[1982]
Papers in the morning
Bowler hat on head
Walking to the bus stop
He's longing for his bed
Waiting with his neighbors
In the rush hour queue
Got to get to the first bus
So much for him to do
He's got to hurry
Got to get his seat
Can't miss his place
Got to rest his feet
Ten more minutes till he gets there
The crossword's nearly done
It's been so hard these days
Not nearly so much fun
His mind wanders to the office
His telephone, desk and chair
He's been happy with the company
They've treated him real fair
Think of seven letters
Begin and end in 'C'
Like a big American car
But misspelled with a 'D'
I wish the bus would get a move on
Driver's taking his time
I just don't know, I'll be late
Oh dear what will the boss say?
Pull yourself together now
Don't get in a state
Don't you worry
There's no hurry
It's a lovely day
Could all be going your way
Take the doc's advice
Let up enjoy your life
Listen to what they say
It's not a game they play
He'll never get there at this rate
He's caught up in a jam
There's a meeting this morning
It's just his luck oh damn!
His hand dives in his pocket
For his handkerchief
Pearls of sweat on his collar
The seconds pass real slow
Gasping for the hot air
But the chest pain it won't
Tried to ask for help
But can't seem to speak a word
Words are whispered frantically
But don't seem to be heard
What about the wife and kids?
They all depend on me!
We're so sorry
We told you not to hurry
Now it's just to late
You've got a certain date
We thought we made it clear
We all voiced our inner fears
We left it up to you
There's nothing we can do
Bowler hat on head
Walking to the bus stop
He's longing for his bed
Waiting with his neighbors
In the rush hour queue
Got to get to the first bus
So much for him to do
He's got to hurry
Got to get his seat
Can't miss his place
Got to rest his feet
Ten more minutes till he gets there
The crossword's nearly done
It's been so hard these days
Not nearly so much fun
His mind wanders to the office
His telephone, desk and chair
He's been happy with the company
They've treated him real fair
Think of seven letters
Begin and end in 'C'
Like a big American car
But misspelled with a 'D'
I wish the bus would get a move on
Driver's taking his time
I just don't know, I'll be late
Oh dear what will the boss say?
Pull yourself together now
Don't get in a state
Don't you worry
There's no hurry
It's a lovely day
Could all be going your way
Take the doc's advice
Let up enjoy your life
Listen to what they say
It's not a game they play
He'll never get there at this rate
He's caught up in a jam
There's a meeting this morning
It's just his luck oh damn!
His hand dives in his pocket
For his handkerchief
Pearls of sweat on his collar
The seconds pass real slow
Gasping for the hot air
But the chest pain it won't
Tried to ask for help
But can't seem to speak a word
Words are whispered frantically
But don't seem to be heard
What about the wife and kids?
They all depend on me!
We're so sorry
We told you not to hurry
Now it's just to late
You've got a certain date
We thought we made it clear
We all voiced our inner fears
We left it up to you
There's nothing we can do
Lingua: Italiano
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 18-09-2023 19:45
Due parole del traduttore. Poiché ho fatto questa esperienza, vivo con cinque stent en el corazón e sono uscito dall’ospedale, per l’ennesima volta, soltanto pochi giorni fa, posso garantire che, tra le migliaia di traduzioni che ho fatto per questo sito, questa è la prima che ho fatto assumendo il classico e scaramantico gesto consistente nell’applicare con cura una mano sulle parti basse. Insomma, come dire: tradurre toccandosi i coglioni, ecco tutto. Detto questo, le analogie si fermano qui: a cura di una band che si chiama “Pazzia, follia”, assistiamo all’arresto cardiaco e alla dipartita di un tipico impiegato della City londinese, uno di quelli con la bombetta, l’ombrello, i giornali e il crossword del Times. E qui, devo dirlo, c’è stata una toccata di palle supplementare, data la mia abitudine di fare le parole crociate in tram, invero un po’ più difficili delle bischerate del “Times”. Mi sono consolato risolvendo l’enigma capitato in articulo mortis a quel poveraccio londinese di oltre quarant’anni fa, che non trovava la parola di sette lettere: era “c-a-r-d-i-a-c”, che lui aveva confuso evidentemente con “Cadillac”. E si vede qui che la canzone è parecchio datata, perché adesso sarebbe stato sicuramente a smanettare sullo smartphone. Una vita dedicata all’azienda, la riunione, i problemi di lavoro...e poi quel maledetto cuore che smette di funzionare una mattina qualsiasi, e magari nemmeno aveva mai fumato...glielo avevano detto di non prendersela, e vaffanculo il lavoro, mannaggia… [RV]
