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Hind's Hall

Macklemore
Lingua: Inglese


Macklemore

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(Macklemore)


[6.05.2024]
Lyrics and music / النص والموسيقى /Testo e musica / Paroles et musique / מילים ולחן / Sanat ja sävel:
Macklemore

Università Statale di Milano, Maggio 2024 Archivio Riccardo Gullotta
Università Statale di Milano, Maggio 2024 Archivio Riccardo Gullotta


A proposito di antisemitismo

L’antisemitismo é manifestazione di, pregiudizio, rancore o di odio verso gli ebrei, espresso anche attraverso teorie cospirative e attribuzione di colpe senza fondamento. Purtroppo di recente l’epiteto antisemita viene usato troppo e a sproposito per respingere qualunque rilievo critico sulla politica dello stato israeliano, anche se lieve e supportato da evidenze indiscutibili. Schematizzando, il corto circuito è il seguente: l’analisi critica verso aspetti della politica e società israeliana viene classificata come antisionismo. A sua volta l’antisionismo viene equiparato tout court all’antisemitismo. Scatta a questo punto il senso di colpa e l’autocensura della comunità o del singolo malcapitato raggiunti dall’epiteto antisemita: sarebbero colpevoli, più o meno consapevolmente, di tollerare il genocidio perpetrato nell’Olocausto. Si tratta di un salto logico in quanto l’argomentazione è svolta su un piano metastorico e atemporale. Come se il genocidio degli ebrei da parte dei nazisti non fosse storicamente collocato ma inalzato a categoria del pensiero, ad una costante al di sopra della storia. Richiama, a parere di chi scrive, le colpe del peccato originale dei cristiani rei di discendere da un adamo trasgressore.

Non basta. Una certa intellighenzia ebraica ha elaborato una ideologia molto discutibile e abusata: la banalizzazione dell’Olocausto. Lasciamo da parte i casi in cui effettivamente si riscontrano delle tendenze o tentativi di minimizzare le infamie dell’Olocausto o anche l’uso errato e improprio del termine come sinonimo di massacro. Ci riferiamo invece alle posizioni ideologiche di chi pregiudizialmente sostiene che l’Olocausto è uno e uno solo. L’Olocausto è il genocidio degli Ebrei. Il genocidio non riguarda gli Ebrei? Allora non si chiama Olocausto. Chi si azzardasse a sostenere che nella storia anche recente sono accaduti altri olocausti, cioè di sterminio organizzato su basi etniche, viene tacciato, nella migliore delle ipotesi, come un’anima bella che non si rende conto di contribuire ad offuscare l’Olocausto. Andatelo a spiegare ai discendenti degli Armeni, dei Bosniaci , dei Tutsi, dei Cambogiani, dei Curdi e chissà quanti altri che i loro morti non sono stati eliminati per discriminazione etnica ma per crimini comuni.

Nell conflitto israelo-palestinese in corso la confusione e le strumentalizzazioni sono notevolmente aumentate. Per gli uni quelli che condannano i crimini delle Forze Armate israeliane e della politica del governo sono antisemiti (e antidemocratici!), per gli altri i massacri compiuti dai militari israeliani sono equiparati agli stermini nazisti. Vedremo come si pronuncerà la Corte internazionale di giustizia dell’Aja . Detta sbrigativamente e in modo molto molto approssimato oggi si ha l’impressione che Hamas voglia cancellare lo stato di Israele mentre il governo israeliano vorrebbe cancellare sia la Palestina che i Palestinesi.
L’autore si ritiene sufficientemente libero di condannare sia i crimini di Hamas contro i civili israeliani sia di condannare i massacri sistematici contro la popolazione civile di Gaza precisando che questi sono sproporzionati con la legittima difesa e di fatto mirati contro il popolo palestinese. E’ una forma tragicamente paradossale di guarigione: per eliminare la malattia si elimina il malato.


