Intercettato in una strada di campagna
costretto a dire arrivederci alla compagna
per cinque giorni addestramento tutti pronti per il fronte
sei salito sul traghetto di Caronte
Volontaria per difendere la patria
da un vicino che vuol scrivere la Storia
convinta che la vita può essere offerta a un ideale
è l’eterna lotta del Bene contro il Male
In fondo al ponte c’è il nemico
vuol tenerti sotto il giogo della fame
così hanno detto e ti hanno dato la divisa
due stivali ed un fucile
Ma non sei tu a fare la guerra
è la guerra che fa te un bel mattino
eri bambino
quando sei andato via soldato
dimmi se sei diventato un assassino
Contando i colpi di artiglierie ubriache
stringendo il culo per non farla nelle brache
col dito pronto sul pulsante a vendicare i propri cari
poco importa saranno civili o militari
Occhi bassi per celare la paura
del sentiero che conduce alla radura
occhi bassi per nascondere la rabbia che c’hai in corpo
per il capo di brigata un vero porco
Dimmi come si può pensare
di interrare i morti dentro una latrina
di dividere la vita
fra il devasto del presente e quel che c’era prima
Dimmi se basta a cancellare questo orrore
il fuoco che ti incendia il cuore
passata la bufera
quando alzi gli occhi e vedi sventolare
in fondo al ponte la bandiera
quando alzi gli occhi e vedi sventolare
in fondo al ponte la bandiera
la tua bandiera
costretto a dire arrivederci alla compagna
per cinque giorni addestramento tutti pronti per il fronte
sei salito sul traghetto di Caronte
Volontaria per difendere la patria
da un vicino che vuol scrivere la Storia
convinta che la vita può essere offerta a un ideale
è l’eterna lotta del Bene contro il Male
In fondo al ponte c’è il nemico
vuol tenerti sotto il giogo della fame
così hanno detto e ti hanno dato la divisa
due stivali ed un fucile
Ma non sei tu a fare la guerra
è la guerra che fa te un bel mattino
eri bambino
quando sei andato via soldato
dimmi se sei diventato un assassino
Contando i colpi di artiglierie ubriache
stringendo il culo per non farla nelle brache
col dito pronto sul pulsante a vendicare i propri cari
poco importa saranno civili o militari
Occhi bassi per celare la paura
del sentiero che conduce alla radura
occhi bassi per nascondere la rabbia che c’hai in corpo
per il capo di brigata un vero porco
Dimmi come si può pensare
di interrare i morti dentro una latrina
di dividere la vita
fra il devasto del presente e quel che c’era prima
Dimmi se basta a cancellare questo orrore
il fuoco che ti incendia il cuore
passata la bufera
quando alzi gli occhi e vedi sventolare
in fondo al ponte la bandiera
quando alzi gli occhi e vedi sventolare
in fondo al ponte la bandiera
la tua bandiera
inviata da Mario - 22/7/2025 - 10:27
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Cartoline dall'esilio
Il Volume III del progetto discografico "CARTOLINE DALL'ESILIO" contiene 9 canzoni di guerra. Contro la guerra, of course.
Pubblicato a ottobre 2023. Mi ci hanno costretto gli anni che stiamo vivendo. Invero non ho fatto molta fatica: ho drizzato le orecchie, mi sono messo in ascolto, e le canzoni erano lì, soffiavano nel vento.
Ne propongo una.
L’esperienza del conflitto li accomuna, e forse li distanzia allo stesso tempo. Citando gli Afterhours, è la fine la più importante: come rispondi alla domanda “ dimmi se basta a cancellare questo orrore il fuoco che ti incendia il cuore, passata la bufera, quando alzi gli occhi e vedi sventolare in fondo al ponte la tua bandiera”? La linea melodica è un tentativo di riassumere e reinterpretare uno spicchio di tradizione italiana che va da Giovanna Marini ai Gang, da Bennato a De André, dai canti alpini e di resistenza ai Ricchi e Poveri (paese mio che stai sulla collina…). Cercando nella resa dell’arrangiamento un difficile equilibrio tra l’urgenza di creare un mood adatto a questi tempi (di disordine e di sperimentazione postmoderna) e la necessità di mantenere forti richiami storico musicali (ad es. abbiamo usato una fisarmonica).