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Il racconto di Juan della sua terra

Limite Acque Sicure
Lingua: Italiano


Limite Acque Sicure

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2025
Un'altra mano di carte
Un'altra mano di carte

Juan
Fra le piante di mango
che si udiva quel canto
di magia e divinità.
Cordigliera imponente
fra foreste, palazzi
e antiche civiltà.
E due oceani come un velo di omertà
per più nasconderà.
Terra di conquista
In nome di un dio egoista
arrivò la civiltà.
fatta di sangue violenza,
preghiera, penitenza,
finto amore e carità.
Nel dolore un nuovo mondo sorgerà
usurpando, avanzerà,.
Mare amico, chi proteggerà?
La mia gente, chi proteggerà
per me?
Mare amico, chi la salverà?
La mia gente, chi la salverà
per me?
Pol, gente nera,
nera come la sera,
dall'oceano arriverà
non a passo di danza
fra frustate e violenza,
il tamburo suonerà.
Nuovi ritmi e suoni, insieme fonderà
una nuova umanità.
Vento amico, che ora porterai
il meticcio canto che ora si alzerà per me
Vento amico, la mia gente è
mescolanza delle più diversità.
Ma la frustrazione d'esser
servo a un padrone
è una triste realtà.
Tu sia nero, rapito
o qui nato e cresciuto,
stessa sorte toccherà.
Dittatura e cultura,
polizia e poesia
ignorante povertà.
Allora rivoluzione,
cambia il servo in padrone,
ma sarà poi verità?
Ma una voce è chiara, per chi ascolterà
forse un coro si alzerà.
Questa terra, continente eè,
tanta gente e tante le difficoltà
In coro il canto se sl intonerà
la speranza un senso avra,
Questa terra, continente è,
con la gente dalle più diversità
In coro il canto se si intonerà,
la speranza, un senso avrà.

inviata da Dq82 - 5/3/2025 - 09:41




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