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A Simple Song

Khalid Abdalla
Lingua: Inglese


Khalid Abdalla

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[2025]

Lyrics and music /النص والموسيقى / Testo e musica / Paroles et musique / מילים ולחן / Sanat ja sävel:
Khalid Abdalla [خالد عبد الله ]

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Le realtà semplici

Si stenta a credere come le realtà più profonde mostrino spesso due volti: le si possono leggere nella loro semplicità e nello stesso tempo percepire quanto siano maledettamente complicate.
Consideriamo l’obiettivo della pace: viene subito in mente la nonviolenza ma poi ci dicono che è necessaria una pace armata, quella del para bellum cioé il suo contrario. Da lì a propugnare una guerra “umanitaria” basta poco.
Si pensi alla giustizia, ad esempio alla tutela dei diritti delle minoranze: è sempre più alienata verso soluzioni stragiudiziali, verso giustificazioni della tortura come male necessario, verso il massacro di fasce di esseri umani etichettati come terroristi. La platea è estesa alla parentela in linea retta e collaterale senza limiti di grado e di età e ai conoscenti imputati di concorso o di reati di opinione. Beccaria e lo habeas corpus sono residuati anacronistici in conflitto con la tecnocrazia digitale
Si pensi al diritto all’autodeterminazione dei popoli: sarebbe un diritto ineludibile secondo la Carta delle Nazioni Unite , peccato che all’occorrenza il “popolo” non abbia veste giuridica.

I maîtres à penser ci diranno che si tratta di manifestazioni di dialettica hegeliana in attesa di sintesi. Sarà, ma per l’autore di queste righe rimangono ossimori inconciliabili, checché ne vogliano argomentare in proposito i cerchiobottisti e i mielisti. Per illustrare le aberrazioni a cui sono approdate le “narrazioni” di questo stampo citiamo un episodio di questi giorni, la Dichiarazione congiunta su Gaza e i Territori Palestinesi Occupati firmata da 28 Paesi con “un messaggio semplice e urgente: la guerra a Gaza deve finire ora."
Nel testo si legge: “Invitiamo il governo israeliano a revocare immediatamente le restrizioni al flusso degli aiuti e a consentire con urgenza alle Nazioni Unite e alle ONG umanitarie di svolgere il proprio lavoro salvavita in sicurezza ed efficacia”.
Un messaggio “semplice” che non parla di sanzioni ma invita, invita un criminale che riscuote ampio consenso in Israele a smettere. Non la pensano così gli Stati Uniti e la Germania che non hanno voluto sottoscrivere la Dichiarazione mentre, con sinistra coerenza, continuano ad inviare armi a Israele. Non basta; il colmo dell’aberrazione, che qui preferiamo non aggettivare, è un altro.
Mike Huckabee, attuale ambasciatore Usa in Israele, così ha commentato su X : Disgusting! 25 nations put pressure on @Israel instead of savages of Hamas! Gaza suffers for 1 reason: Hamas rejects EVERY proposal. Blaming Israel is irrational.
Disgustoso! 25 nazioni fanno pressione su @Israele invece che sui selvaggi di Hamas! Gaza soffre per 1 solo motivo: Hamas respinge OGNI proposta. Dare la colpa a Israele è irrazionale [Mike Huckabee].

Nel 1995 i cecchini serbi uccisero a Sarajevo sotto assedio 225 civili, di cui 60 bambini mentre erano costretti a percorrere una via essenziale per rifornirsi. Il crimine suscitò sdegno e reazioni in tutto il mondo. Dal 27 maggio 2025 più di 800 palestinesi inermi sono stati uccisi e migliaia feriti a Gaza nei siti di distribuzione alimentare, in preda alla fame. Due mesi dopo alcuni Paesi sollevano una protesta. La protesta è timida perché non vogliono rischiare di essere tacciati di antisemitismo da un governo il cui esercito “democratico” spara sui civili nascondendo la mano o adducendo l’errore tecnico.
Non sapremmo dire se facesse parte della strategia dei terroristi di Hamas e dei loro consiglieri, sta di fatto che Israele sempre di più sta scivolando in uno stato di quel terrore che voleva combattere.

