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A occhi chiusi

Giorgio Canali & Rossofuoco
Lingua: Italiano


Giorgio Canali & Rossofuoco

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(Giorgio Canali & Rossofuoco)


(2023)
dall'album Pericolo Giallo
Pericolo giallo

A occhi chiusi è l’avvelenata del disco (e per essere un’avvelenata in un disco di Canali non bastano le parolacce) e allo stesso tempo uno dei pezzi più convincenti e intimi: viene fuori l’uomo stanco che cerca rifugio nella persona amata a fronte di un contorno sempre più desolante.
impattosonoro.it

In “A occhi chiusi”, Canali concepisce la sua personalissima versione di “Imagine” sognando un mondo utopistico senza guerre, lacrimogeni in piazza e ignobili ricatti.
ondarock.it

Giorgia Meloni con il Segretario NATO Stoltenberg
Giorgia Meloni con il Segretario NATO Stoltenberg


Che effetto ti fa vedere la Meloni atlantista?
Mi fa molto ridere. C’è anche un passaggio, su questo, in una canzone dell’album nuovo, A occhi chiusi. Una canzone piuttosto particolare: un’improvvisazione di batteria, su cui ho scritto quei due accordi di merda che ci sono, più le parole, buttando dentro tutto a caso. In sostanza, è un brano costruito come un flusso di coscienza, mi sono divertito parecchio a scriverlo. E credo sia un po’ il simbolo di questo disco, anche se non penso che lo suoneremo mai dal vivo, perché è troppo complicato.
Rolling Stone Italia
Ogni volta
Ogni volta che chiudo gli occhi ci sei solo tu
C'è il tuo sorriso al risveglio e niente, niente esiste più
Non esiste più il cielo, non esiste più il mare
Non esistono più naufragi che fingiamo di ignorare
Niente più grida di dolore né complici silenzi su verità sgradite
Niente più colpi di Stato d'inverno né colpi di sole d'estate
Niente più colpi di scena mille volte già visti
Né orsi giustiziati per rassicurare i turisti
Niente rigidi ramadan né quaresime cristianе
Né carne, né pesce, né salsiccе vegane
Né poltrone vacanti, né vacanze romane
Né poeti maledetti da altri poeti
Né benedizioni urbi et orbi, né suore, né preti
Niente roghi mediatici per bruciare gli eretici
Né generali a quattro stelle, né silenzi, né funghi atomici
Niente ignobili ricatti per il nostro bene
Né incomprensibili decessi senza alcuna correlazione
Niente più lacrime di Stato né lacrimogeni in piazza
Niente più gente che rompe il cazzo per l'ananas sulla pizza
E in questa orgia di rime che si succhiano la lingua
Mi basta il tuo sorriso e che tutto, tutto il resto si spenga
È uno stato di diritto alla morte negato
E di salme rimpatriate con voli di Stato
Uno stato confusionale che ama la quiete
Che ascolta solo "Va' pensiero" e le campane del prete
È uno stato di crisi, uno stato di allerta
Uno stato di salute che porta a morte certa
Poi le marcette di Mameli tutti quanti sull'attenti
Che sfila la parata dei morti viventi
E anche i più fascisti dei fascisti dal passato mai rinnegato
Salutano romanamente la bandiera della NATO

Ogni volta
Ogni volta che chiudo gli occhi ci sei solo tu
C'è il tuo sorriso al risveglio e niente, niente esiste più
Non esiste più il cielo, non esiste più il mare
Il sole non esiste più, il sole sei tu
Niente più giochi né fili scoperti
Niente più vicoli ciechi né incubi a occhi aperti
Niente canzoni di merda che bastano le mie
Niente amanti che si dedicano orrende poesie
Niente stronzi in mimetica che giocano alla guerra
Niente stelline del pop che sfasciano la chitarra
Niente primi ministri che si arrampicano sugli specchi
Riuscendo come sempre a fottere questo branco di allocchi
E allora io chiudo gli occhi

inviata da Dq82 - 5/1/2025 - 18:00




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