Hind Rajab

Hind Rajab era una bambina di Gaza di 6 anni. Fu uccisa il 29 Gennaio 2024 da un carro armato israeliano che ha sparato contro il veicolo in cui era l’unica sopravvissuta dopo l’uccisione di due zii e quattro cugini sullo stesso veicolo.I militari israeliani hanno sparto anche sull’ambulanza che andava a soccorrerla uccidendo due infermieri, nonostante ci fossero stati accordi tra la Mezzaluna Rossa Palestinese e il comando israeliano per garantire la sicurezza dei soccorsi. Il Washington Post nella sua inchiesta ha provato che si è trattato di atti deliberati smentendo con il supporto di immagini satellitari la tesi dell’esercito israeliano che aveva negato la presenza di blindati nelle vicinanze mentre ce n’erano tre. L’ambulanza è stata distrutta in un percorso garantito dall’autorità israeliana che coordina le attività governative nei territori occupati.
Lo scorso Aprile gli studenti della Columbia University hanno occupato la Hamilton Hall, sala del rettorato, rinominandola Hind’s Hall in memoria della bambina, chiedendo la fine del sostegno statunitense a Israele e la fine della guerra a Gaza. Due settimane fa il rapper Macklemore ha pubblicato il rap proposto che ha avuto una rapida ed enorme diffusione.
[Riccardo Gullotta]



Hind’s Hall: Srotolare l’amore da una finestra
Uno striscione dalla Hind’s Hall e un nome ricordano agli studenti manifestanti per chi stanno combattendo.
di Kathy Kelly
Common Dreams, 8 Maggio 2024
Traduzione di Enzo Gargano

Il 30 aprile, quando i manifestanti della Columbia University hanno preso possesso della Hamilton Hall, l’hanno ribattezzata “Hind’s Hall”, facendo cadere un grande striscione dalle finestre sopra l’ingresso dell’edificio. Si tratta di una sala notoriamente occupata dagli studenti nelle proteste del 1968 contro la guerra del Vietnam e contro il razzismo Jim Crow negli Stati Uniti. Gli studenti hanno rischiato la sospensione e l’espulsione, e contro di loro è già stata creata una vera e propria lista nera, con il Congresso che si è unito per definire la critica al genocidio come una forma di antisemitismo che le università statali e i datori di lavoro legati allo Stato non potranno tollerare.
Credo che il loro amore per Hind Rajab guidi il movimento così disperatamente necessario per resistere al militarismo. Hind aveva sei anni quando Israele ha usato armi fornite dagli Stati Uniti per ucciderla.
Se la nostra civiltà sopravvive all’incombente collasso ecologico, che sta contribuendo a guidare una catastrofica manovra nucleare, spero che le future generazioni di studenti studieranno l’occupazione di “Hind’s Hall” come gli studenti del movimento per i diritti civili hanno studiato il ponte Edmund Pettus e la storia di Emmett Till. La storia di Hind è tragicamente emblematica. Il suo crudele assassinio ha colpito molte migliaia di bambini nel corso dei decenni di lotta di Israele per mantenere l’apartheid.

Ricordare la storia di Hind è un atto di resistenza. Commemorare la sua breve vita rafforza la determinazione a confrontarsi con i profittatori che traggono vantaggio dallo sviluppo, dalla produzione, dallo stoccaggio e dalla vendita delle armi che prolungano le guerre, derubando i bambini del loro prezioso diritto di vivere.

Solo nel nostro giovane secolo, dal settembre 2000 al settembre 2023, l’organizzazione israeliana B’tselem riferisce che 2.309 minorenni palestinesi sono stati uccisi da israeliani e circa 145 minorenni israeliani sono stati uccisi da palestinesi, e questi numeri escludono i bambini palestinesi morti per l’immiserimento deliberato attraverso il blocco o traumatizzati come ostaggi nelle prigioni. Secondo i rapporti, dal 7 ottobre sono stati uccisi 38 bambini israeliani e circa 14.000 bambini palestinesi, morti che possono essere attribuite al progetto di etnostato così letalmente determinato a mantenere un’etnia in una governance non democratica.
Nessun bambino di sei anni rappresenta una minaccia per nessuno. Come le centinaia di migliaia di bambini iracheni morti di fame durante l’imposizione da parte degli Stati Uniti delle sanzioni economiche contro l’Iraq, nessuno di questi bambini può essere ritenuto responsabile delle azioni del proprio governo o dei propri militari.
Hind Rajab non ha commesso alcun crimine, ma è stata costretta a guardare la sua famiglia morire e ad aspettare la morte circondata dai loro cadaveri. Quando l’equipaggio dell’ambulanza ha chiesto un passaggio sicuro per venire a salvarla, è stata usata come esca per uccidere anche loro. La sua storia deve essere ricordata e raccontata più volte.

