inviata da Riccardo Gullotta - 7/2/2024 - 00:09
Paolo Rizzi - 7/2/2024 - 10:41
Ciao 3 anni fa nel CPR di Torino, poi chiuso dopo le denunce, si suicidò Moussa Bolde, anche lui 23 enne proveniente da Guinea come
Ousmane Sylla. Anche traumatizzato dopo un pestaggio a Ventimiglia curato e in fretta rinchiuso nel CPR.
De Andrè cantava "Quando hanno aperto la porta era già tardi perché con una corda sul collo si era impiccato Michè".
Questi due ragazzi non avevano commesso reati e non avevano 20 anni da scontare volevano solo vivere normalmente o tornare al paese che li aveva costretti a fuggire.
Ousmane Sylla. Anche traumatizzato dopo un pestaggio a Ventimiglia curato e in fretta rinchiuso nel CPR.
De Andrè cantava "Quando hanno aperto la porta era già tardi perché con una corda sul collo si era impiccato Michè".
Questi due ragazzi non avevano commesso reati e non avevano 20 anni da scontare volevano solo vivere normalmente o tornare al paese che li aveva costretti a fuggire.
Moussa, migrante 23enne suicida al CPR di Torino: 6 indagati per omicidio colposo, 5 sono poliziotti
Cinque agenti di polizia e un medico sono accusati di omicidio colposo in relazione alla morte del 23enne Moussa Balde, suicida due anni fa nel CPR di...
Paolo Rizzi - 9/2/2024 - 15:17
Ousmane era in Italia Da 6 anni non dal 2021 era arrivato minorenne.. ne parla Internazionale.
Prima di Trapani era vissuto presso una casa famiglia a Sant'Angelo Cassino, credo la stessa a cui si riferisce nel messaggio scritto sul muro
Prima di Trapani era vissuto presso una casa famiglia a Sant'Angelo Cassino, credo la stessa a cui si riferisce nel messaggio scritto sul muro
Una morte annunciata nel centro di detenzione di Ponte Galeria
Ousmane Sylla, il ragazzo che si è ucciso nel Cpr di Roma, aveva mostrato disturbi psicologici, segnalati da una psicologa e poi dall’avvocato d’ufficio. Ma non era stato trasferito, né rilasciato. Leggi
Paolo - 9/2/2024 - 16:19
Ousmane Sylla Analisi dei perché legislativi dei respingimenti
Chi ha ucciso Ousmane Sylla?
La tragica vicenda del giovane che a febbraio si è suicidato nel Cpr di Ponte Galeria illumina una violenza di sistema iniziata ben prima della detenzione senza reato: astruse scelte amministrative, omissioni e plurime indifferenze verso la fragilità. "L'irrazionalità della normativa è il problema", spiega Gianfranco Schiavone
Paolo Rizzi - 22/2/2024 - 09:04
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Benedito Espírito Santo do Carmo
Virginia
Marche funèbre / Marcha Funebre / Marcia Funebre / Funeral March / Surumarssi:
Interprétée par / Interprètes / Interpreti Performed by / Laulavat:
Orquestra Ouro Preto
Il testamento di Ousmane
Ousmane ha lasciato sul muro della prigione di Ponte Galeria le seguenti parole e uno schizzo di sé, tracciandoli con un mozzicone di sigaretta.
Si Je meurs J’amerais qu’on renvoie mon corps en Afrique. Ma mère sera (contente). Les militaires italiens ne connaissent rien sauf l’argent. Mon Afrique manque beaucoup et ma mère aussi. Ils ne font que pleurer à cause de moi. Paix à mon âme , que je repose en paix
Sylla Ousmane alla famiglia Kaza a Sant’Angelo di Cassino
Se muoio, vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa. Mia mamma sarebbe lieta. I militari italiani non capiscono nulla a parte il denaro. L’Africa mi manca molto e anche mia madre, non fanno che piangere per causa mia. Pace alla mia anima, che io possa riposare in pace
Ousmane Sylla e i Centri di Permanenza per il Rimpatrio
Ousmane Sylla, nato in Guinea nel 2001, emigrò a seguito del colpo di stato del Settembre 2021 ad opera della giunta militare presieduta da Mamady Doumbouya che depose il presidente in carica Alpha Condé. Ousmane , sbarcato in Italia, fu rinchiuso nel Cpr di Trapani/Milo.
Il 13 Ottobre 2023 ottenne il decreto di espulsione. In base alle leggi che erano in forza precedentemente sarebbe potuto uscire dal Cpr tre mesi dopo, il 13 Gennaio 2024. Senonché Il decreto Cutro, entrato in vigore a Maggio, ha imposto il prolungamento dei termini di reclusione sino a 18 mesi. A seguito dell’incendio scoppiato nel cpr di Trapani il 22 Gennaio 2024 fu trasferito a Ponte Galeria. In ogni caso il rimpatrio in Guinea sarebbe stato ostacolato anche dall’assenza di accordi bilaterali tra l’Italia e la Guinea.
Ousmane era affetto da epilessia. In stato di depressione avanzata si è suicidato impiccandosi alla grata del cortile alle 4 di domenica 4 febbraio 2024. Non è morto subito. Uno dei suoi suoi compagni è riuscito a tirarlo giù.Dopo l'intervento della polizia, lo portano in infermeria, il cuore batteva ancora. Il 118 è arrivato alle 5. Quell’ora è stata fatale. L’ infermeria di Ponte Galeria, come quelle degli altri cpr, non dispone di mezzi adeguati. In particolare il centro non è provvisto di apparecchiature per la rianimazione. I medicinali che non mancano sono gli psicofarmaci, sedativi ipnotici e ansiolitici, tra questi le benzodiazepine come rivotril , tavor, minias e valium, gli ansiolitici come il lyrica, antipsicotici come il talofen.
Nei 9 Cpr presenti in Italia la spesa percentuale per gli psicofarmaci, riferita al totale, varia notevolmente. Si va dal 10% di Caltanissetta al 29% di Milano/Corelli al 43% di Roma/Ponte Galeria (dati 2021). Le modalità di somministrazione dei farmaci e la distribuzione delle competenze tra Asl, Prefetture e enti gestori in pratica presentano zone d’ombra. Un fatto è certo: il controllo della salute non è effettuato direttamente dalle Asl ma da personale assunto dagli Enti gestori del cpr. Peraltro la prescrizione di farmaci secondo i ricettari regionali è esclusa per i “cittadini stranieri irregolari”. I piani terapeutici, se mai ci fossero, rimangono teorie. Nel 2020 il georgiano Vakhtang Enukidze è morto di edema polmonare per una combinazione di farmaci e psicofarmaci. Orgest Turia, albanese, è morto per eccesso di metadone. Nel Dicembre 2023 il quotidiano Repubblica titolava: “Inchiesta sul Cpr di via Corelli a Milano: “Zombie pieni di psicofarmaci e tentativi di suicidio. Così si vive oltre quei muri”.
Intanto la tensione nei cpr sale. Nonostante i tranquillanti, dopo la morte di Ousmane Sylla a Ponte Galeria è scoppiata una rivolta con lanci di sassi e tentativi di incendio. Due carabinieri e un militare dell’Esercito sono stati feriti e 14 trattenuti sono stati arrestati. La procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine per istigazione al suicidio.
I Cpr sono i buchi neri dei diritti. Quella che una volta fu la patria di Beccaria oggi procede senza esitazioni sequestrando i diritti umani nel nome della difesa dei “valori” degli italiani, brava gente.
[Riccardo Gullotta]