Whenever life gets you down, Mrs. Brown
And things seem hard or tough
And people are stupid, obnoxious or daft
And you feel that you've had quite enough
And things seem hard or tough
And people are stupid, obnoxious or daft
And you feel that you've had quite enough
Just remember that you're standing on a planet that's evolving
And revolving at nine hundred miles an hour
That's orbiting at nineteen miles a second, so it's reckoned
A sun that is the source of all our power
The sun and you and me and all the stars that we can see
Are moving at a million miles a day
In an outer spiral arm, at forty hundred miles an hour [1]
Of the galaxy we call the 'milky way'
Our galaxy itself contains a hundred billion stars
It's a hundred thousand light years side to side
It bulges in the middle, sixteen thousand light years thick
But out by us, it's just three thousand light years wide
We're thirty thousand light years from galactic central point
We go 'round every two hundred million years
And our galaxy is only one of millions of billions
In this amazing and expanding universe
The universe itself keeps on expanding and expanding
In all of the directions it can whizz
As fast as it can go, the speed of light, you know
Twelve million miles a minute and that's the fastest speed there is
So remember, when you're feeling very small and insecure
How amazingly unlikely is your birth
And pray that there's intelligent life somewhere up in space
Cos it's bugger all down here on Earth
[1] In later performances: "Forty thousand miles an hour".
inviata da Riccardo Venturi - 9/12/2024 - 20:11
Lingua: Italiano
Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi, 9-12-2024 21:36
Monty Python, col prof. Brian Cox e Stephen Hawking
Giochino. Il giochino consiste nel fornire, nella traduzione, dati prima di tutto espressi in chilometri e non in miglia; e poi anche nell’attualizzare alcuni dati laddove strettamente necessario. Nella canzone originale ci sono state sicuramente motivazioni metriche, che noi ovviamente non abbiamo. I dati scientifici contenuti nel testo sono stati considerati sufficientemente accurati; ma, nel video sopra, il prof. Brian Cox ritiene al contrario che non lo siano poi così tanto e cerca di spiegarlo. Viene però steso senza tanti complimenti da Stephen Hawking con la sua carrozzella motorizzata, che si avvia poi verso le stelle.
Naturalmente, ma sarà meglio che lo dica a chiare lettere per evitare qualsiasi accusa (infondata) di “tuttologia”, io non so assolutamente niente di astrofisica -al pari, probabilmente, dei Monty Python. Mi sono limitato a fare qualche conversione di miglia anglosassoni in chilometri, e a riprendere qualche dato elementare presente su qualsiasi sito divulgativo. A parte comunque l’autentica passione che ho per le “canzoni scientifiche”, il motivo ultimo per l’inserimento di questa canzone nel sito è la sua strofa finale, che è la summa dell’umanità intera -e lo stiamo vedendo per la miliardesima volta proprio in questi giorni. Di “vita intelligente”, qua sulla Terra, non ce n’è veramente un cazzo di niente, nemmeno a cercarla col lanternino. Certo, stiamo su un pianeta e in una galassia in mezzo a milioni di miliardi di altre; ma questo pianeta nostro ambiamo soltanto a distruggerlo, a farlo fuori, a eliminarlo dalla faccia dell’Universo (il quale, saggiamente, si espande e se ne frega altamente). Amen. [RV]
Riccardo Venturi, 9-12-2024 21:36
Monty Python, col prof. Brian Cox e Stephen Hawking
Giochino. Il giochino consiste nel fornire, nella traduzione, dati prima di tutto espressi in chilometri e non in miglia; e poi anche nell’attualizzare alcuni dati laddove strettamente necessario. Nella canzone originale ci sono state sicuramente motivazioni metriche, che noi ovviamente non abbiamo. I dati scientifici contenuti nel testo sono stati considerati sufficientemente accurati; ma, nel video sopra, il prof. Brian Cox ritiene al contrario che non lo siano poi così tanto e cerca di spiegarlo. Viene però steso senza tanti complimenti da Stephen Hawking con la sua carrozzella motorizzata, che si avvia poi verso le stelle.
