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Diario dei giorni senz’aria

Tommaso Talarico
Lingua: Italiano


Tommaso Talarico

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2024
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guerra




Il viaggio raccontato in questo brano è tutto metaforico, e riguarda la condizione umana, la solitudine, lo stare con gli altri e il sentirsi a volte stranieri ovunque. In particolare parla di quella sete di conoscenza e di esperienza inesauribile e sempre insoddisfatta. È una canzone scritta tempo fa, che però sento ancora molto mia. Credo debba essere spiegata il meno possibile.
Lineatrad 137/2024
E poi ci svegliammo,
prima che ci soffocasse il lungo sonno.
Noi, per troppo tempo isole,
in balia della corrente, dal suo senso,
noi che dal deserto raggiungemmo il mare.

E capimmo che quell'acqua non si poteva bere,
lo sguardo non avrebbe mai abbracciato
l'orizzonte per intero
e fummo presi dalla nostalgia del viaggio.

Sulla strada del ritorno, la mia mente,
quotidianamente ostaggio di un miraggio,
compilava il diario dei giorni senza aria.
Compilava il diario dei giorni senza aria.

La città ci apparve alta,
soffrire del tramonto come il sogno.
E noi, con le armi in pugno,
con la fame dentro agli occhi,
gli occhi al cielo, per un regno,
un paradiso da incendiare.

Poi tra le rovine in sangue,
nell'odore della morte,
noi trovammo oro e pane,
ma nemmeno una risposta
e sconfitti al primo sole,
riprendemmo ancora il viaggio.

Sulla strada senza fine, la mia gente,
mi appariva quasi estranea e perduta.
Solo è prigioniero nei giorni senza aria.
Solo è prigioniero nei giorni senza aria.

inviata da Dq82 - 14/1/2025 - 13:12




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