E’ sempre più difficile sussurrare: “Restiamo umani”. [ Riccardo Gullotta]
This is a simple song
A simple song
This is a simple song
About simple things
A simple song
About simple things
A simple song
About simple things
A child is killed
A child is killed
A child is killed
So many killed
This is a simple song
a simple song
a simple song
about simple things
Who was that child?
What was their story?
What would they say?
If they were here today.
This is a simple song
A simple song
This is a simple song
About simple things
They took our land
Then they occupied us
And when we fought
They called us terrorists
This is a simple song
A simple song
And then they segregated
All our people
There were roads for them
But not for us
One law for them
And one for us
And then the walls
So many walls
And then the walls
So many walls

This is a simple song
A simple song
A simple song
About simple things
And then their prisons
Were filled with fathers
Their prisons, their prisons, filled with half our men.
And with children, and women.
What would you do?
Where would you go?
What would you do?
Where would you go?
This is a simple song
A simple song
A simple song
About simple things
Our mothers wrote our names
On our arms
Each one of us was born
For the family line
Because most of us
So many of us
Yes, most of us
So many
Would die before our time
This is a simple song
A simple song
A simple song
About simple things
And all your politicians
The politicians
Orphaned us for money
And the sale of arms
This is a simple song
It is not complicated
It is a simple song

And when they said
Never again
And when they said
Never again
It was not for us
This is a simple song
A simple song
This is a simple song
If you want peace
Give me justice
End the occupation
Share the land
One law for all of us
And no more walls
This is a simple song
About simple things
And that child
That child
That child
But for the grace of God
Is you, is yours.

inviata da Riccardo Gullotta - 22/7/2025 - 23:45



Lingua: Italiano

Traduzione italiana/ الترجمة الإيطالية / Italian translation / תרגום לאיטלקית / Italiankielinen käännös :
Riccardo Gullotta

[[http://chiarasroom.com/wp-content/uploads/2015/08/Elena-Tubaro-MAAM.jpg|   ]
UNA CANZONE SEMPLICE

Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
Questa è una canzone semplice
Cose semplici,
canzone semplice
Cose semplici,
canzone semplice

Cose semplici:
Un bambino viene ucciso
Un bambino viene ucciso
Un bambino viene ucciso
Proprio tanti uccisi
Questa è una canzone semplice
una canzone semplice
una canzone semplice
su cose semplici

Chi era quel bambino?
Qual era la sua storia?
Cosa direbbero
Se fossero qui oggi?

Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
Questa è una canzone semplice
Cose semplici,

Si sono presi la nostra terra
Poi ci hanno occupato
E quando abbiamo lottato
Ci hanno chiamato terroristi

Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
E poi hanno segregato
Tutta la nostra gente
C'erano strade per loro
Ma non per noi
Una legge per loro
E una per noi
E poi i muri
Tanti tanti muri

E poi i muri
Tanti tanti muri
Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
Una canzone semplice
Di cose semplici

E poi le loro prigioni
Erano piene di padri
Le loro prigioni, le loro prigioni, piene per metà dei nostri uomini.
E di bambini e donne.
Che faresti?
Dove andresti?
Che faresti?
Dove andresti?

Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
Una canzone semplice
di cose semplici
Le nostre madri hanno scritto i nostri nomi
Sulle nostre braccia
Ognuno di noi è nato
Per la discendenza familiare
Perché la maggior parte di noi
tanti di noi
Sì, la maggior parte di noi
Proprio tanti
Saranno morti prima del tempo

Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
Una canzone semplice
Su cose semplici

E tutti i vostri politici
I politici
Ci hanno resi orfani per soldi
E per vendere armi
Questa è una canzone semplice
Non è complicata
È una canzone semplice

E quando dicevano
Mai più
E quando dicevano
Mai più
Non si riferivano a noi
Questa è una canzone semplice
Una canzone semplice
Questa è una canzone semplice
Se vuoi la pace
Dammi giustizia
La fine dell'occupazione
Condividi la terra
Una legge per tutti noi
E niente più muri

Questa è una canzone semplice
Su cose semplici
E quel bambino
Quel bambino
Quel bambino
Ma grazie a Dio
Sei tu, è tuo.

inviata da Riccardo Gullotta - 22/7/2025 - 23:48




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