Riccardo Venturi, 18-09-2023 19:45
Due parole del traduttore. Poiché ho fatto questa esperienza, vivo con cinque stent en el corazón e sono uscito dall’ospedale, per l’ennesima volta, soltanto pochi giorni fa, posso garantire che, tra le migliaia di traduzioni che ho fatto per questo sito, questa è la prima che ho fatto assumendo il classico e scaramantico gesto consistente nell’applicare con cura una mano sulle parti basse. Insomma, come dire: tradurre toccandosi i coglioni, ecco tutto. Detto questo, le analogie si fermano qui: a cura di una band che si chiama “Pazzia, follia”, assistiamo all’arresto cardiaco e alla dipartita di un tipico impiegato della City londinese, uno di quelli con la bombetta, l’ombrello, i giornali e il crossword del Times. E qui, devo dirlo, c’è stata una toccata di palle supplementare, data la mia abitudine di fare le parole crociate in tram, invero un po’ più difficili delle bischerate del “Times”. Mi sono consolato risolvendo l’enigma capitato in articulo mortis a quel poveraccio londinese di oltre quarant’anni fa, che non trovava la parola di sette lettere: era “c-a-r-d-i-a-c”, che lui aveva confuso evidentemente con “Cadillac”. E si vede qui che la canzone è parecchio datata, perché adesso sarebbe stato sicuramente a smanettare sullo smartphone. Una vita dedicata all’azienda, la riunione, i problemi di lavoro...e poi quel maledetto cuore che smette di funzionare una mattina qualsiasi, e magari nemmeno aveva mai fumato...glielo avevano detto di non prendersela, e vaffanculo il lavoro, mannaggia… [RV]
Arresto cardiaco
I giornali del mattino
Bombetta in testa
A piedi verso la fermata del bus
Che voglia di starsene a letto
Aspetta insieme ai vicini
In fila all’ora di punta
Deve prendere il primo bus
Ci ha tanto da fare
Deve sbrigarsi
Riesce a sedersi
Non può perdere il posto
Deve riposarsi i piedi
Ancora dieci minuti a arrivare
Le parole crociate son quasi fatte
In questi giorni erano parecchio difficili
Non si è manco divertito tanto
Con la mente va all’ufficio
Al suo telefono, al tavolo e alla sedia
E’ stato felice con l’azienda
Lo hanno trattato davvero ammodino
Pensa a una parola di sette lettere
Comincia e finisce in “C”
Come una macchinona americana
Ma scritta sbagliata, con una “D”
Ma se ‘sto bus si desse una mossa…?
L’autista si prende il suo tempo
Boh, non so, farò tardi…
Santiddìo, che dirà il capo?
Ripìgliati un po’ ora,
Non farti prendere dai nervi
Non ti preoccupare
Non c’è fretta
E’ una bella giornata
Tutto va come vorresti
Segui il consiglio del medico
Goditi la vita
Dai retta a quel che dicono
Non stanno giocherellando
Non ce la farà mai di questo passo
E’ imbottigliato in un ingorgo
C’è una riunione stamattina
La sua solita sfortuna, porca misera!
S’infila la mano in tasca
Cercando il fazzoletto
Gocce di sudore sul colletto
I secondi passano lentamente
Gli manca l’aria
E il dolore al petto non cessa
Cercava di chiedere aiuto
Ma pare non ce la faccia a parlare
Borbotta parole agitatissimo
Ma pare nessuno lo senta
Che ne sarà di mia moglie e dei bambini?
Dipendono tutti da me!
Ci dispiace tanto
Gliel’avevamo detto di non agitarsi
Ora è troppo tardi
Lei aveva una data limite
Pensavamo di averglielo detto chiaro
Abbiamo espresso i nostri profondi timori
Le avevamo lasciato la scelta
Non c’è nulla che possiamo fare
I giornali del mattino
Bombetta in testa
A piedi verso la fermata del bus
Che voglia di starsene a letto
Aspetta insieme ai vicini
In fila all’ora di punta
Deve prendere il primo bus
Ci ha tanto da fare
Deve sbrigarsi
Riesce a sedersi
Non può perdere il posto
Deve riposarsi i piedi
Ancora dieci minuti a arrivare
Le parole crociate son quasi fatte
In questi giorni erano parecchio difficili
Non si è manco divertito tanto
Con la mente va all’ufficio
Al suo telefono, al tavolo e alla sedia
E’ stato felice con l’azienda
Lo hanno trattato davvero ammodino
Pensa a una parola di sette lettere
Comincia e finisce in “C”
Come una macchinona americana
Ma scritta sbagliata, con una “D”
Ma se ‘sto bus si desse una mossa…?
