Avresti ripetuto le parole, era scontato
non sentivo, non sentivo.
“Inesauribile è il materiale e scaturisce il sacro”.
È inesauribile il materiale e scaturisce il sacro.
Domani mi risveglio e tiro su le braccia al cielo,
e dimentico di adesso che non vedo neanche a un metro…
Ti spaventi di Ninive o del ricino
ma cosa temi coi capelli che ancora ti crescono?
Averti a ripetizione in sogno e mai davvero...
Diceva:
Il matto cammina, cammina sceglie voce da voce
non la cosa è mutata ma il suo chiarore
“Vidi la donna che pria m’appariò
velata, sotto l’angelica festa.”
non sentivo, non sentivo.
“Inesauribile è il materiale e scaturisce il sacro”.
È inesauribile il materiale e scaturisce il sacro.
Domani mi risveglio e tiro su le braccia al cielo,
e dimentico di adesso che non vedo neanche a un metro…
Ti spaventi di Ninive o del ricino
ma cosa temi coi capelli che ancora ti crescono?
Averti a ripetizione in sogno e mai davvero...
Diceva:
Il matto cammina, cammina sceglie voce da voce
non la cosa è mutata ma il suo chiarore
“Vidi la donna che pria m’appariò
velata, sotto l’angelica festa.”
[1] Dante , Purgatorio canto 30 v.64-65
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![Caterina Dufi [Vipera] Caterina Dufi [Vipera]](img/art/ta23151.jpg?1749229743)