Come scrive Jeffrey St. Clair, Hind era una bambina a cui piaceva vestirsi da principessa. Viveva nel quartiere di Tel al-Hawa, un’area a sud di Gaza City.
“Hind Rajab era nella sua città quando sono arrivati gli invasori con i carri armati”, osserva St. Clair. “Ciò che ne rimaneva… L’asilo di Hind, dove si era da poco diplomata, era stato fatto saltare in aria, così come tante altre scuole, luoghi di apprendimento, luoghi di rifugio e luoghi di sicurezza a Gaza City”.
Il 29 gennaio, quando gli israeliani hanno ordinato l’evacuazione, sua madre, Wissam Hamada, e un fratello maggiore sono partiti a piedi. Hind si è unita allo zio, alla zia e a tre cugini che viaggiavano su un’automobile Kia nera.
Lo zio ha telefonato a un parente in Germania che ha messo in contatto la famiglia con la Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS). Dopo il collegamento iniziale con il centralino della PRCS, l’auto è stata presa di mira e colpita, uccidendo lo zio di Hind, la zia e due dei suoi cugini.
Hind e sua cugina quindicenne, Layan, sono le uniche sopravvissute.
Gli operatori del centralino che si occupavano del contatto telefonico con Layan avevano immediatamente comunicato agli operatori dell’ambulanza che le bambine erano vive e dovevano essere soccorse.
Ma sarebbe stato un suicidio per una squadra di soccorso entrare nell’area senza aver prima stabilito le coordinate con l’esercito israeliano.
Come i lavoratori della World Central Kitchen uccisi lunedì 1° aprile, anche loro hanno atteso per ore un piano di salvataggio coordinato.
Nel nastro audio condiviso dagli operatori della PRCS, si sente la voce pietrificata di Layan. Il carro armato si sta avvicinando. È così spaventata. Si sente un’esplosione e Layan non parla più. Gli operatori della PRCS richiamano e Hind risponde.
Implora: “Per favore, venite a prendermi. Ho tanta paura”.
St. Clair scrive: “La [PRCS] ha inviato un’ambulanza con due paramedici: Ahmed al-Madhoon e Youssef Zeino. Quando Ahmed e Youssef si sono avvicinati all’area di Tel al-Hawa, hanno riferito agli operatori della Mezzaluna Rossa che l’IDF li stava prendendo di mira e che i cecchini avevano puntato i laser contro l’ambulanza. Poi c’è stato un rumore di spari e un’esplosione. La linea si è ammutolita”.

Il residuo di missile M830A1, lanciato da un carro armato e trovato nelle vicinanze, era stato fabbricato negli Stati Uniti da una filiale della Day and Zimmermann Corporation. Day and Zimmermann si vanta di aver ricevuto una volta il premio nazionale statunitense “Impresa familiare dell’anno” – una ricerca su Internet per questo premio produce principalmente riferimenti a questa azienda. L’azienda dichiara di credere nel servizio civico e comunitario, con valori fondamentali di sicurezza e integrità, sottolineando il proprio successo come squadra che raggiunge i propri obiettivi. Ma dallo scorso ottobre, la loro attività ha ucciso famiglie come quella di Hind.
Sebbene Israele insista prevedibilmente sul fatto che Layan e Hind, e gli altri paramedici uccisi, erano tutti sdraiati con l’ultimo respiro e che nessun carro armato dell’IDF era presente per attaccarli, l’analisi di Al Jazeera delle immagini satellitari scattate a mezzogiorno del 29 gennaio conferma i racconti delle vittime e colloca almeno tre carri armati israeliani a soli 270 metri (886 piedi) dall’auto della famiglia, con le armi puntate contro di essa.
Quando i soccorritori sono stati finalmente autorizzati ad avvicinarsi ai resti di Hind e della sua famiglia, il 10 febbraio, l’auto era crivellata di fori di proiettile provenienti probabilmente da più di una direzione.
La madre di Hind ha potuto recarsi sul posto solo il 12 febbraio.
Il 5 maggio, Israele ha fatto irruzione negli uffici di Al Jazeera all’Ambassador Hotel di Gerusalemme e ha deciso di chiudere le operazioni della rete televisiva in Israele.