Naturalmente, ma sarà meglio che lo dica a chiare lettere per evitare qualsiasi accusa (infondata) di “tuttologia”, io non so assolutamente niente di astrofisica -al pari, probabilmente, dei Monty Python. Mi sono limitato a fare qualche conversione di miglia anglosassoni in chilometri, e a riprendere qualche dato elementare presente su qualsiasi sito divulgativo. A parte comunque l’autentica passione che ho per le “canzoni scientifiche”, il motivo ultimo per l’inserimento di questa canzone nel sito è la sua strofa finale, che è la summa dell’umanità intera -e lo stiamo vedendo per la miliardesima volta proprio in questi giorni. Di “vita intelligente”, qua sulla Terra, non ce n’è veramente un cazzo di niente, nemmeno a cercarla col lanternino. Certo, stiamo su un pianeta e in una galassia in mezzo a milioni di miliardi di altre; ma questo pianeta nostro ambiamo soltanto a distruggerlo, a farlo fuori, a eliminarlo dalla faccia dell’Universo (il quale, saggiamente, si espande e se ne frega altamente). Amen. [RV]
Canzone della Galassia
Si ricordi che Lei sta su un pianeta in evoluzione,
Che gira a 1674,4 chilometri all’ora,
E orbita a circa 31 chilometri al secondo,
Un sole che è la fonte di tutta l’energia che abbiamo. [1]
Il sole, Lei ed io, e tutte le stelle che vediamo
Si muovono a 19.852.867 di chilometri al giorno,
Nel braccio esterno della spirale, a circa 64.000 kmh, [2]
Della galassia che chiamiamo “Via Lattea”.
La nostra galassia, lei, contiene cento miliardi di stelle,
Da un capo all’altro ci sono 100.000 anni luce,
E’ rigonfia nel mezzo, spessa 16.000 anni luce
Però qua fuori da noi, è spessa solo tremila.
Stiamo a 30.000 anni luce dal centro della galassia,
Completiamo un giro ogni duecento milioni di anni,
E la nostra galassia non è che una dei milioni di miliardi
Che esistono in questo strabiliante Universo in espansione.
L’Universo, lui, continua a espandersi e a espandersi
In tutte le direzioni in cui può schizzare,
Al massimo della velocità, quella della luce, Lei lo sa,
Circa 17 milioni di km/minuto, la velocità più alta che esista. [3]
Quindi si ricordi, quando si sente minuscola e insicura,
Quanto straordinariamente improbabile sia il fatto che Lei sia nata,
E preghi che ci sia vita intelligente da qualche parte nello Spazio,
Perché qua sulla Terra non ce n’è manco per il cazzo.
Quando la vita La abbatte, Sig.ra Brown
E le cose sembrano dure e pesanti da digerire,
E la gente è stupida, odiosa ed imbecille,
E Lei sente di averne proprio abbastanza
E le cose sembrano dure e pesanti da digerire,
E la gente è stupida, odiosa ed imbecille,
E Lei sente di averne proprio abbastanza
Si ricordi che Lei sta su un pianeta in evoluzione,
Che gira a 1674,4 chilometri all’ora,
E orbita a circa 31 chilometri al secondo,
Un sole che è la fonte di tutta l’energia che abbiamo. [1]
Il sole, Lei ed io, e tutte le stelle che vediamo
Si muovono a 19.852.867 di chilometri al giorno,
Nel braccio esterno della spirale, a circa 64.000 kmh, [2]
Della galassia che chiamiamo “Via Lattea”.
La nostra galassia, lei, contiene cento miliardi di stelle,
Da un capo all’altro ci sono 100.000 anni luce,
E’ rigonfia nel mezzo, spessa 16.000 anni luce
Però qua fuori da noi, è spessa solo tremila.
Stiamo a 30.000 anni luce dal centro della galassia,
Completiamo un giro ogni duecento milioni di anni,
E la nostra galassia non è che una dei milioni di miliardi
Che esistono in questo strabiliante Universo in espansione.
