Titolo originale Le quattro giornate di Napoli
Paese di produzione Italia
Anno 1962
Durata 116 min
Dati tecnici B/N
Genere drammatico, storico, guerra
Regia Nanni Loy
Soggetto Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Nanni Loy e Vasco Pratolini
Sceneggiatura Carlo Bernari, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e Nanni Loy
Produttore Goffredo Lombardo
Casa di produzione Titanus
Fotografia Marcello Gatti
Montaggio Ruggero Mastroianni
Effetti speciali Serse Urbisaglia
Musiche Carlo Rustichelli
Scenografia Gianni Polidori
Interpreti e personaggi
Gian Maria Volonté: capitano Stimolo
Aldo Giuffré: Pitrella
Carlo Taranto: giocatore di carte
Enzo Cannavale: un partigiano
Frank Wolff: Salvatore
Jean Sorel: marinaio Livornese
Raf Vallone:
Luigi De Filippo: Cicillo
Domenico Formato: Gennarino Capuozzo
Regina Bianchi: Concetta Capuozzo
Curt Lowens: ufficiale tedesco allo stadio
Pupella Maggio: madre di Arturo
Rosalia Maggio: donna angosciata
Lea Massari: Maria
Franco Sportelli: professor Rosati
Enzo Turco: Valente
Georges Wilson: direttore del riformatorio
Eduardo Passarelli: Autista del taxi
Raffaele Barbato: Ajello
Charles Belmont: Tenente di Marina
Silvana Buzzanca: Immacolata
Il film intero / Complete film / Film complet / Koko elokuva
Le quattro giornate di Napoli è un film drammatico del 1962 diretto da |Nanni Loy.
Il film, ispirato al libro di Aldo De JacoLa città insorge: le quattro giornate di Napoli del 1956, fu prodotto da Goffredo Lombardo e fu candidato all'Oscar nel 1962 come miglior film straniero e per la sceneggiatura.
Il film è dedicato all'undicenne Medaglia d'oro al valor militare Gennaro Capuozzo; all'uscita provocò polemiche in Italia e Germania che coinvolsero tra l'altro anche l'allora ambasciatore tedesco in Italia Manfred Klaiber.
Gennarino Capuozzo lancia la granata contro il carro armato tedesco in una celebre scena del film. Il parttigiano undicenne fu interpretato dal piccolo Domenico Formato (allora tredicenne).
«Jatevenne ricchiun'!»
(Urlo di un partigiano napoletano, rivolto ai tedeschi, al termine delle quattro giornate)
Il film descrive la rivolta popolare scoppiata a Napoli spontaneamente a seguito della fucilazione di alcuni marinai italiani il 28 settembre del 1943 e che in quattro giorni sconfisse e mise in fuga le truppe tedesche dalla città prima dell'arrivo degli Alleati. Il film è corale e vi si mescolano singoli episodi e personaggi popolari protagonisti della rivolta. Dai ragazzi fuggiti dal riformatorio per unirsi all'insurrezione al piccolo Gennarino Capuozzo che muore con una bomba in mano pronto a lanciarla sui carri armati nazisti a tanti altri personaggi, tra i quali vanno ricordati il capitano Vincenzo Stimolo e Adolfo Pansini.
Il soggetto nacque negli Anni '60 da un'idea di Vasco Pratolini, la sua stesura non fu mai data alle stampe fino al 2017 ed il suo dattiloscritto originale è conservato presso l'Archivio Contemporaneo "Alessandro Bonsanti" di Firenze. La stesura filmica fu poi realizzata dallo stesso Vasco Pratolini con l'aiuto di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa. La sceneggiatura fu scritta da Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Carlo Bernari e Nanni Loy.
Sebbene il film sia stato girato interamente a Napoli, una sequenza è stata girata a Salerno: la scena dello stadio "del Vomero", in seguito denominato Stadio Arturo Collana, presso cui effettivamente avvenne il rastrellamento dei napoletani, in realtà fu girata allo stadio Donato Vestuti di Salerno. Analogamente, la scena della fucilazione del marinaio livornese, avvenuta nella realtà sulle scalinate dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" al Corso Umberto I, è stata invece girata davanti all'Accademia di Belle Arti di Napoli, in Via Bellini
Colonna sonora originale del film / Original soundtrack from the motion picture / Bande originale du film / Alkuperäinen ääniraita elokuvasta:
Le quattro giornate di Napoli
The Four Days of Naples
La Bataille de Naples
Regia di / Directed by / Réalisé par / Ohjaus: Nanni Loy
Il film intero / Complete film / Film complet / Koko elokuva
Le quattro giornate di Napoli è un film drammatico del 1962 diretto da |Nanni Loy.
Il film, ispirato al libro di Aldo De Jaco La città insorge: le quattro giornate di Napoli del 1956, fu prodotto da Goffredo Lombardo e fu candidato all'Oscar nel 1962 come miglior film straniero e per la sceneggiatura.
Il film è dedicato all'undicenne Medaglia d'oro al valor militare Gennaro Capuozzo; all'uscita provocò polemiche in Italia e Germania che coinvolsero tra l'altro anche l'allora ambasciatore tedesco in Italia Manfred Klaiber.
(Urlo di un partigiano napoletano, rivolto ai tedeschi, al termine delle quattro giornate)
Il film descrive la rivolta popolare scoppiata a Napoli spontaneamente a seguito della fucilazione di alcuni marinai italiani il 28 settembre del 1943 e che in quattro giorni sconfisse e mise in fuga le truppe tedesche dalla città prima dell'arrivo degli Alleati. Il film è corale e vi si mescolano singoli episodi e personaggi popolari protagonisti della rivolta. Dai ragazzi fuggiti dal riformatorio per unirsi all'insurrezione al piccolo Gennarino Capuozzo che muore con una bomba in mano pronto a lanciarla sui carri armati nazisti a tanti altri personaggi, tra i quali vanno ricordati il capitano Vincenzo Stimolo e Adolfo Pansini.
Il soggetto nacque negli Anni '60 da un'idea di Vasco Pratolini, la sua stesura non fu mai data alle stampe fino al 2017 ed il suo dattiloscritto originale è conservato presso l'Archivio Contemporaneo "Alessandro Bonsanti" di Firenze. La stesura filmica fu poi realizzata dallo stesso Vasco Pratolini con l'aiuto di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa. La sceneggiatura fu scritta da Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Carlo Bernari e Nanni Loy.
Sebbene il film sia stato girato interamente a Napoli, una sequenza è stata girata a Salerno: la scena dello stadio "del Vomero", in seguito denominato Stadio Arturo Collana, presso cui effettivamente avvenne il rastrellamento dei napoletani, in realtà fu girata allo stadio Donato Vestuti di Salerno. Analogamente, la scena della fucilazione del marinaio livornese, avvenuta nella realtà sulle scalinate dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" al Corso Umberto I, è stata invece girata davanti all'Accademia di Belle Arti di Napoli, in Via Bellini