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Quasi fosse amore

Canio Loguercio
Lingua: Italiano


Canio Loguercio

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[2016]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Canio Loguercio

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Canio Loguercio: voce, chitarra elettrica
Erica Boschiero: voce
Alessandro D’Alessandro: organetto
Luca De Carlo: tromba
Rocco De Rosa: pianoforte, programming archi
Giuseppe ‘Spedino’ Moffa: chitarra
Pino Pecorelli: contrabasso
Gabriele Gagliarini: cajon, rullantino, udu, shaker

Album: Canti, ballate e ipocondrie d'ammore

Balkan route credit to Ennio Brilli
Balkan route credit to Ennio Brilli


L’album “Canti, ballate e ipocondrie d'ammore” si è aggiudicato il premio “Migliore album in dialetto” alla Targa Tenco 2017

Migranti in coda per lo sportello della Storia

E’ cronaca di questa estate quella di due migranti, due ragazzi, che decidono di amarsi tra mille ostacoli. Lei nepalese di religione indù, la chiameremo Ahna ; lui pakistano di religione musulmana, lo chiameremo Bilal. Ahna e Bilal hanno attraversato il Medio Oriente prima di incontrarsi nei campi agricoli della Grecia dove hanno lavorato. Il loro amore è iniziato lì e lei per sposarsi si è convertita all’islam. Considerati trasgressori nelle società di provenienza hanno subìto la rottura del rapporto con i loro familiari.

Successivamente Ahna e Bilal hanno ripreso la loro odissea a piedi lungo la rotta balcanica, soprannominata “The Game” per le insidie e i rischi mortali che presenta. In Albania sono stati derubati e sequestrati: soltanto grazie all’aiuto degli amici hanno potuto pagare il riscatto e tornare liberi. Sulla situazione in quei territori si può saperne di più attraverso la recente inchiesta Abusi al confine greco-albanese.

Ahna e Bilal sono riusciti a raggiungere Trieste a metà Agosto dove vivono in modo precario in attesa di entrare nei circuiti di accoglienza. Il rapporto Vite abbandonate traccia il quadro della situazione dei rifugiati nel capoluogo friulano.

Non abbiamo notizie recenti di Ahna e Bilal. Auguriamo che le loro vite e la loro relazione trovino un barlume di serenità e la giusta accoglienza , aspettative legittime di ogni essere umano.
A loro è dedicata la canzone proposta.
[Riccardo Gullotta]
Portami con te anche se fuori il cielo si sta per scatenare
Lontano via da qui
qualche straccio riusciremo a rimediare
Portami con te perché è tempo di arare e seminare e non è ancora il tempo per imparare ad invecchiare
Tienimi le mani che le cospargeremo di olio e sale
E le spalancheremo oltre ogni pudore
Oltre le parole che stanno per finire

Prendimi con te anche se non sappiamo dove andare
Niente da imbarcare
Solo montagne di memoria da smaltire
Sarò vicino a te anche quando non ci sarà niente da dire
E avremo da mangiare solo un buon pezzo di pane con le olive
Stringimi le mani e lasciamo che si scaldino al sole
E trovino la forza di rincorrersi ancora e di perdersi come quasi fosse amore

E trovino la forza di rincorrersi ancora
Di sfiorarsi e poi spingersi in fondo al silenzio senza far rumore
E ritrovino la gioia di danzare sul cuore
Di cercarsi e poi stringersi fino al dolore di un perduto amore
E ritornino a giocare ancora fra le labbra socchiuse
nelle fragili pieghe delle nostre anime belle e perdute

Prendimi con te anche se non sappiamo dove andare
Niente da imbarcare
Solo montagne di memoria da smaltire
Sarò vicino a te anche quando non ci sarà niente da dire
E avremo da mangiare solo un buon pezzo di pane con le olive

inviata da Riccardo Gullotta - 11/9/2024 - 22:01




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