Prendete i miei vestiti
prendete il mio cappotto
i semi che ho piantato
ai piedi di quel pozzo
Le cose da lasciare
le cose da buttare
prendete quelle notti
passate a ricordare
Toglietemi il coraggio
toglietemi il decoro
ma non mi toglierete
le scarpe di lavoro.
Le scarpe di lavoro.
C'è sempre movimento
al polo industriale
la fila per uscire
la fila per entrare
I passi indifferenti
le facce tutte uguali
lo sforzo quotidiano
per essere normali
Prendetevi il mio sangue
prendetevi il mio oro
ma non mi toglierete
le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
Le perle sottobanco
e il fumo dentro gli occhi
le chiavi del cancello
i dialoghi interrotti
Di notte mi addormento
al suono dei vagoni
immaginando le destinazioni
Cammino a testa alta
mi volto raramente
ad osservare i modi
e i vizi della gente
La fabbrica ha un profilo
che a volte fa paura
Al bar della stazione
è tempo di chiusura
Vi lascio i miei risparmi
Vi lascio il mio tesoro
ma non mi toglierete
le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
prendete il mio cappotto
i semi che ho piantato
ai piedi di quel pozzo
Le cose da lasciare
le cose da buttare
prendete quelle notti
passate a ricordare
Toglietemi il coraggio
toglietemi il decoro
ma non mi toglierete
le scarpe di lavoro.
Le scarpe di lavoro.
C'è sempre movimento
al polo industriale
la fila per uscire
la fila per entrare
I passi indifferenti
le facce tutte uguali
lo sforzo quotidiano
per essere normali
Prendetevi il mio sangue
prendetevi il mio oro
ma non mi toglierete
le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
Le perle sottobanco
e il fumo dentro gli occhi
le chiavi del cancello
i dialoghi interrotti
Di notte mi addormento
al suono dei vagoni
immaginando le destinazioni
Cammino a testa alta
mi volto raramente
ad osservare i modi
e i vizi della gente
La fabbrica ha un profilo
che a volte fa paura
Al bar della stazione
è tempo di chiusura
Vi lascio i miei risparmi
Vi lascio il mio tesoro
ma non mi toglierete
le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
Le scarpe di lavoro
inviata da Lorenzo - 28/4/2024 - 16:32
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Massimiliano Larocca
Album / Albumi: Qualcuno Stanotte
Nel bel concerto di ieri alla casa del popolo dell'Impruneta (quella della mitica Stella Rossa) Max Larocca con la sua band impreziosita dalla voce di Federica Ottombrino ha interpretato quasi esclusivamente canzoni degli ultimi bellissimi due album che l'hanno ormai consacrato come il Leonard Cohen di Rifredi, o il Mark Lanegan di Piazza Dalmazia.
Unica concessione al passato questa "Scarpe di lavoro" un folk blues trascinante, canzone d'orgoglio operaio che Max ha dedicato alla GKN e ai morti sul lavoro di Via Mariti.