Fui soldado de Francisco Villa
De aquel hombre de fama inmortal
Que aunque estuvo sentado en la silla
No envidiara la presidencial
Ahora vivo allá por la orilla
Recordando aquel tiempo inmortal
Ayayay
Ahora vivo allá por la orilla
Recordando a Villa allá por Parral
Yo fui uno de aquellos dorados
Que con tiempo llegó a ser mayor
En la lucha quedamos lisiados
Defendiendo la patria y honor
Hoy recuerdo los tiempos pasados
Que peleamos con el invasor
Ayayay
Hoy recuerdo los tiempos pasados
De aquellos dorados que yo fui mayor
Mi caballo que tanto montaba
En Jiménez la muerte alcanzó
Una bala que a mí me tocaba
A su cuerpo se le atravesó
Al morir de dolor relinchaba
Por la patria la vida entregó
Ayayay
Al morir de dolor relinchaba
Cómo le lloraba cuando se murió
Pancho Villa te llevo grabado
En mi mente y en mi corazón
Y aunque a veces me vi derrotado
Por las fuerzas de Álvaro Obregón
Siempre anduve como fiel soldado
Hasta el fin de la revolución
Ayayay
Siempre anduve como fiel soldado
Que tanto ha luchado al pie del cañón
De aquel hombre de fama inmortal
Que aunque estuvo sentado en la silla
No envidiara la presidencial
Ahora vivo allá por la orilla
Recordando aquel tiempo inmortal
Ayayay
Ahora vivo allá por la orilla
Recordando a Villa allá por Parral
Yo fui uno de aquellos dorados
Que con tiempo llegó a ser mayor
En la lucha quedamos lisiados
Defendiendo la patria y honor
Hoy recuerdo los tiempos pasados
Que peleamos con el invasor
Ayayay
Hoy recuerdo los tiempos pasados
De aquellos dorados que yo fui mayor
Mi caballo que tanto montaba
En Jiménez la muerte alcanzó
Una bala que a mí me tocaba
A su cuerpo se le atravesó
Al morir de dolor relinchaba
Por la patria la vida entregó
Ayayay
Al morir de dolor relinchaba
Cómo le lloraba cuando se murió
Pancho Villa te llevo grabado
En mi mente y en mi corazón
Y aunque a veces me vi derrotado
Por las fuerzas de Álvaro Obregón
Siempre anduve como fiel soldado
Hasta el fin de la revolución
Ayayay
Siempre anduve como fiel soldado
Que tanto ha luchado al pie del cañón
inviata da Riccardo Gullotta - 11/2/2025 - 00:50
Lingua: Italiano
Traduzione italiana / Traducción al italiano / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
IL MAGGIORE DEI DORADOS
Ero un soldato di Francisco Villa
Di quell'uomo di fama eterna
Nonostante fosse al potere [1]
Non invidiava la carica della presidenza
Adesso vivo lì, sulla riva
Ricordando quel tempo che non passerà mai
Ayayaya
Adesso vivo lì, sulla riva
Ricordando Villa lì a Parral [2]
Io ero uno dei Dorados
La sorte volle che diventassi un maggiore
La lotta ci ha resi invalidi
per difendere la patria e l'onore
Oggi ricordo i tempi passati
Abbiamo combattuto contro l'invasore
Ayayaya
Oggi ricordo i tempi passati
di quei Dorados di cui fui un maggiore
Il mio cavallo che ho cavalcato così tanto
A Jiménez trovò la morte
Una pallottola che era destinata a me
attraversò Il suo corpo
Mentre moriva di dolore nitriva
Ha dato la vita per la patria
Ayayaya
Mentre moriva di dolore nitriva
Quanto piansi quando morì !
Pancho Villa, ti ho impresso
nella mente e nel cuore
E anche se talvolta mi sono visto sconfitto
dalle forze di Alvaro Obregón [3]
sono andato sempre avanti come un soldato fedele
sino alla fine della rivoluzione
Ayayaya
Sono andato sempre avanti come un soldato fedele
che ha combattuto tanto , pronto senza esitare [4]
Ero un soldato di Francisco Villa
Di quell'uomo di fama eterna
Nonostante fosse al potere [1]
Non invidiava la carica della presidenza
Adesso vivo lì, sulla riva
Ricordando quel tempo che non passerà mai
Ayayaya
Adesso vivo lì, sulla riva
Ricordando Villa lì a Parral [2]
Io ero uno dei Dorados
La sorte volle che diventassi un maggiore
La lotta ci ha resi invalidi
per difendere la patria e l'onore
Oggi ricordo i tempi passati
Abbiamo combattuto contro l'invasore
Ayayaya
Oggi ricordo i tempi passati
di quei Dorados di cui fui un maggiore
Il mio cavallo che ho cavalcato così tanto
A Jiménez trovò la morte
Una pallottola che era destinata a me
attraversò Il suo corpo
Mentre moriva di dolore nitriva
Ha dato la vita per la patria
Ayayaya
Mentre moriva di dolore nitriva
Quanto piansi quando morì !
Pancho Villa, ti ho impresso
nella mente e nel cuore
E anche se talvolta mi sono visto sconfitto
dalle forze di Alvaro Obregón [3]
sono andato sempre avanti come un soldato fedele
sino alla fine della rivoluzione
Ayayaya
Sono andato sempre avanti come un soldato fedele
che ha combattuto tanto , pronto senza esitare [4]
[1] nel testo originale sentado en la silla : “seduto sulla sedia”
[2] Cittadina dello stato di Chihuahua dove Pancho Villa visse dopo il ritiro. Lì fu ucciso.
[3] Prima alleato, poi nemico di Pancho Villa. Pare che sia stato lui il mandante dell’assassinio di Pancho Villa.
[4] E’ il senso della locuzione “al pie del cañón”
[2] Cittadina dello stato di Chihuahua dove Pancho Villa visse dopo il ritiro. Lì fu ucciso.
[3] Prima alleato, poi nemico di Pancho Villa. Pare che sia stato lui il mandante dell’assassinio di Pancho Villa.
[4] E’ il senso della locuzione “al pie del cañón”
inviata da Riccardo Gullotta - 11/2/2025 - 00:53
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Jose' Berrones Martinez
Intérpretes / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Víctor Jara
Album: Canto Libre
2. Antonio Aguilar
Album: ¡Viva Mi General Francisco Villa!
Un cenno sui Dorados
Pancho Villa fu il leader della Rivoluzione Messicana insieme a Emiliano Zapata. Formò la División del Norte, venne soprannominato “El centauro del norte”. La chiave principale del suo successo militare fu la cavalleria , un corpo d’élite di 300 soldati da lui selezionati. Applicavano le tecniche di combattimento dei nativi americani, apprese in famiglia dai padri che avevano combattuto contro i Comanches e gli Apaches. Infatti a metà del XIX secolo le incursioni e le razzie dei Comanches dal Texas nel Nord del Messico furono frequenti e sempre più cruente. Conflittualità analoghe si ebbero con gli Apaches.
I rivoluzionari di Villa furono chiamati Dorados per via della giubba di colore cachi. Erano equipaggiati con una Colt 44 e una carabina Mauser 1910 o Winchester 1894. Un particolare curioso: contrariamente a ciò che è entrato a far parte dell’immaginario collettivo, portavano un cappello Stetson 5x, quello diffuso negli Stati Uniti, e non un sombrero.
I fedelissimi della scorta di Pancho Villa furono: Nicolás Fernández, Candelario Cervantes, Martín López, Manuel Baca, José I. Prieto, Pedro Luján, Juan B. Vargas , Encarnación Márquez
[Riccardo Gullotta]