L’autista si prende il suo tempo
Boh, non so, farò tardi…
Santiddìo, che dirà il capo?
Ripìgliati un po’ ora,
Non farti prendere dai nervi
Non ti preoccupare
Non c’è fretta
E’ una bella giornata
Tutto va come vorresti
Segui il consiglio del medico
Goditi la vita
Dai retta a quel che dicono
Non stanno giocherellando
Non ce la farà mai di questo passo
E’ imbottigliato in un ingorgo
C’è una riunione stamattina
La sua solita sfortuna, porca misera!
S’infila la mano in tasca
Cercando il fazzoletto
Gocce di sudore sul colletto
I secondi passano lentamente
Gli manca l’aria
E il dolore al petto non cessa
Cercava di chiedere aiuto
Ma pare non ce la faccia a parlare
Borbotta parole agitatissimo
Ma pare nessuno lo senta
Che ne sarà di mia moglie e dei bambini?
Dipendono tutti da me!
Ci dispiace tanto
Gliel’avevamo detto di non agitarsi
Ora è troppo tardi
Lei aveva una data limite
Pensavamo di averglielo detto chiaro
Abbiamo espresso i nostri profondi timori
Le avevamo lasciato la scelta
Non c’è nulla che possiamo fare
Lingua: Francese
Version française - ARRÊT CARDIAQUE – Marco Valdo M.I. - 2023
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi - Arresto cardiaco - 2023
d’une chanson anglaise – Cardiac Arrest – Madness – 1982
Deux mots du traducteur (Riccardo Venturi). Comme j’ai fait cette expérience, je vis avec cinq stents en el corazón et je suis sorti de l'hôpital, pour la énième fois, il y a seulement quelques jours, et je peux vous garantir que, parmi les milliers de traductions que j'ai faites pour ce site, c'est la première que j'ai faite en faisant le geste classique et superstitieux d'appliquer soigneusement une main sur mes parties basses. En somme, comme on dit : traduire en me touchant les couilles, voilà tout. Cela dit, les analogies s'arrêtent là : par un groupe appelé "Madness, Madness", nous assistons à l'arrêt cardiaque et à la mort d'un employé typique de la City londonienne, un de ceux qui ont un chapeau melon, un parapluie, des journaux et les mots croisés du Times. Et là, je dois dire qu'il y avait une touche de couilles supplémentaire, étant donné mon habitude de faire des mots croisés en tram, il est vrai un peu plus difficiles que les mots croisés du Times. Je me suis consolé en résolvant l'énigme qui s'est posée in articulo mortis à ce malheureux Londonien d'il y a plus de quarante ans, qui ne trouvait pas le mot de sept lettres : c'était "c-a-r-d-i-a-c", qu'il avait manifestement confondu avec "Cadillac". Et l'on voit ici que la chanson est bien datée, car à présent, il serait sûrement en train de pianoter sur son smartphone. Une vie consacrée à l'entreprise, à la réunion, aux problèmes de travail... et puis ce maudit cœur qui arrête de fonctionner un matin, et peut-être qu'il n'avait même jamais fumé... ils lui ont dit de ne pas s’en faire, et merde au travail, saloperie... [RV].
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi - Arresto cardiaco - 2023
d’une chanson anglaise – Cardiac Arrest – Madness – 1982
Deux mots du traducteur (Riccardo Venturi). Comme j’ai fait cette expérience, je vis avec cinq stents en el corazón et je suis sorti de l'hôpital, pour la énième fois, il y a seulement quelques jours, et je peux vous garantir que, parmi les milliers de traductions que j'ai faites pour ce site, c'est la première que j'ai faite en faisant le geste classique et superstitieux d'appliquer soigneusement une main sur mes parties basses. En somme, comme on dit : traduire en me touchant les couilles, voilà tout. Cela dit, les analogies s'arrêtent là : par un groupe appelé "Madness, Madness", nous assistons à l'arrêt cardiaque et à la mort d'un employé typique de la City londonienne, un de ceux qui ont un chapeau melon, un parapluie, des journaux et les mots croisés du Times. Et là, je dois dire qu'il y avait une touche de couilles supplémentaire, étant donné mon habitude de faire des mots croisés en tram, il est vrai un peu plus difficiles que les mots croisés du Times. Je me suis consolé en résolvant l'énigme qui s'est posée in articulo mortis à ce malheureux Londonien d'il y a plus de quarante ans, qui ne trouvait pas le mot de sept lettres : c'était "c-a-r-d-i-a-c", qu'il avait manifestement confondu avec "Cadillac". Et l'on voit ici que la chanson est bien datée, car à présent, il serait sûrement en train de pianoter sur son smartphone. Une vie consacrée à l'entreprise, à la réunion, aux problèmes de travail... et puis ce maudit cœur qui arrête de fonctionner un matin, et peut-être qu'il n'avait même jamais fumé... ils lui ont dit de ne pas s’en faire, et merde au travail, saloperie... [RV].