Ricordare la storia di Hind è un atto di resistenza. Commemorare la sua breve vita rafforza la determinazione a confrontarsi con i profittatori che traggono vantaggio dallo sviluppo, dalla produzione, dallo stoccaggio e dalla vendita delle armi che prolungano le guerre, privando i bambini del loro prezioso diritto di vivere.
Le università dovrebbero, in teoria, essere luoghi in cui imparare cose importanti, e noi possiamo imparare dagli studenti della Hind Hall a gettare dalla finestra comodità e ambizioni mantenendo l’amore, come gli studenti si aggrapparono a quello striscione e al nome di Hind Rajab. Possiamo imparare a mantenere la nostra umanità. Impariamo facendo, come stanno imparando a fare questi studenti, attingendo alla saggezza di persone come Phil Berrigan, che notoriamente disse: “Non stancatevi!”.
L’elenco degli accampamenti di solidarietà a Gaza cresce ogni giorno. Consapevoli della crescente carestia a Gaza, gli studenti dell’Università di Princeton hanno lanciato un digiuno di sola acqua il 4 maggio, continuando a chiedere che la loro università disinvesta dalle aziende che vendono armi a Israele. Le Nazioni Unite avvertono di un potenziale collasso nella consegna degli aiuti ai palestinesi con la chiusura da parte di Israele, il 7 maggio, dei due principali valichi di Gaza. Questi valichi sono punti di ingresso critici per cibo, medicine e altre forniture per i 2,3 milioni di abitanti di Gaza. Le interruzioni arrivano in un momento in cui, secondo i funzionari, il nord di Gaza sta vivendo una “vera e propria carestia“.
Con migliaia di vite innocenti in bilico, i promotori della pace dovrebbero approfittare di questa opportunità cruciale per seguire i giovani, imparando a fianco degli studenti la cui fame di umanità rivela un coraggio sorprendente.

Hind's Hall: Unfurling Love From a Window
A banner and a name remind student protesters for whom they are fighting
By Kathy Kelly
Common Dreams, May 08, 2024

