Freedom of the Press

[2020]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Mentalist

Album: Freedom Of Speech

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Articolo 19

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Chi ha paura dell’Informazione ?

Scrivevamo in questo sito appena due mesi fa, sul tema della canzone They Are Human [Reporters Di Oggi], delle note sulle violenze estreme contro i giornalisti attivi a Gaza. Al 21 Ottobre 2024 tra gli addetti all’informazione a Gaza si contavano 125 uccisi, 69 arrestati, 40 feriti, 2 dispersi.
Pensavamo, sotto l’incalzare degli eventi con il netto prevalere di Tsahal su Hamas, che il governo israeliano avrebbe agito in modo da attenuare sensibilmente, se non sospendere, gli episodi cruenti a carico dell’Informazione. Tanto più che , nonostante le campagne di informazione sbilanciata quando non orchestrata, tra gli organismi e nell’opinione pubblica internazionali si fa breccia la convinzione che le ragioni e i torti difficilmente stanno da una sola parte.
Dobbiamo purtroppo ammettere che ci siamo sbagliati e non poco. La nostra era una ingenuità, le efferatezze sono proseguite con ritmo più serrato.
Con sconforto dobbiamo aggiornare l’elenco citato per dare conto di altri 18 giornalisti uccisi, tre dei quali in Libano.

La situazione dei giornalisti a Gaza è la seguente. Gli addetti all’Informazione indossano il giubbotto antiproiettile e il casco con la scritta Press a caratteri cubitali, ben leggibile a distanza. Se non ne fossero dotati sarebbero considerati guerriglieri, cioè terroristi da abbattere secondo le Rules of Engagement dell’esercito israeliano. Se li indossano si trasformano in testimoni scomodi che se la vanno a cercare per lasciarci la pelle prima o poi. Sulle modalità delle uccisioni c’è una vasta gamma di opzioni che vanno dalla mischia dei combattimenti alle pallottole vaganti ai droni sotto controllo ignoto e per ultimo ai bugs dell’Intelligenza Artificiale.

Qualcuno insinua un tiro a segno, come sparare sulla Croce Rossa, cecchini insomma. Caveat: si tratta di subdola disinformazione antisemita. Certe cose le possono concepire e le fanno solo i terroristi, non certo l’esercito più democratico del mondo che può leggere e applicare l’articolo 19 come ritiene più opportuno per debellare il terrorismo. Chi non vuole scivolare nell’antisemitismo come fiancheggiatore del nemico o utile idiota sappia che la causale corretta, valida in ogni circostanza, è: נזקים נלווים [nizkim nilvim] ossia “Danni collaterali”.
[Riccardo Gullotta]