Canciones para el hombre nuevo (1968)
Qué lejos está mi tierra
y, sin embargo, qué cerca
es que existe un territorio
donde la sangre se mezcla.
Tanta distancia y caminos,
tan diferentes banderas
y la pobreza es la misma,
los mismos hombres esperan.
Yo quiero romper mi mapa,
formar el mapa de todos,
mestizos, negros y blancos
trazarlo codo con codo.
Los ríos son como venas
de un cuerpo entero extendido
y es el color de la tierra
la sangre de los caídos.
No somos los extranjeros,
los extranjeros son otros
son ellos los mercaderes
y los esclavos, nosotros.
Yo quiero romper la vida
cómo cambiarla quisiera
Ayúdeme, compañero
Ayúdeme, no demore
que una gota con ser poco...
con otra se hace aguacero.
y, sin embargo, qué cerca
es que existe un territorio
donde la sangre se mezcla.
Tanta distancia y caminos,
tan diferentes banderas
y la pobreza es la misma,
los mismos hombres esperan.
Yo quiero romper mi mapa,
formar el mapa de todos,
mestizos, negros y blancos
trazarlo codo con codo.
Los ríos son como venas
de un cuerpo entero extendido
y es el color de la tierra
la sangre de los caídos.
No somos los extranjeros,
los extranjeros son otros
son ellos los mercaderes
y los esclavos, nosotros.
Yo quiero romper la vida
cómo cambiarla quisiera
Ayúdeme, compañero
Ayúdeme, no demore
que una gota con ser poco...
con otra se hace aguacero.
inviata da Maria Cristina - 3/1/2008 - 16:23
Lingua: Italiano
Versione italiana di Maria Cristina
MILONGA PER ANDARE LONTANO
Com'è lontana è la mia terra,
eppure così vicina,
o esiste forse un territorio
dove il sangue si mischia?
Tanta distanza e cammino,
bandiere tanto diverse,
ma la miseria è la stessa,
gli stessi uomini sperano.
Voglio scomporre la carta geografica
fare una terra di tutti:
meticci, neri e bianchi
disegnarli fianco a fianco.
I fiumi sono come vene
di un unico corpo disteso
ed è il colore della terra
il sangue dei caduti.
Non siamo noi gli stranieri,
gli stranieri sono altri,
sono loro i mercanti
e noi siamo gli schiavi.
Voglio spezzare la vita,
quanto cambiarla vorrei!
Compagno, aiutami,
aiutami, non tardare,
ché una goccia non è niente
ma insieme alle altre diventa tempesta.
Com'è lontana è la mia terra,
eppure così vicina,
o esiste forse un territorio
dove il sangue si mischia?
Tanta distanza e cammino,
bandiere tanto diverse,
ma la miseria è la stessa,
gli stessi uomini sperano.
Voglio scomporre la carta geografica
fare una terra di tutti:
meticci, neri e bianchi
disegnarli fianco a fianco.
I fiumi sono come vene
di un unico corpo disteso
ed è il colore della terra
il sangue dei caduti.
Non siamo noi gli stranieri,
gli stranieri sono altri,
sono loro i mercanti
e noi siamo gli schiavi.
Voglio spezzare la vita,
quanto cambiarla vorrei!
Compagno, aiutami,
aiutami, non tardare,
ché una goccia non è niente
ma insieme alle altre diventa tempesta.
inviata da Maria Cristina - 3/1/2008 - 16:25
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