On April 30, when Columbia University student protesters took over Hamilton Hall, they renamed it “Hind’s Hall,” dropping a large banner out the windows above the building’s entrance. This was a hall famously occupied by students in the 1968 protests against the Vietnam War and against Jim Crow racism in the United States. The students risked suspension and expulsion, and a very real blacklist has already been generated against them, with Congress joining in to define criticism of genocide as a form of antisemitism that state universities and state-linked employers will not be allowed to tolerate.
I believe their love for Hind Rajab guides the movement so desperately needed to resist militarism. Hind was six years old when Israel used U.S.-supplied weapons to kill her.
If our civilization survives a looming ecological collapse that is helping to drive catastrophic nuclear brinkmanship, I hope future generations of students will study the “Hind’s Hall” occupation in the way that students of the civil rights movement have studied the Edmund Pettus Bridge and the story of Emmett Till. Hind’s story is tragically emblematic. Her cruel murder has befallen many thousands of children throughout the decades of Israel’s fight to maintain apartheid.
To remember Hind’s story is an act of resistance. Commemorating her short life builds resolve to confront profiteers who benefit from developing, manufacturing, storing, and selling the weapons that prolong wars—robbing children of their precious right to live.
Just in our young century, from September 2000 to September 2023, Israel’s B’tselem organization reports that Israelis killed 2,309 Palestinian minors and Palestinians killed some 145 Israeli minors, and these numbers exclude Palestinian children dead from deliberate immiseration via blockade or traumatized as hostages in prisons. We hear reports that 38 Israeli children and some 14,000 Palestinian children have been murdered since October 7, deaths which can all be laid on the doorstep of the ethnostate project so lethally determined to keep one ethnicity in undemocratic governance.
No six-year-old poses any threat to anyone. Like the hundreds of thousands of Iraqi children starved to death during the U.S. imposition of economic sanctions against Iraq, none of these children could be held accountable for the actions of their government or military.
Hind Rajab committed no crime, but she was made to watch her family die and wait for death surrounded by their corpses. When the ambulance crew asked safe passage to come rescue her, she was used as bait to kill them as well. Her story must be remembered and told over and over.
As Jeffrey St. Clair writes, Hind was a little girl who liked to dress up as a princess. She lived in the neighborhood of Tel al-Hawa, an area south of Gaza City.
“Hind Rajab was in her own city when the invaders in tanks came,” St. Clair notes. “What was left of it . . . Hind’s own kindergarten, from which she’d recently graduated, had been blown up, as had so many other schools, places of learning, places of shelter and places of safety in Gaza City.”
On January 29, when the Israelis ordered people to evacuate, her mother, Wissam Hamada, and an older sibling set off on foot. Hind joined her uncle, aunt, and three cousins who traveled in a black Kia automobile.
The uncle placed a call to a relative in Germany which initiated the family’s contact with the Palestinian Red Crescent Society (PRCS). After the initial connection with the PRCS switchboard, the car was targeted and hit, killing Hind’s uncle, her aunt, and two of her cousins.
Hind and her fifteen-year-old cousin, Layan, were the only survivors.
Switchboard operators handling the phone contact with Layan had immediately notified ambulance workers that the little girls were alive and needed to be rescued.
But it would have been suicidal for a rescue crew to enter the area without first working out coordinates with the Israeli military.
Similar to the World Central Kitchen workers killed on Monday, April 1, they waited hours for the coordinated rescue plan.
On the audio tape shared by the PRCS workers, Layan’s petrified voice can be heard. The tank is coming closer. She is so scared. A blast is heard and Layan no longer speaks. PRCS workers call back and Hind answers.
She pleads, “Please come and get me. I’m so scared.”
St. Clair writes, “The [PRCS] dispatched an ambulance crewed by two paramedics: Ahmed al-Madhoon and Youssef Zeino. As Ahmed and Youssef approached the Tel al-Hawa area, they reported to the Red Crescent dispatchers that the IDF was targeting them, and that snipers had pointed lasers at the ambulance. Then there was the sound of gunfire and an explosion. The line went silent.”
The tank-fired M830A1 missile remnant found nearby had been manufactured in the United States by a subsidiary of the Day and Zimmermann Corporation. Day and Zimmermann prides itself on having once received the U.S. National “Family Business of the Year” award—an Internet search for the award chiefly produces references to this company. The company states that it believes in civic and community service, with core values of safety and integrity; emphasizing their success as a team that hits its targets. But since last October, their business has been killing families like Hind’s.
Although Israel predictably insists that Layan and Hind, and the additional slain paramedics, were all lying with their final breaths and that no IDF tanks were present to attack them, Al Jazeera’s analysis of satellite images taken at midday on January 29 corroborates the victims’ accounts and puts at least three Israeli tanks just 270 meters (886 feet) from the family’s car, with their guns pointed at it.
When rescuers were finally allowed to approach the remains of Hind and her family on February 10, the car was riddled with bullet holes likely coming from more than one direction.
Hind’s mother couldn’t go to the site until February 12.
On May 5, Israel raided the offices of Al Jazeera at the Ambassador Hotel in Jerusalem and moved to shut down the television network’s operations in Israel.
To remember Hind’s story is an act of resistance. Commemorating her short life builds resolve to confront profiteers who benefit from developing, manufacturing, storing, and selling the weapons that prolong wars—robbing children of their precious right to live.
Universities should, in theory, be places to learn things of importance, and we can learn from the students of Hind Hall to throw comfort and ambition out the window while keeping hold of love, as the students clung to that banner and to the name of Hind Rajab. We can learn to keep hold of our humanity. We learn by doing, as these students are learning to do, drawing wisdom from people like Phil Berrigan who famously said, “Don’t get tired!”
The list of Gaza solidarity encampments grows each day. Conscious of increasing famine in Gaza, students at Princeton University launched a water-only fast on May 4 as they continue to call for their university to divest from corporations selling weapons to Israel. The United Nations warns of a potential collapse of aid delivery to Palestinians with Israel’s May 7 closure of the two main crossings into Gaza. These crossings are critical entry points for food, medicine, and other supplies for Gaza’s 2.3 million people. The disruptions come at a time when officials say northern Gaza is experiencing a “full-blown famine.”
With thousands of innocent lives in the balance, promoters of peace should take advantage of this crucial opportunity to follow the young people, learning alongside the students whose hunger for humanity reveals stunning courage.
The people they won’t leave
What is threatening about divesting and wanting peace?
The problem isn’t the protests it’s what they’re protesting
Cause it goes against what our country is funding
Block the barricade until Palestine is free
Block the barricade until Palestine is free
When I was 7 I learned a lesson from Cube and Eazy E
What was it again? oh yea fuck the police

Actors in badges protecting property
And a system that was designed by white supremacy
But the people are in the streets
You can pay off meta you can’t pay off me
Politicians who serve by any means
AIPAC, CUFI and all the companies
You see we sell fear around the land of the free
But this generation here is about to cut the strings
You can ban tik Tok, take us out the algothim
But it’s too late, we’ve seen the truth, we bare witness
We’ve seen the ruble the buildings ,the mothers, the children
And all the men that you murdered and then we see how they spin it
Who gets to the right to defend and who gets the right of resistance
Has always been about dollars and the color of your pigment,but
White supremacy is finally on blast
Screaming free Palestine until they’re home at last

