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C'era un giullare in paese
viveva di risa di gente
chiedeva quel poco, quel niente
aveva assai poche pretese.
Viveva annusando la notte
beveva sognando castelli
rischiava fra sassi e coltelli
mostrava trofei d'ossa rotte.
Io posso dirvi soltanto
che il cielo era nero e pulito
e quant'era vero quel pianto
negl'occhi dell'uomo impaurito.
E c'era una palla di vetro
splendeva decisa e sicura
e quant'era scuro l'argento
e com'era rossa la luna.
"Sul trono c'è un uomo cattivo
che uccide chi piange di fame
che ha appeso mio nonno a un ulivo"
era questo che urlava il giullare.
"E voi che mi state a guardare
mentre muoio col boia vicino
io vi chiedo di potermi scusare
ma di fronte al Re non mi inchino".
E la gente cominciò ad urlare
a occupare le strade e i giardini
liberarono in fretta il giullare
e scapparono urlando: "assassini!".
Ci son giorni in cui tutto è perduto
e la sola speranza è la vita
al Giullare bastò un minuto
per capire che non era finita.
viveva di risa di gente
chiedeva quel poco, quel niente
aveva assai poche pretese.
Viveva annusando la notte
beveva sognando castelli
rischiava fra sassi e coltelli
mostrava trofei d'ossa rotte.
Io posso dirvi soltanto
che il cielo era nero e pulito
e quant'era vero quel pianto
negl'occhi dell'uomo impaurito.
E c'era una palla di vetro
splendeva decisa e sicura
e quant'era scuro l'argento
e com'era rossa la luna.
"Sul trono c'è un uomo cattivo
che uccide chi piange di fame
che ha appeso mio nonno a un ulivo"
era questo che urlava il giullare.
"E voi che mi state a guardare
mentre muoio col boia vicino
io vi chiedo di potermi scusare
ma di fronte al Re non mi inchino".
E la gente cominciò ad urlare
a occupare le strade e i giardini
liberarono in fretta il giullare
e scapparono urlando: "assassini!".
Ci son giorni in cui tutto è perduto
e la sola speranza è la vita
al Giullare bastò un minuto
per capire che non era finita.
inviata da adriana - 12/1/2008 - 10:13
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