My name is Billy Johnson. Indiana's my state.
I turned 21 back in '68.
Drafted into the army, sent to Fort Leonard Wood.
When I left my hometown, I prayed it wasn't for good.
His name was Hector Gonzalez, from San Jose.
We got stuck with KP the very first day.
After peelin' potatoes for hours on end,
Hector and I were the closest of friends.
When they put us on a troop jet, and flew us to 'Nam,
Some guy stood up in the back and read the twenty-third psalm.
He talked about walkin' through that valley of death.
I said, "Hector I'm scared." He said, "Just take a deep breath."
When we got off the plane and our assignments came in,
I got sent to Pleiku, he got sent to Long Binh.
He hugged me goodbye and turned around at the door,
And he said, "Don't forget look me up, after the war."
About three months later, he wrote me a letter.
He said some days are rough and some days are better,
And a kid named Gilardo we knew from basic training,
Was missing in action up north. "By the way, I meant what I said before:
Don't forget to look me up, after the war."
I was out on patrol in the spring of '69,
I stepped on a trip wire, took some shrapnel from a mine.
Spent the rest of my tour in a hospital bed,
With a pin in my leg, and a plate in my head.
On the plane ride home, I thought of all I'd been through.
I'd lived nine lives and I was just 22.
And I thought about Hector and what I'd promised before,
And I planned to look him up, right after the war.
Twenty-one years later in Washington, DC,
I was there on vacation with my family.
I went out to that park to see that wall,
And face up to a past I didn't want to recall.
First, I looked for that guy that Hector wrote me about,
He wasn't on the list, I guess he lucked out.
Then my eyes caught a name at the top of the page,
Corporal Hector Gonzalez, 21 years of age.
My throat got tight. My mouth went dry.
I looked up at that wall and I started to cry.
And the memories hit me like incoming fire,
From a time when we were so-o-o young,
Hector wavin' at me from the door,
Sayin', "Don't forget to look me up, after the war."
I lay awake some nights. I can still hear the guns,
Still hear the screams, I can still taste the blood.
I can still see Hector wavin' goodbye from the door,
Sayin', "Don't forget to look me up, after the war."
I turned 21 back in '68.
Drafted into the army, sent to Fort Leonard Wood.
When I left my hometown, I prayed it wasn't for good.
His name was Hector Gonzalez, from San Jose.
We got stuck with KP the very first day.
After peelin' potatoes for hours on end,
Hector and I were the closest of friends.
When they put us on a troop jet, and flew us to 'Nam,
Some guy stood up in the back and read the twenty-third psalm.
He talked about walkin' through that valley of death.
I said, "Hector I'm scared." He said, "Just take a deep breath."
When we got off the plane and our assignments came in,
I got sent to Pleiku, he got sent to Long Binh.
He hugged me goodbye and turned around at the door,
And he said, "Don't forget look me up, after the war."
About three months later, he wrote me a letter.
He said some days are rough and some days are better,
And a kid named Gilardo we knew from basic training,
Was missing in action up north. "By the way, I meant what I said before:
Don't forget to look me up, after the war."
I was out on patrol in the spring of '69,
I stepped on a trip wire, took some shrapnel from a mine.
Spent the rest of my tour in a hospital bed,
With a pin in my leg, and a plate in my head.
On the plane ride home, I thought of all I'd been through.
I'd lived nine lives and I was just 22.
And I thought about Hector and what I'd promised before,
And I planned to look him up, right after the war.
Twenty-one years later in Washington, DC,
I was there on vacation with my family.
I went out to that park to see that wall,
And face up to a past I didn't want to recall.
First, I looked for that guy that Hector wrote me about,
He wasn't on the list, I guess he lucked out.
Then my eyes caught a name at the top of the page,
Corporal Hector Gonzalez, 21 years of age.
My throat got tight. My mouth went dry.
I looked up at that wall and I started to cry.
