fiotto meglio e più produttivamente...

Nel congedarmi da Voi, Fratelli, non mi resta che esortarvi all'uso costante di questo nuovo presidio della Fede, ma soprattutto, nell'appropinquarsi del Santo Natale di Nostro Signore, siate costanti nella preghiera...

Orate, Fratres (ma anche branzini, spigole e triglie vanno bene....)!

Agnusdèi - 17/12/2008 - 00:04


io nun capisk pecché aggio a spennere 'e denàre p'accattà 'o preservative pe poi spertusàllo:
'un è megli ca sparagno 'e sorde ?

Torillo - 15/8/2013 - 12:27


Curioso però questo (bravissimo) traduttore in francese, Keskonsmär Parici. Sembra quasi la frase francese "qu'est-ce qu'on se marre par ici", cioè "quanto ci si diverte come matti/sbellica dal ridere da queste parti". Vabbè, comunque complimenti sinceri!

Riccardo Venturi - 19/2/2016 - 08:13




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