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Aqaba

Dutch Nazari
Lingua: Italiano


Dutch Nazari

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(2024)

Aqaba

Aqaba è il nome di un villaggio in Cisgiordania, vicino a Jenin dove sono stato nel 2012 e che è anche il titolo di una canzone contenuta nel mio primo ep “Diecimila lire”. L’urgenza di tornare a scrivere di Palestina mi si è presentata già nelle prime settimane della guerra esplosa su Gaza in reazione agli eventi del 7 ottobre, e i ricordi hanno fatto sì che il brano inizi con una descrizione di ciò che ho visto

Dutch Nazari: "Aqaba" è il nuovo singolo - TRAKS
Ricordo ancora i tetti di ogni casa
L'odore forte dell'umidità
Alla mattina gocce di rugiada
Sulle colline accanto ad Aqaba
Il traffico e il rumore in ogni strada
Profumo di tabacco e di caffè
E quella voce dolce che cantava
Cosa diceva me lo hai detto te
Cantava:

Il mio amore ha
La pelle di un'oliva
E prega tutti i giorni Allah
Di tenerla viva
E lotta per la libertà
Perché da quella riva
Fino al mare che c'è là
La gente torni libera
E sai che il mio amore ha
Due occhi clandestini
Ed un profumo di lillà
E di gelsomini
E prega un po' più forte Allah
Per i suoi bambini
E per la loro libеrtà
Ana dammi Falastini [1]

Quanto costa restare
Quanto costa restare qua
Difficile restare
Difficile restare umani
Dimmi cos'è normale
Dimmi cos'è l'umanità
La vedi anche tu crollare
Sbriciolarsi tra le mani

La normalità
Lutti familiari e averne familiarità
Bombe sopra gli ospedali con impunità
Senza cibo senza acqua né elettricità
Propaganda a mezzo stampa come escamotage
Mentre qua ci si domanda come sta Motaz
Guarda quel bambino morto in braccio a sua papà
Il dolore che una mamma ha
E ora prova a domandarle se condanna Hamas

Quanto costa restare
Quanto costa restare qua
Difficile restare
Difficile restare umani
Dimmi cos'è normale
Dimmi cos'è l'umanità
La vedi come scompare
Scivola via dalle mani

Quanto è buono questo pane quando c'è
Quanto è buio questo buio quando è notte
Quanto fa paura l'osservare il cielo
Sperando rimanga buio tra le tapparelle rotte
Tu sei questa gente, questa gente è te
E vi lega un filo che non si rompe
Perché un filo di speranza quando c'è
È in grado di rendere sopportabile anche la morte
E intanto dentro al cuore una canzone suona forte

Il mio amore ha
La pelle di un'oliva
E prega tutti i giorni Allah
Di tenerla viva
E lotta per la libertà
Perché da quella riva
Fino al mare che c'è là
La gente torni libera
E sai che il mio amore ha
Due occhi clandestini
Ed un profumo di lillà
E di gelsomini
E prega un po' più forte Allah
Per i suoi bambini
E per la loro libertà
Ana dammi Falastini
[1] Traslitterazione di “انا دمي فلسطيني”, che in arabo significa “Il mio sangue è palestinese”

13/7/2024 - 09:26


Bravo

P.r - 16/7/2024 - 09:09




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