We see the lies in them Claiming it’s anti-semitic to be anti-zionist
I’ve seen jewish brothers and sisters out there and riding
In solidarity and screaming free Palestine with em
Organizing, unlearning and finally cutting ties with a
State that’s gotta rely on an apartheid system
To uphold an occupying violent
History been repeating for the last 75
The Nakba never ended, the colonizer lied
If some kids in tents, posted on the lawn
occupying the quad is really against the law
And a reason to call in the police and their squad
where does genocide land in your definition huh?
Destroying every college in Gaza and every mosque
Pushing everyone into Rafah and dropping bombs
The blood is on your hands Biden, we can see it all
And fuck no I’m not voting for you in the fall

Undecided, you can’t twist the truth
The people out herenunited
Never be defeated when Freedom’s on the horizon
Yet the music industry’s quiet complicit in their platform of silence

What happened to the artist? what do you got to say?
If I was on a label, you could drop me today
And be fine with it cause the heart fed my page
I want a ceasefire fuck a response from Drake
What you willing to risk?What you willing to give?
What if you were Gaza? What if those were your kids?
If the West was pretending that you didn’t exist
You’d want the world to stand up and the students finally did
Let’s get it

inviata da Riccardo Gullotta - 25/5/2024 - 13:12




Lingua: Italiano

Traduzione italiana/ Italian translation / الترجمة الإيطالية / Traduction italienne / תרגום לאיטלקית / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
LA SALA DI HIND

La gente non ha intenzione di andarsene
Cosa c’è di minaccioso nel disinvestire e nel volere la pace?
Il problema non sono le proteste, ma ciò per cui protestano:
va contro ciò che il nostro paese finanzia
(Hey) Bloccate la barricata finché la Palestina non sarà libera
(Hey) Bloccate la barricata finché la Palestina non sarà libera
Quando avevo 7 anni, ho imparato una lezione da Cube e Eazy-E:[1]
qual’era? Oh sì, vaffanculo la polizia

Attori col distintivo che proteggono la proprietà
E un sistema progettato dalla supremazia bianca
Ma la gente sta per strada
Potete pagare Meta [2], non me
Politici che sono servi a oltranza
AIPAC [3], CUFI [4] e tutte le società
Vedete, vendiamo paura dappertutto nella terra dei liberi
Ma questa generazione qui sta per dare un taglio agli appoggi
Potete bannare TikTok, metterci fuori dall’algoritmo
Ma è troppo tardi, abbiamo visto la verità, ne siamo testimoni
Abbiamo visto le macerie, gli edifici, le madri e i bambini
E tutti gli uomini che avete ucciso e poi vediamo come la giostrate
Chi ha il diritto di difesa e chi ha il diritto alla resistenza
è stato sempre questione di dollari e del colore della vostra pelle
Ma la supremazia bianca è finalmente esplosa
Gridando “Palestina libera” finché alla fine non ritorneranno a casa

Affermano che anti-sionista equivale a antisemita
Ho visto fratelli e sorelle ebrei là fuori mobilitarsi per solidarietà
E gridare “Palestina libera” con loro
Organizzando, disapprendendo e alla fine tagliando i ponti
Con uno stato che deve basarsi su un sistema di apartheid
Per sostenere un’occupazione violenta
La storia si ripete da 75 anni
La Nakba non è mai finita, i colonizzatori hanno mentito
Se gli studenti nelle tende appostati sul prato
Che occupano il cortile sono davvero fuori legge
E sono un motivo per chiamare la polizia e le loro squadre
Dove si colloca il genocidio secondo voi, eh? (Hey, hey)
Distruggere ogni scuola a Gaza e ogni moschea
Spingere tutti dentro Rafah e sganciare bombe
Hai le mani insanguinate Biden, tutti ce ne rendiamo conto
E cazzo no che non che voterò per te in autunno:
indeciso, non puoi distorcere la verità, la gente riunita qua fuori
Non sarà mai battuta quando c’è la libertà all’orizzonte
L’industria musicale rimane ancora silenziosa, complice delle loro piattaforme in silenzio (Hey)

Cos’è successo agli artisti? Cosa avete da dire?
Se avessi fatto parte di una casa discografica, oggi potreste licenziarmi
Starebbe stato un bene perché il cuore ha nutrito la mia pagina
Voglio un cessate il fuoco, vaffanculo una risposta da Drake [5]
Cosa siete disposti a rischiare? Cosa siete disposti a dare?
E se foste voi a Gaza? E se quelli fossero vostri figli?
Se l’occidente facesse finta che voi non esistete,
vorreste che il mondo prendesse posizione
E gli studenti finalmente l’hanno fatto, prendiamocelo !
[1] Eazy-E rapper statunitense, fondatore del gangsta rap