ARRÊT CARDIAQUE
Le journal à la main,
Le melon sur la tête,
À l'arrêt de bus, il s’arrête.
Avec ses contemporains
Dans la file d'attente,
Il se languit de son lit.
Le premier bus fera son affaire,
Il a tant à faire.
Il doit se dépêcher,
Il doit se trouver une place,
S’asseoir à une place
Pour reposer ses pieds fatigués.
Encore dix minutes pour arriver,
Les mots croisés sont presque terminés.
Les derniers jours, ils ont été difficiles
Et loin d'être si rigolos.
Son esprit s’égare de son domicile
Vers son bureau, sa chaise et son boulot.
Il est content de l'entreprise,
Il y est bien traité.
Il songe au mot de sept lettres
Commençant et se terminant par « C
Comme une grosse voiture américaine
Mais sans D ». Pas de veine !
Le bus doit se mettre en route ;
Le chauffeur prend son temps,
Je vais être en retard, je m’en doute.
Oh là là, que va dire le président ?
Maintenant, reprends-toi,
Ne t’énerve pas.
Ne t’inquiète pas,
Ça ne presse pas.
C'est un beau printemps,
Tout roule convenablement.
Suivre l’avis des médecins :
Profiter de la vie,
Ils connaissent leur partie,
Ce ne sont pas des gamins.
On n’arrivera jamais à ce train ;
Me voilà dans le pétrin,
Il y a une réunion ce matin ;
C'est bien ma chance, oh putain !
Dans sa poche, il cherche hagard
À pêcher son mouchoir,
La sueur sur son col coule,
Lentement, les secondes s'écoulent.
Il aspire l'air chaud, il a froid,
Cette douleur-là ne passe pas ;
Dire un seul mot, il ne peut pas.
Il chuchote frénétiquement,
Personne ne l’entend.
Et sa femme et les enfants ?
De moi, ils sont tous dépendants.
Nous sommes vraiment désolés
On avait dit de ne pas vous presser
Maintenant, il n’est plus temps,
Vous avez tardé trop longtemps.
On pensait avoir été clairs,
On vous a dit toutes nos peurs.
Vous avez joué et par malheur,
On ne peut plus rien faire.
Le journal à la main,
Le melon sur la tête,
À l'arrêt de bus, il s’arrête.
Avec ses contemporains
Dans la file d'attente,
Il se languit de son lit.
Le premier bus fera son affaire,
Il a tant à faire.
Il doit se dépêcher,
Il doit se trouver une place,
S’asseoir à une place
Pour reposer ses pieds fatigués.
Encore dix minutes pour arriver,
Les mots croisés sont presque terminés.
Les derniers jours, ils ont été difficiles
Et loin d'être si rigolos.
Son esprit s’égare de son domicile
Vers son bureau, sa chaise et son boulot.
Il est content de l'entreprise,
Il y est bien traité.
Il songe au mot de sept lettres
Commençant et se terminant par « C
Comme une grosse voiture américaine
Mais sans D ». Pas de veine !
Le bus doit se mettre en route ;
Le chauffeur prend son temps,
Je vais être en retard, je m’en doute.
Oh là là, que va dire le président ?
Maintenant, reprends-toi,
Ne t’énerve pas.
Ne t’inquiète pas,
Ça ne presse pas.
C'est un beau printemps,
Tout roule convenablement.
Suivre l’avis des médecins :
Profiter de la vie,
Ils connaissent leur partie,
Ce ne sont pas des gamins.
On n’arrivera jamais à ce train ;
Me voilà dans le pétrin,
Il y a une réunion ce matin ;
C'est bien ma chance, oh putain !
Dans sa poche, il cherche hagard
À pêcher son mouchoir,
La sueur sur son col coule,
Lentement, les secondes s'écoulent.
Il aspire l'air chaud, il a froid,
Cette douleur-là ne passe pas ;
Dire un seul mot, il ne peut pas.
Il chuchote frénétiquement,
Personne ne l’entend.
Et sa femme et les enfants ?
De moi, ils sont tous dépendants.
Nous sommes vraiment désolés
On avait dit de ne pas vous presser
Maintenant, il n’est plus temps,
Vous avez tardé trop longtemps.
On pensait avoir été clairs,
On vous a dit toutes nos peurs.
Vous avez joué et par malheur,
On ne peut plus rien faire.
inviata da Marco Valdo M.I. - 19/9/2023 - 20:55
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