L’Universo, lui, continua a espandersi e a espandersi
In tutte le direzioni in cui può schizzare,
Al massimo della velocità, quella della luce, Lei lo sa,
Circa 17 milioni di km/minuto, la velocità più alta che esista. [3]
Quindi si ricordi, quando si sente minuscola e insicura,
Quanto straordinariamente improbabile sia il fatto che Lei sia nata,
E preghi che ci sia vita intelligente da qualche parte nello Spazio,
Perché qua sulla Terra non ce n’è manco per il cazzo.
[1] In realtà, questo non è apparentemente vero. Come fonti primarie di energia, abbiamo: 1) L’energia geotermica; 2) L’energia proveniente dalle maree, risultante dalla spinta gravitazionale della Luna sulla Terra; 3) L’energia nucleare, che utilizza il degrado radioattivo degli elementi fissili. Inoltre, la stragrande maggioranza dell’energia ci proviene dai resti di piante fotosintetizzanti estratti dalla crosta terrestre. Ma le prime tre fonti sono disponibili a causa dell’influenza del Sole sul sistema solare primitivo.
[2] Il dato si riferisce alle “40.000 miglia” del testo originale, espresse in chilometri. Nelle esibizioni più recenti, i Monty Python dicono “400.000 miglia”.
[3] Fermo restando l’Universo in espansione, c’è da dire che il calcolo di “12.000.000 di miglia al minuto” per la velocità della luce fatto dai MP è abbastanza accurato: il dato scientifico esatto parla infatti di 11,16 milioni di miglia al minuto, sul quale è stata condotta la traduzione metrico-decimale di “circa 17 milioni di km/minuto”. Però l’espansione dell’Universo non è minimamente legato alla velocità della luce. In realtà si sta espandendo a una velocità assai maggiore.
[2] Il dato si riferisce alle “40.000 miglia” del testo originale, espresse in chilometri. Nelle esibizioni più recenti, i Monty Python dicono “400.000 miglia”.
[3] Fermo restando l’Universo in espansione, c’è da dire che il calcolo di “12.000.000 di miglia al minuto” per la velocità della luce fatto dai MP è abbastanza accurato: il dato scientifico esatto parla infatti di 11,16 milioni di miglia al minuto, sul quale è stata condotta la traduzione metrico-decimale di “circa 17 milioni di km/minuto”. Però l’espansione dell’Universo non è minimamente legato alla velocità della luce. In realtà si sta espandendo a una velocità assai maggiore.
Lingua: Cornico
Versione cornica / Cornish version / Version cornique / Korninkielinen versio:
Davyth Fear
Davyth Fear
Kan ar Galaksi
Ytho porth kov yth esos ta war an planet owth esplegya
Nedha naw kans mildir pub our di
Ow resega pub sekond nownsek mildir, ha henn yw gwir
Gans howl yw an fenten oll a’gan nerth ni
An Howl ha ty ha my hag an ster
Milvil a vildir pub dydh oll tremenys
Yn unn vregh gorhwyth pella dew-ugens mil vildir pub our
Gans an galaksi gelwys Hyns Sen Jamys
Y’gan galaksi y honan yma kans bilyon steren
Kans mil lughvledhen yw hys dhe hys hedhyw
Yma borr yn y gresen, yw hwetek mil lughvledhen
Mes rybon ni, tri mil lughvledhen ledan yw
Deg warn ugens mil lughvledhen dhe’n poynt kres galaktek
Ni a a-dro pub dew gans milvil vledhen
Ha ’gan galasksi yw saw onan a vilvil a vilyon
Y’n ollvys marthys ma usi owth omvrashe
An ollvys y honan a bes omvrashe hag omvrashe
Yn pub keveryans oll y hyll ev speda
Mar uskis dell yll mos, tooth a lugh, ty a wor
Dewdhek milvil mildir pub mynysen an ughella tooth
Ytho porth kov, pan omglewydh pur vyghan hag ansalow
Ass yw marthys anlyckli dha vos genys
Ha pysi bos bewnans skentyl neb le yn efander
Drefen nag eus kyj oll war an Bys
Pan vo bewnans nebes du, Mestres Pugh
Ha taklow yw kales
Ha pobel yw gocki, kasadow po fol
Ha lowr yw, dell wre’ ta omglewes
Ha taklow yw kales
