Le prospettive non erano certo delle migliori
Ma in questo cinema strano siamo vestiti da spettatori
La strada che siamo costretti a intraprendere non è mai quella che volevamo
E in fondo non ho capito se la colpa sia davvero della mela di Adamo
Il giorno del mio compleanno mi sono concesso un regalo
Due scarpe di corda e cartone, che ho dovuto cucire a mano
Ché a camminare su questa terra rossa si consumano in fretta
E la strada è in salita e non si vede nemmeno la vetta
Ma una zattera con quattro vele non poteva bastare
Mi hanno chiesto di farmi forza e cominciare a remare
Ché la costa oramai non è neanche troppo lontana
Si avvicina, si avvicina...
La notte è profonda, hanno spento anche il faro
Il buio del porto è il mio solo riparo
La notte è profonda, ho perso anche l'ombra
E camminare è più facile di quello che sembra
Nel buio non si distinguono bene i colori
Nel buio non si distinguono bene i colori...
Alla luce del sole le differenze sono sempre più chiare
Da queste parti la lingua che parlo non è certo ospitale
Non era mia intenzione dover disturbare
Io cercavo soltanto una vita normale
E invece mi accoglie un silenzio agitato
La mia definizione è ospite ingrato, indesiderato
Mi ero dimenticato, mi ero dimenticato
Sono un ospite ingrato, sono un immigrato
Ma io cercavo soltanto un lavoro normale
Sì, io cercavo di non somigliare a un criminale
Ma qui non c'è più nessuno che spaccia denaro
E nell'immaginario comune sono soltanto un ladro
Io credevo che il mare mi avesse reso immortale
Mi hanno ucciso con uno sguardo superficiale
Io che credevo che fosse più facile volersi bene
Avrei preferito continuare a sognare, di là dal mare
Nel buio non si distinguono bene i colori
Nel buio non si distinguono bene i colori...
Ed io che credevo che una canzone potesse bastare
E davanti al vostro progresso ho dovuto tacere
Non ho ancora imparato a distinguere alcuni colori
Ma ho capito che la bellezza non si vede da fuori
Ma in questo cinema strano siamo vestiti da spettatori
La strada che siamo costretti a intraprendere non è mai quella che volevamo
E in fondo non ho capito se la colpa sia davvero della mela di Adamo
Il giorno del mio compleanno mi sono concesso un regalo
Due scarpe di corda e cartone, che ho dovuto cucire a mano
Ché a camminare su questa terra rossa si consumano in fretta
E la strada è in salita e non si vede nemmeno la vetta
Ma una zattera con quattro vele non poteva bastare
Mi hanno chiesto di farmi forza e cominciare a remare
Ché la costa oramai non è neanche troppo lontana
Si avvicina, si avvicina...
La notte è profonda, hanno spento anche il faro
Il buio del porto è il mio solo riparo
La notte è profonda, ho perso anche l'ombra
E camminare è più facile di quello che sembra
Nel buio non si distinguono bene i colori
Nel buio non si distinguono bene i colori...
Alla luce del sole le differenze sono sempre più chiare
Da queste parti la lingua che parlo non è certo ospitale
Non era mia intenzione dover disturbare
Io cercavo soltanto una vita normale
E invece mi accoglie un silenzio agitato
La mia definizione è ospite ingrato, indesiderato
Mi ero dimenticato, mi ero dimenticato
Sono un ospite ingrato, sono un immigrato
Ma io cercavo soltanto un lavoro normale
Sì, io cercavo di non somigliare a un criminale
Ma qui non c'è più nessuno che spaccia denaro
E nell'immaginario comune sono soltanto un ladro
Io credevo che il mare mi avesse reso immortale
Mi hanno ucciso con uno sguardo superficiale
Io che credevo che fosse più facile volersi bene
Avrei preferito continuare a sognare, di là dal mare
Nel buio non si distinguono bene i colori
Nel buio non si distinguono bene i colori...
Ed io che credevo che una canzone potesse bastare
E davanti al vostro progresso ho dovuto tacere
Non ho ancora imparato a distinguere alcuni colori
Ma ho capito che la bellezza non si vede da fuori
inviata da Alberto Scotti - 31/8/2023 - 18:37
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Album: Lo stato attuale delle cose