Insieme mistica e politica è “Exodus” è la lunga e inebriante traccia strumentale che apre il disco, una traversata sonora meditativa e psichedelica, ai limiti del trascendentale, che esprime in forma di musica, il viaggio dei migranti attraverso il deserto: un viaggio reale, fisico si diceva, ma che è prima di tutto un travagliato e drammatico viaggio interiore, racchiuso fra
la decisione di partire e la prospettiva della nuova realtà che si troverà all’arrivo. Basata su un loop che si sviluppa senza soluzione di continuità, è inutile cercarvi una linearità melodica. Infatti è costituito da una invarianza che richiede un tipo di ascolto piuttosto non lineare, che inesorabilmente conduce a uno stato catartico, trascendentale, meditativo. Ma il brano ha anche un significato politico perché evoca l’esodo, ovvero la traversata del deserto dei migranti, un viaggio faticosamente fisico ma anche interiore e spirituale. blogfoolk
Lamana
Insieme mistica e politica è “Exodus” è la lunga e inebriante traccia strumentale che apre il disco, una traversata sonora meditativa e psichedelica, ai limiti del trascendentale, che esprime in forma di musica, il viaggio dei migranti attraverso il deserto: un viaggio reale, fisico si diceva, ma che è prima di tutto un travagliato e drammatico viaggio interiore, racchiuso fra
la decisione di partire e la prospettiva della nuova realtà che si troverà all’arrivo. Basata su un loop che si sviluppa senza soluzione di continuità, è inutile cercarvi una linearità melodica. Infatti è costituito da una invarianza che richiede un tipo di ascolto piuttosto non lineare, che inesorabilmente conduce a uno stato catartico, trascendentale, meditativo. Ma il brano ha anche un significato politico perché evoca l’esodo, ovvero la traversata del deserto dei migranti, un viaggio faticosamente fisico ma anche interiore e spirituale.
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