And the memories hit me like incoming fire,
From a time when we were so-o-o young,
Hector wavin' at me from the door,
Sayin', "Don't forget to look me up, after the war."
I lay awake some nights. I can still hear the guns,
Still hear the screams, I can still taste the blood.
I can still see Hector wavin' goodbye from the door,
Sayin', "Don't forget to look me up, after the war."
inviata da Pluck - 5/12/2024 - 16:23
Lingua: Italiano
Traduzione italiana / Italian translation
DOPO LA GUERRA
Mi chiamo Billy Johnson. L'Indiana è il mio stato.
Ho compiuto 21 anni nel '68.
Arruolato nell'esercito , mandato a Fort Leonard Wood.
Quando ho lasciato la mia città natale, ho pregato che non fosse per sempre.
Il suo nome era Hector Gonzalez, di San Jose’.
Siamo rimasti impegnati con la KP * proprio il primo giorno.
E dopo aver sbucciato patate per ore e ore,
Hector e io eravamo intimi amici.
Quando ci hanno messo su un jet militare e ci hanno portato in Vietnam,
Un tizio si è alzato in piedi in fondo e ha letto il ventitreesimo salmo**.
Abbiamo parlato del cammino attraverso quella valle di morte.
Ho detto: "Hector, ho paura". Lui ha detto: "Fai un respiro profondo".
Quando siamo scesi dall'aereo e sono stati assegnati i nostri incarichi,
Io sono stato mandato a Pleiku, lui è stato mandato a Long Binh.
Mi ha abbracciato per salutarmi e sulla porta si è girato
E ha detto: "Non dimenticare di cercarmi, dopo la guerra".
Circa tre mesi dopo, mi ha scritto una lettera.
Disse:" alcuni giorni sono duri e altri sono migliori",
E che un ragazzo di nome Gilardo che conoscevamo dall'addestramento di base,
Era disperso in azione su al Nord. "A proposito, intendevo dire quello che avevo detto prima:
Non dimenticare di cercarmi, dopo la guerra."
Ero fuori in pattuglia nella primavera del '69,
Ho calpestato un cavo di innesco, mi son preso delle schegge da una mina.
Ho trascorso il resto del mio giro in un letto d'ospedale,
Con una scheggia a punta nella gamba e una a scaglia nella testa.
Durante il viaggio in aereo verso casa, ho pensato a tutto quello che avevo passato.
Avevo vissuto nove vite e avevo solo 22 anni.
E ho pensato a Hector e a quello che gli avevo promesso tempo prima,
E ho messo in programma di cercarlo, subito dopo la guerra.
Ventuno anni dopo a Washington, DC,
Ero lì in vacanza con la mia famiglia.
Sono andato a quel parco per vedere quel muro,***
E affrontare un passato che non volevo ricordare.
Per prima cosa, ho cercato quel tizio di cui mi aveva scritto Hector,
Non era nella lista, immagino che sia stato fortunato.
Poi i miei occhi catturarono un nome in cima alla pagina,
Caporale Hector Gonzalez, eta’ 21 anni.
La mia gola si strinse. La mia bocca si seccò.
Guardai quel muro e iniziai a piangere.
E i ricordi mi colpirono come fuoco in arrivo,
Dal tempo in cui eravamo co-o-osì giovani,
Hector che mi salutava dalla porta,
Dicendo, "Non dimenticare di cercarmi, dopo la guerra."
Alcune notti sto sveglio. Riesco ancora a sentire i fucili,
Riesco ancora a sentire le urla, riesco ancora a sentire il sapore del sangue.
Riesco ancora a vedere Hector che mi salutava dalla porta,
Dicendo, "Non dimenticare di venirmi a trovare, dopo la guerra."
Mi chiamo Billy Johnson. L'Indiana è il mio stato.
Ho compiuto 21 anni nel '68.
Arruolato nell'esercito , mandato a Fort Leonard Wood.
Quando ho lasciato la mia città natale, ho pregato che non fosse per sempre.
