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Waffenbrüder

Kanonenfieber
Lingua: Tedesco


Kanonenfieber

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Stop the War
(Kanonenfieber)


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Kanonenfieber

Album: Die Urkatastrophe




*Gli uomini tedeschi proteggono la tua patria. Arruolati nel battaglione d’assalto Schmidt

Da Metalitalia

Con “Die Urkatastrophe”, i tedeschi Kanonenfieber confermano il proprio ruolo di piccola rivelazione nel panorama metal europeo. Dopo il successo del debutto “Menschenmühle”, autoprodotto nel 2021 e presto diventato un fenomeno underground, e una serie di singoli e mini che nell’ultimo biennio hanno ulteriormente catturato l’attenzione della scena, la one man band guidata dal polistrumentista e cantante Noise ritorna con un nuovo full-length che si inserisce perfettamente nella scia tracciata finora. Sin dall’inconfondibile presentazione grafica, ispirata ai poster di propaganda della Grande Guerra, è evidente che “Die Urkatastrophe” si propone come un naturale successore delle opere precedenti, sia a livello concettuale che musicale.
Sebbene il progetto sia spesso presentato come (melodic) black metal, in realtà la musica di Kanonenfieber si avvicina molto di più a un robusto melodic death metal, ricco di melodie, di arie cariche di pathos e anche di un solido groove, per una miscela che trova numerosi punti di contatto con il lavoro di band ormai mainstream come (vecchi) Amon Amarth ed Heaven Shall Burn, dai quali riprendono soprattutto il carattere arrembante.
Questa volta, la tracklist dell’album si sviluppa lungo dodici tracce, per un totale di cinquanta minuti di musica, seguendo una struttura che ricalca piuttosto fedelmente quella del debutto. Anche qui troviamo la combinazione di midtempo particolarmente tetri, in cui il severo declamare delle strofe in tedesco crea atmosfere inquietanti – vedi l’ossessivo biglietto da visita di “Menschenmühle”, primo vero brano del disco – e pezzi più agili e aggressivi, che riescono a bilanciare tensione drammatica e una certa orecchiabilità (qui da segnalare la subito contagiosa “Lviv zu Lemberg”).

Da qualche tempo, il gruppo ha poi iniziato a esibirsi dal vivo e le recenti esperienze sul palco sembrano avere dettato, almeno a tratti, un’impronta più corposa e lineare in certi episodi: “Sturmtrupp” e “Panzerhenker”, in particolare, sembrano essere stati confezionati con in mente la dimensione live e la reazione del pubblico, soprattutto se si guarda ai possenti riff portanti, non così lontani da certe cose degli autori del classico “Whatever it May Take”. Parlando nuovamente di Heaven Shall Burn, uno dei momenti salienti dell’album è sicuramente “Waffenbrüder”, dove la presenza di Maik Weichert, chitarrista e leader della band melodic death/metalcore teutonica, aggiunge un ulteriore strato di colore ed euforia a una cavalcata già di per sé coinvolgente.
Ad ogni modo, nonostante l’energia e la potenza che caratterizzano buona parte delle tracce, l’album si conclude con una minimale ballad acustica, “Als die Waffen kamen”, la quale finisce presto per rappresentare un gradito momento di delicata introspezione. Qui, l’armamentario metal viene messo da parte in favore di una flebile chitarra acustica e di una struggente voce pulita, in un finale che, esattamente come accaduto sul primo full-length, lascia l’ascoltatore con una sensazione di malinconia e riflessione.
Dal punto di vista stilistico, “Die Urkatastrophe” non introduce insomma chissà quali elementi rivoluzionari rispetto a quanto già proposto sin qui dalla band, ma questo per il momento non rappresenta un difetto. Al contrario, la coerenza musicale e concettuale del progetto contribuisce a consolidare l’identità della formazione, che ha saputo ritagliarsi una propria nicchia all’interno di un genere spesso inflazionato. A oggi, l’uso puntuale di sample storici, l’iconografia immediatamente riconoscibile e il focus tematico sulla Prima Guerra Mondiale conferiscono ai Kanonenfieber una specificità che li distingue dalla massa, in un panorama melodic death/black metal che da qualche tempo di rado offre spunti degni di nota, soprattutto tra le nuove leve.
Siamo dunque al cospetto di un passo sicuro nel percorso dei Kanonenfieber: pur senza stravolgere le coordinate già esplorate, Noise riesce a offrire un’esperienza musicale coinvolgente, capace di trasportare l’ascoltatore nel cuore della tragedia della Grande Guerra.
Un ascolto obbligato per chi ha apprezzato i capitoli precedenti e per tutti coloro che cercano un melodic death metal ben strutturato, con una forte identità tematica e stilistica.
Wir kannten uns seit Jahren
Schon von Kindertagen her
Zusammen durchgeschlagen
Freundschaft, die immer währt