[2] Meta Platforms, Inc è una società statunitense che controlla Facebook, Instagram,Whatsapp

[3] American Israel Public Affairs Committee, lobby pro-Israele molto influente a Washington

[4] Christians United for Israel. Conta 1 milione di aderenti, é il più grande gruppo di pressione filoisraeliano negli Stati Uniti

[5] Il riferimento è al dissidio tra i due rappers Drake e Kendrick Lamar con accuse pesanti a colpi di rap

inviata da Riccardo Gullotta - 25/5/2024 - 13:14




Lingua: Francese

Traduction française / الترجمة الفرنسية / Traduzione francese/ French translation / תרגום לצרפתית / Ranskankielinen käännös:
lyricstranslate
LA SALLE DE HIND

Yeah, les gens ne partiront pas
Qu'y a-t-il de menaçant dans le fait de désinvestir et de vouloir la paix ?
Le problème n'est pas les manifestations, c'est ce contre quoi ils protestent.
Cela va à l'encontre de ce que notre pays finance (Hey)
Tenez les barricades jusqu'à ce que la Palestine soit libre (Hey)
Tenez les barricades jusqu'à ce que la Palestine soit libre
Quand j'avais sept ans, j'ai appris une leçon de Cube et Eazy-E
Qu'est-ce que c'était déjà ? Oh oui, j'emmerde la police (Woo)

Des acteurs badgés qui protègent la propriété
Et un système conçu par la suprématie blanche (Brrt)
Mais les gens sont dans la rue
Vous pouvez soudoyer Meta, vous ne pouvez pas me soudoyer.
Des politiciens qui servent par tous les moyens
AIPAC, CUFI, et toutes les multinationales
Vous voyez, ils vendent de la peur dans le pays de la liberté
Mais cette génération est sur le point de couper le cordon.
Vous pouvez bannir TikTok, nous sortir de l'algorithme
Mais il est trop tard, nous avons vu la vérité, nous sommes témoins
On a vu les décombres, les bâtiments, les mères et les enfants
Et tous les hommes que vous avez assassinés et ensuite nous voyons comment vous le détournez.
Qui a le droit de se défendre et qui a le droit de résister
Il a toujours été question de dollars et de la couleur de votre peau, mais
La suprématie blanche est enfin exposée
On va crier "Free Palestine" jusqu'à ce qu'ils soient enfin rentrés chez eux. (Woo)

Nous voyons les mensonges qu'ils profèrent, prétendant qu'il est antisémite d'être antisioniste.
J'ai vu des frères et des sœurs juifs sortir et marcher dans la solidarité
Et criant "Palestine libre" avec eux.
S'organiser, désapprendre et finalement couper les liens avec
Un État qui repose sur un système d'apartheid pour maintenir une occupation violente.
L'histoire se répète depuis soixante-quinze ans
La Nakba n'a jamais pris fin, le colonisateur a menti (Woo)
Si des étudiants dans des tentes installées sur la pelouse
Occupant le parc, c'est vraiment contre la loi ?
Et est-ce une raison d'appeler la police et son commando ?
Où se situe le terme "génocide" dans votre définition, hein ? (Hey ; hey)
Détruire toutes les universités de Gaza et toutes les mosquées
Poussant tout le monde à Rafah et larguant des bombes
Le sang est sur vos mains, Biden, on peut tout voir
Et putain non, je ne voterai pas pour toi à l'automne (Woo)
Indécis, tu ne peux pas déformer la vérité, le peuple ici est uni
Ne jamais être vaincu quand la liberté est à l'horizon
Pourtant, l'industrie de la musique est muette, complice du silence sur leurs plates-formes (Hey, woo)

Qu'est-il arrivé à l'artiste ? Qu'avez-vous à dire ?
Si j'étais sur un label, vous pourriez me virer aujourd'hui
Je serais d'accord avec ça parce que le cœur fait vivre ma musique
Je veux un cessez-le-feu, rien à foutre d'une réponse de Drake (Woo)
Qu'es-tu prêt à risquer ? Qu'es-tu prêt à donner ?
Et si c'était toi à Gaza ? Et si c'étaient vos enfants ?
Si l'Occident prétendait que tu n'existais pas
Tu voudrais que le monde se lève, et les étudiants l'ont finalement fait, faisons-le !

inviata da Riccardo Gullotta - 25/5/2024 - 18:31




Lingua: Arabo

الترجمة العربية / Traduzione araba /Arabic translation / Traduction arabe / תרגום לערבית / Arabiankielinen käännös:
lyricstranslate
قاعة هند