Ha pobel yw gocki, kasadow po fol
Ha lowr yw, dell wre’ ta omglewes
Ytho porth kov yth esos ta war an planet owth esplegya
Nedha naw kans mildir pub our di
Ow resega pub sekond nownsek mildir, ha henn yw gwir
Gans howl yw an fenten oll a’gan nerth ni
An Howl ha ty ha my hag an ster
Milvil a vildir pub dydh oll tremenys
Yn unn vregh gorhwyth pella dew-ugens mil vildir pub our
Gans an galaksi gelwys Hyns Sen Jamys
Y’gan galaksi y honan yma kans bilyon steren
Kans mil lughvledhen yw hys dhe hys hedhyw
Yma borr yn y gresen, yw hwetek mil lughvledhen
Mes rybon ni, tri mil lughvledhen ledan yw
Deg warn ugens mil lughvledhen dhe’n poynt kres galaktek
Ni a a-dro pub dew gans milvil vledhen
Ha ’gan galasksi yw saw onan a vilvil a vilyon
Y’n ollvys marthys ma usi owth omvrashe
An ollvys y honan a bes omvrashe hag omvrashe
Yn pub keveryans oll y hyll ev speda
Mar uskis dell yll mos, tooth a lugh, ty a wor
Dewdhek milvil mildir pub mynysen an ughella tooth
Ytho porth kov, pan omglewydh pur vyghan hag ansalow
Ass yw marthys anlyckli dha vos genys
Ha pysi bos bewnans skentyl neb le yn efander
Drefen nag eus kyj oll war an Bys
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 9/12/2024 - 22:32
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Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Eric Idle - John Du Prez
Galaxy Song, la “Canzone della Galassia”, è una canzone scritta da Eric Idle e John Du Prez. Apparve per la prima volta nel 1983, nel film Monty Python's The Meaning of Life (Monty Python: Il senso della vita) e fu in seguito inserita nell’album Monty Python Sings. Come single, fu pubblicata nel Regno Unito il 27 giugno 1983, e poi ancora il 2 dicembre 1991 in seguito alla fortunata riproposta di Always Look on the Bright Side of Life. Nel 2014, la canzone fu eseguita dal vivo durante lo spettacolo teatrale Monty Python Live (Mostly), seguita da un altro single il 13 aprile 2015, in collaborazione con il sommo astrofisico e matematico Stephen Hawking.
La canzone originale apparve nel film durante lo sketch Live Organ Transplants (“Trapianti di organi vivi”): il paramedico (John Cleese) non riesce a convincere la sig.ra Brown (Terry Jones) a donare il fegato, e apre quindi il frigorifero dal quale spunta un uomo con addosso un tait rosa (Eric Idle). L’uomo accompagna la sig.ra Brown nello spazio profondo cantando varie statistiche e dati fisici sulla Galassia, che hanno un grado accettabile di esattezza e accuratezza (tenendo presente che devono adattarsi allo schema metrico della canzone, ed anche l'epoca della canzone). Nella scena del film, la canzone si serve di un montaggio strumentale sintetizzato, accompagnato dalle immagini computerizzate di una donna che viene messa incinta e dà alla luce l’Universo (il big bang, insomma; cosa altamente metaforica, perché "big bang", in slang, si può intendere come "grande trombata"). Nel Grande Progetto Universale, le probabilità dell’esistenza di una sig.ra Brown sarebbero pari a zero virgola zero; per questo, canta Eric Idle, ella “dovrebbe pregare che ci sia vita intelligente da qualche parte nello spazio, poiché sulla Terra non ce n’è manco per il cazzo”. Il cantante ritorna quindi nel frigorifero, e la sig.ra Brown dichiara di essere stata convinta e dona il fegato.
Tra le varie e numerose cover della canzone (alcune delle quali contenenti dati astrofisici aggiornati), segnaliamo quella della fisica teorica, filosofa della scienza, ricercatrice e divulgatrice tedesca Sabine Hossenfelder, che in un suo video YouTube ha mantenuto molti elementi della canzone originale dei Monty Python, ma in forma di cartone animato. [RV]