Svegliati, non hai mai fatto niente
E l'immagine di te che trovi interessante
Non ha mai vissuto nulla ed imprigiona il senso
Perché non sai decidere
Ne ho già visti come te stare in silenzio assenti
Fucilare gli innocenti e i propri comandanti
Perché l'uomo prega Dio ma preferisce Giuda
E muore senza vivere
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Vi ho visto abbandonare i figli
Restando nelle case per poi tormentarvi
E poi questi a loro volta bastonare i saggi
Senza versare lacrime
Perché l'uomo spara al suo custode e prega l'aguzzino
E intanto spia le perversioni del vicino
Perché l'uomo prega Dio ma preferisce Giuda
E muore senza vivere
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io
E ci sono stato anch'io vicino al mare
E in fila come tutti per vedere
Se le stelle hanno il profumo di un maestro elementare
o la dignità degli alberi
E tu sei libero ma non ne apprezzi il senso
E i giorni li trascini l'uno dopo l'altro
E maledici il destino ma non la tua paura
E poi non credi a niente
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Così non riesci a respirare
Non ti riesci più a stupire
Non hai nemmeno un sogno da poter nutrire
E ogni istante una paura da dimenticare
Uno spazio troppo facile da conquistare
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
E l'immagine di te che trovi interessante
Non ha mai vissuto nulla ed imprigiona il senso
Perché non sai decidere
Ne ho già visti come te stare in silenzio assenti
Fucilare gli innocenti e i propri comandanti
Perché l'uomo prega Dio ma preferisce Giuda
E muore senza vivere
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Vi ho visto abbandonare i figli
Restando nelle case per poi tormentarvi
E poi questi a loro volta bastonare i saggi
Senza versare lacrime
Perché l'uomo spara al suo custode e prega l'aguzzino
E intanto spia le perversioni del vicino
Perché l'uomo prega Dio ma preferisce Giuda
E muore senza vivere
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io
E ci sono stato anch'io vicino al mare
E in fila come tutti per vedere
Se le stelle hanno il profumo di un maestro elementare
o la dignità degli alberi
E tu sei libero ma non ne apprezzi il senso
E i giorni li trascini l'uno dopo l'altro
E maledici il destino ma non la tua paura
E poi non credi a niente
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Così non riesci a respirare
Non ti riesci più a stupire
Non hai nemmeno un sogno da poter nutrire
E ogni istante una paura da dimenticare
Uno spazio troppo facile da conquistare
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
Solo io e il mio amore
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Prima nella raccolta Il paese è reale curata dagli Afterhours
Poi nel disco Dissolution del 2010 (disco dal vivo tranne che per questa canzone)
Non lo so. No. È paura, io ne sono convinto. Preferisco l’umanità quando non ha da mangiare. Ad esempio: adesso in Abruzzo c’è una situazione d’emergenza e saranno costretti a dormire in trenta in una tenda. Dopo questa esperienza vedrai che se un giorno ci sarà qualcuno che chiederà loro una mano, loro gliela daranno. Prima probabilmente questa cosa non sarebbe stata possibile. Semplicemente perché hanno paura. E abbiamo paura. Di che cosa, che è tutto perfetto? Abbiamo da mangiare ed è certo, per noi del primo mondo. Abbiamo da vivere con quasi tutte le libertà possibili. Si può opinare su alcuni comportamenti dei governi del primo mondo, ma fondamentalmente siamo liberi. Siamo abbastanza liberi.
E allora io dico: perché non vivere questa vita? Perché buttarla via? Perché, scusami il gergo, pisciare la propria vita? Il problema è questo: la paura. In quel pezzo ci si domanda perché si cerca un Messia se poi lo si confonde con colui che lo tradisce. Peraltro, quanto uomo era Giuda? Io sono dalla parte di Giuda per certi versi, per paura. È solo per paura. Io non ho davvero più paura di nulla. E questo posso dirlo.
Però, mentre diversi anni fa mi ergevo, vedi Suggestionabili, che è un pezzo dove io stigmatizzo, me stesso in primis, ora non stigmatizzo più nessuno. Non ho più voglia di stigmatizzare nessuno. Vivo la mia vita e so come viverla. Per questo spero al prossimo passaggio di scrivere il disco definitivo. Più leggero. Meno profetico. Cosa sono io se non un’accozzaglia di Parole e Sangue, misto a fango che cerca di trovare il senso? Ma un senso non lo ha. Vediamo, è una bella sfida per me cercare di andare oltre. Umanamente sono arrivato. E se riesco ad andare oltre umanamente, allora riesco anche a scrivere diversamente.
Io sono dalla parte di Giuda: intervista a Paolo Benvegnù - Lost Highways