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Gli altri e il Mare

Massimo Zamboni
Lingua: Italiano


Massimo Zamboni

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2024
Andare via. Riflessioni su un` Italia traslocata
andare via
Marine di indicibile bellezza, e volti tesi
L'incomparabile splendore della luce, negli occhi amari
Tramonti che non bastano a spegnere la sete
Albe che non si possono eguagliare

Cubi di case bianche inchiodate al sole
Spacchi e spazzature e morte portate dalle ondate
Provvidenze secolari, pazienze, sfiducie millenarie
E dall'imbrunire il prevalere dei maschi
Il loro dominare

Dio è carne e latte per alcuni, un viaggio per milioni
È acqua e pane sconosciuti, un giardino di limoni
È frutta e grano, un sonno meridiano
Un margine di gioia da attraversare, un mare sovrano

Cuore mio
C'è qualcosa che mi placa in queste onde
Dove senti i gabbiani urlare
Dove senti i cani urlare

Cuore mio
C'è qualcosa che mi opprime in queste onde
Dove senti le voci urlare
Dove senti i cani urlare

Mare nostro e di tutti gli altri, il mare
Mare nostro e di tutti gli altri, il mare

Mare nostro e di tutti gli altri, il mare
Mare nostro e di tutti gli altri, il mare

Mare nostro e di tutti gli altri, il mare
Mare nostro e di tutti gli altri, il mare

inviata da Dq82 - 13/4/2024 - 19:20




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