Wir träumten uns die Welt
Nachts am Lagerfeuer
Nichts, das uns noch hält
Zusammen ins Abenteuer

1916 eingezogen
Wir sollen an die Front
Die Uniform sogleich bezogen
Die Brust geschwellt vor Stolz

Im gleichen Regiment
Wir blieben stets vereint
Im Oktober 1916
War es dann soweit

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Freunde auf Lebenszeit

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Nichts, das uns entzweit

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Von Kindestagen an

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Im Kampf fürs Vaterland

Nach unserer Waffenprobe
Kamen wir nach Langemarck
Entflohen stets dem Tode
Egal, was man uns entgegenwarf

Wir teilten tags den Posten
Und nachts den Unterstand
Schoben mutig Patrouille
Dafür waren wir bekannt

Und deinen Schenkelschuss
Richtete ich mit Verband
Ich flickte dich zusammen
Inmitten von Blei und Schlamm

Dein Aufenthalt im Lazarett
Kam mir wie Jahre vor
Doch nach nur vier Wochen
Warst du wieder an der Front

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Freunde auf Lebenszeit

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Nichts, das uns entzweit

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Von Kindestagen an

Wir, wir war‘n Waffenbrüder
Im Kampf fürs Vaterland

Am vierten Tage dann
In der Frühjahrsoffensive
Östlich vor Arras
Als das Feuer sich konzertierte

Die Schläge immer näher
Im Trommelfeuer Granaten
Ein Knall und tiefes Dröhnen
Es erwischte unseren Graben

Ich erwachte im Lazarett
Und zu allergrößtem Schmerze
Erfuhr ich von deinem Tode
Und deinem Grab in fremder Erde

Wir kannten uns seit Jahren
Schon von Kindertagen her
Zusammen durchgeschlagen
Freundschaft, die immer währt

Wir träumten uns die Welt
Nachts am Lagerfeuer
Nichts, das uns noch hält
Zusammen ins Abenteuer

1916 eingezogen
Wir sollen an die Front
Die Uniform sogleich bezogen
Die Brust geschwellt vor Stolz

Im gleichen Regiment
Wir blieben stets vereint
Im Oktober 1916
War es dann soweit

inviata da Riccardo Gullotta - 31/12/2024 - 18:21



Lingua: Inglese

English translation / Englische Übersetzung / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
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BROTHERS IN ARMS

We had known each other for years
Since the days of childhood
We stuck together
A friendship that lasts forever

We dreamed our world
At night by the campfire
Nothing could hold us back
Together into adventure

Drafted in 1916
We were sent to the front
Our uniforms swiftly issued
Our chests swelled with pride

In the same regiment
We always stayed united
In October 1916
The time had come

We, we were brothers in arms
Friends for life

We, we were brothers in arms
Nothing could tear us apart

We, we were brothers in arms
Since our childhood days

We, we were brothers in arms
Fighting for the Fatherland

After our baptism of fire
We came to Langemarck
Always escaping death
No matter what they threw at us

We shared the post by day
And the trench by night
Bravely patrolling
For that we were known

And your leg wound
I bandaged with care
I patched you up
Amidst the lead and mud

Your time in the field hospital
Felt like years to me
But after just four weeks
You were back on the front

We, we were brothers in arms
Friends for life

We, we were brothers in arms
Nothing could tear us apart

We, we were brothers in arms
Since our childhood days

We, we were brothers in arms
Fighting for the Fatherland

On the fourth day
During the spring offensive
East of Arras
As the fire intensified

The blasts drew nearer
In the artillery barrage
A deafening bang, a deep rumble
Our trench was hit

I woke up in the field hospital
And to my greatest sorrow
I learned of your death
And your grave in foreign soil

We had known each other for years
Since the days of childhood
We stuck together
A friendship that lasts forever

We dreamed our world
At night by the campfire
Nothing could hold us back
Together into adventure

Drafted in 1916
We were sent to the front
Our uniforms swiftly issued
Our chests swelled with pride

In the same regiment
We always stayed united
In October 1916
The time had come

inviata da Riccardo Gullotta - 31/12/2024 - 18:23




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