نعم، (هؤلاء) الناس، لن يغادروا
ما الذي يخيفكم حول سحب الإستثمارات و طلب السلام
المشكلة ليست في التظاهرات، (المشكلة) فيم يتظاهرون لأجله
(فالتظاهرات) هي ضد ما تموله بلادنا (هِيّ)
أغلقوا الحواجز حتي تتحرر فلسطين (هِيّ)
أغلقوا الحواجز حتي تتحرر فلسطين
عندما كنت في السابعة، تعلمت درس من (أيس) كيوب و إيزي إي
ما هو الذي تعلمته؟ أجل، اللعنة على الشرطة (ووه)

ممثلون يحملون الشعارات يحمون الممتلكات
و (يحمون) نظام صممه تفوق العرق الأبيض (بررت)
و لكن الناس في الشوارع
يمكنك أن ترشي ميتا و لكنك لا يمكن أن ترشيني
(هؤلاء) السياسيون الذين يخدمون بكل ما أمكنهم
الأيباك و الكوفي و كل الشركات
كما ترون، نحن نبيع الخوف في أرض الأحرار
و لكن هذا الجيل أتي ليقطع هذه الحبال
يمكنك أن تحظر تيك توك، و تأخذونا خارج خوارزمياتها
و لكنكم وصلتم متأخرين، فقد رأينا الحقيقة، و بِتنا شهوداً
رأينا الركام و المنازل (المهدمة)، الأطفال و الأمهات (الثكلي)
و كل الرجال الذين قتلتموهم و من ثَمَ رأينا كيف تقلبون الحقائق
من لديه حق الدفاع و من لديه حق المقاومة؟
كان يدور دائماً حول المال و لون بشرتكم و لكن
أخيراً أصبح (نظام) تفوق العرق الأبيض على وشك الإنفجار
و (نحن) نصرخ "فلسطين حرة" حتي يعودوا إلي أرضهم (ووه)

نري الأكاذيب في أقوالهم، عندما يدعون بأن تكون معادي للصهيونية فأنت معادي للسامية
فلقد رأيت إخوتي و أخواتي اليهود هناك و قد إنضموا (للتظاهرات)
تضامنوا و هتفوا "فلسطين حرة" معهم
نظموا و طرحوا الأفكار و قطعوا علاقتهم بدولة
تعتمد نظام فصل عنصري للإبقاء على العنف الإحتلالي
التاريخ يعيد نفسه في أخر خمس و سبعون (عاماً)
النكبة لم تنتهي، كذب عليكم المستعمر (ووه)
إن كان جلوس الطلبة في الخيام وسط حديقة الحرم الجامعي
و إحتلال ساحات الجامعة هو ضد القانون
و سبب منطقي لجلب الشرطة إلي المكان
بالتالي، هل للإبادة الجماعية مكان في قاموسكم؟ (هِيّ، هِيّ)
دمرتم كل كلية (و جامعة) و مسجد في غزة
جعلتم الجميع ينزح إلي رفح و (لازلتم) تلقون عليهم القنابل
يداك مخضبتان بالدم يا (جو) بايدن، جميعنا يري ذلك
و سحقاً (لك)، لا، لن أصوت لك في الخريف (القادم) (ووه)
(أنتم) لم تقرروا بعد، لا يمكن أن تلووا عنق الحقيقة، فالناس الذين خرجوا هنا متحدين
لا تكونوا منكسرين عندما تبدو الحرية جلية في الأفق
و لكن لازالت صناعة الموسيقي صامتة، و متواطئة (مع الإحتلال) في صمتها هذا

ماذا حدث للفنان؟ هل لديه ما يقوله؟
إن كنت متعاقد مع شركة؟ هل ستقوم بطردي اليوم
سأكون بخير لأن قلبي ضاق ذرعاً بهذا الوضع
أنا أريد وقفاً لإطلاق النار، تباً لأي رد فعل من دريك
ما الذي ترغب في المخاطرة به؟ ما هو الذي تستعد لتقديمه؟
ماذا لو كنت (مكانهم) في غزة؟ ماذا لو كان هؤلاء الأطفال أولادك؟
إذا كان الغرب يدعي أنك غير موجود
ستطلب من العالم أن يقف (إلي جانبك)، ولفد فعلها هؤلاء الطلاب أخيراً، فلنفعلها نحن كذلك (ووه)

inviata da Riccardo Gullotta - 25/5/2024 - 18:43




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