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Tiro a segno

Mario Pogliotti
Lingua: Italiano


Mario Pogliotti

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[1961]‎
Parole di Mario Pogliotti
Arrangiamento di Fausto Amodei
Nell’EP intitolato “Il Cantacronache ben temperato”, canta Mario Pogliotti.‎

Il ‎Cantacronache ben temperato


pogliotti
Dal Deposito, sito gemello, riprendiamo questa canzone scritta nel periodo di Cantacronache da Mario Pogliotti, giornalista e musicista valdostano scomparso nel 2006. La canzone risente, nel verso sul "principe omosessual", ovviamente del periodo.
È chiaro che un giorno di festa
ognuno va dove va:
amore, osteria, juke-box, cinemà.
Ma non giudicatelo indegno
il vecchio, un po' frusto, tiro a segno.

Dieci colpi, cento lire -
il tiro a segno "Universal"
dieci centri da colpire -
per un ricco premio final.
Molti tipi d bersagli .
fantocci, pipe, vecchi general,
avvocati ed ammiragli -
scrittori e gente d'affar.

C'è un ministro. un ciambellano,
un consigliere e accanto a sua Maestà,
un addetto, un capo-gabinetto:
tanti bei palloni d'ogni qualità.
C'è il ruffiano di un potente -
la mantenuta d'un industrial,
un censore intransigente -
e un Principe omosessual.

Sia detto che, se vi diverte,
ognuno va dove va:
amore, il ballo, la partita, il cinemà.
Ma, se preferite sfogare il vostro ingegno
c'è il mio tiro a segno

Su sparate cittadini -
sul servo sciocco e sul protettor
sul mercante di bambini -
sul boia e sul dittator,
sugli sbirri e i parrucconi -
sui baciapile e i leccaltar
sui fascisti e sui cialtroni -
e sui capitani d'affar.

Dieci colpi, su brava gente,
sparate e vedrete saltar
vecchie pipe, grossi palloni
d'azoto vuoto.
E su tutto quel rottame -
vedrete che dileguerà
il fantasma della fame
e questo il mio premio sarà.

inviata da Riccardo Venturi - 21/11/2007 - 00:09




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