Il suo nome era Hector Gonzalez, di San Jose’.
Siamo rimasti impegnati con la KP * proprio il primo giorno.
E dopo aver sbucciato patate per ore e ore,
Hector e io eravamo intimi amici.
Quando ci hanno messo su un jet militare e ci hanno portato in Vietnam,
Un tizio si è alzato in piedi in fondo e ha letto il ventitreesimo salmo**.
Abbiamo parlato del cammino attraverso quella valle di morte.
Ho detto: "Hector, ho paura". Lui ha detto: "Fai un respiro profondo".
Quando siamo scesi dall'aereo e sono stati assegnati i nostri incarichi,
Io sono stato mandato a Pleiku, lui è stato mandato a Long Binh.
Mi ha abbracciato per salutarmi e sulla porta si è girato
E ha detto: "Non dimenticare di cercarmi, dopo la guerra".
Circa tre mesi dopo, mi ha scritto una lettera.
Disse:" alcuni giorni sono duri e altri sono migliori",
E che un ragazzo di nome Gilardo che conoscevamo dall'addestramento di base,
Era disperso in azione su al Nord. "A proposito, intendevo dire quello che avevo detto prima:
Non dimenticare di cercarmi, dopo la guerra."
Ero fuori in pattuglia nella primavera del '69,
Ho calpestato un cavo di innesco, mi son preso delle schegge da una mina.
Ho trascorso il resto del mio giro in un letto d'ospedale,
Con una scheggia a punta nella gamba e una a scaglia nella testa.
Durante il viaggio in aereo verso casa, ho pensato a tutto quello che avevo passato.
Avevo vissuto nove vite e avevo solo 22 anni.
E ho pensato a Hector e a quello che gli avevo promesso tempo prima,
E ho messo in programma di cercarlo, subito dopo la guerra.
Ventuno anni dopo a Washington, DC,
Ero lì in vacanza con la mia famiglia.
Sono andato a quel parco per vedere quel muro,***
E affrontare un passato che non volevo ricordare.
Per prima cosa, ho cercato quel tizio di cui mi aveva scritto Hector,
Non era nella lista, immagino che sia stato fortunato.
Poi i miei occhi catturarono un nome in cima alla pagina,
Caporale Hector Gonzalez, eta’ 21 anni.
La mia gola si strinse. La mia bocca si seccò.
Guardai quel muro e iniziai a piangere.
E i ricordi mi colpirono come fuoco in arrivo,
Dal tempo in cui eravamo co-o-osì giovani,
Hector che mi salutava dalla porta,
Dicendo, "Non dimenticare di cercarmi, dopo la guerra."
Alcune notti sto sveglio. Riesco ancora a sentire i fucili,
Riesco ancora a sentire le urla, riesco ancora a sentire il sapore del sangue.
Riesco ancora a vedere Hector che mi salutava dalla porta,
Dicendo, "Non dimenticare di venirmi a trovare, dopo la guerra."
Note.
* KP potrebbe essere la sigla di “Kalashnikov Pistol”, senza alcuna certezza pero’.
** - Davide -Salmo 23 : [.....Se dovessi camminare in una
valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con
me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno
sicurezza. .....]
*** ”quel muro” si riferisce a "The Wall" ,il Vietnam Veterans Memorial a Washington, DC.
PS .
Potrebbero esserci errori .
Ogni correzione e/o suggerimento saranno piu' che graditi.
Pluck
* KP potrebbe essere la sigla di “Kalashnikov Pistol”, senza alcuna certezza pero’.
** - Davide -Salmo 23 : [.....Se dovessi camminare in una
valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con
me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno
sicurezza. .....]
*** ”quel muro” si riferisce a "The Wall" ,il Vietnam Veterans Memorial a Washington, DC.
PS .
Potrebbero esserci errori .
Ogni correzione e/o suggerimento saranno piu' che graditi.
Pluck
inviata da Pluck - 6/12/2024 - 17:47
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