こよなく晴れた 青空を*
悲しと思う せつなさよ
うねりの波の 人の世に
はかなく生きる 野の花よ
なぐさめ はげまし 長崎の
ああ 長崎の鐘が鳴る
召されて妻は 天国へ
別れてひとり 旅立ちぬ
かたみに残る ロザリオの
鎖に白き わが涙
なぐさめ はげまし 長崎の
ああ 長崎の鐘が鳴る
こころの罪を うちあけて
更けゆく夜の 月すみぬ
貧しき家の 柱にも
気高く白き マリア様
なぐさめ はげまし 長崎の
ああ 長崎の鐘が鳴る
悲しと思う せつなさよ
うねりの波の 人の世に
はかなく生きる 野の花よ
なぐさめ はげまし 長崎の
ああ 長崎の鐘が鳴る
召されて妻は 天国へ
別れてひとり 旅立ちぬ
かたみに残る ロザリオの
鎖に白き わが涙
なぐさめ はげまし 長崎の
ああ 長崎の鐘が鳴る
こころの罪を うちあけて
更けゆく夜の 月すみぬ
貧しき家の 柱にも
気高く白き マリア様
なぐさめ はげまし 長崎の
ああ 長崎の鐘が鳴る
* NAGASAKI NO KANE
Koyonaku hareta aozora o
kanashi to omou setsunasa yo
uneri no nami no hito no yo ni
hakanaku ikiru no no hana yo
nagusame hagemashi Nagasaki no
ā Nagasaki no kane ga naru
mesarete tsuma wa tengoku e
wakarete hitori tabidachinu
katami ni nokoru rozario no
kusari ni shiroki waga namida
nagusame hagemashi Nagasaki no
ā Nagasaki no kane ga naru
kokoro no tsumi o uchiakete
fuke yuku yoru no tsuki suminu
mazushiki ie no hashira ni mo
kedakaku shiroki Maria-sama
nagusame hagemashi Nagasaki no
ā Nagasaki no kaneganaru
https://lyricstranslate.com
Koyonaku hareta aozora o
kanashi to omou setsunasa yo
uneri no nami no hito no yo ni
hakanaku ikiru no no hana yo
nagusame hagemashi Nagasaki no
ā Nagasaki no kane ga naru
mesarete tsuma wa tengoku e
wakarete hitori tabidachinu
katami ni nokoru rozario no
kusari ni shiroki waga namida
nagusame hagemashi Nagasaki no
ā Nagasaki no kane ga naru
kokoro no tsumi o uchiakete
fuke yuku yoru no tsuki suminu
mazushiki ie no hashira ni mo
kedakaku shiroki Maria-sama
nagusame hagemashi Nagasaki no
ā Nagasaki no kaneganaru
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inviata da Dq82 - 15/8/2023 - 10:54
Lingua: Inglese
English translation by lyricstranslate.com
THE BELLS OF NAGASAKI
The pain thinks sadly
On the blue and perfectly clear sky
On the world of the men and the tides
Wild roses live and die
For consolation and encouragement
The Bells of Nagasaki ring
My wife was summoned to heaven
She left and parted alone
On the chains of the rosary left in my body
My tears shine white
For consolation and encouragement
The Bells of Nagasaki ring
Revealing the sins of the heart
The moon of the late night went bright
On the posts of my poor house
The Virgin Mary shines white and sublime
For consolation and encouragement
The Bells of Nagasaki ring
The pain thinks sadly
On the blue and perfectly clear sky
On the world of the men and the tides
Wild roses live and die
For consolation and encouragement
The Bells of Nagasaki ring
My wife was summoned to heaven
She left and parted alone
On the chains of the rosary left in my body
My tears shine white
For consolation and encouragement
The Bells of Nagasaki ring
Revealing the sins of the heart
The moon of the late night went bright
On the posts of my poor house
The Virgin Mary shines white and sublime
For consolation and encouragement
The Bells of Nagasaki ring
inviata da Dq82 - 15/8/2023 - 10:55
Lingua: Italiano
Nel petto un dolore affligge ogni pensier
Diverso da quel cielo azzurro e limpido
In questo mondo d'oltremare la vita è spuma che va
Le rose sbocciano per subito appassir
Ma un rintocco consola il cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
La folgore rapì mia moglie su nel ciel
Lontana dai suoi figli e da chi più l'amò
Tra i neri grani che mi lasciò del suo rosario
Raccolgo bianche tutte le mie lacrime
Ma un rintocco consola il cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
Brillando lei rivela ogni colpa mia
La bianca luna dentro il gelo non tornò
Nella capanna dove io dormo
Confessa la mia povertà
Sublime splende la Vergine Maria
Ma un rintocco consola il cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
Diverso da quel cielo azzurro e limpido
In questo mondo d'oltremare la vita è spuma che va
Le rose sbocciano per subito appassir
Ma un rintocco consola il cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
La folgore rapì mia moglie su nel ciel
Lontana dai suoi figli e da chi più l'amò
Tra i neri grani che mi lasciò del suo rosario
Raccolgo bianche tutte le mie lacrime
Ma un rintocco consola il cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
Brillando lei rivela ogni colpa mia
La bianca luna dentro il gelo non tornò
Nella capanna dove io dormo
Confessa la mia povertà
Sublime splende la Vergine Maria
Ma un rintocco consola il cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
A Nagasaki suonano le campane
A Nagasaki brillano, consolano il tuo cuor
×
composed by Yuji Koseki / 古関 裕而
Takashi Nagai era un radiologo giapponese che sopravvisse alla bomba atomica di Nagasaki. Ma anche di più: era un cristiano convertito. Battezzato Takashi Paolo Nagai, in memoria di Paolo Miki e i tredici martiri crocifissi a Urakami, fu proprio conoscendo i discendenti di questi "kakure kirishitan" (i cristiani nascosti) che Takashi si avvicinò alla fede; e conobbe sua moglie Midori.
Quando la bomba cadde, l'80% di medici e pazienti dell'ospedale di Nagasaki morì sul colpo; Takashi fu risparmiato dalle pareti schermate in cemento armato del reparto di radiologia. Nel suo libro autobiografico e bestseller "Le campane di Nagasaki", la prima testimonianza diretta di quanto accaduto in Giappone, Takashi racconta che nessuno sapeva cosa fosse accaduto, pareva di essere dentro un incubo. Solo lui e i suoi colleghi di radiologia seppero presto riconoscere "la forza del sole": il potere dell'atomo raccolto nella bomba atomica. Si era fantasticato a lungo di una simile invenzione, ma infine gli americani ce l'avevano fatta.
Reduce da due spietate guerre in Manciuria, Takashi diresse i soccorsi intorno all'ospedale, mentre uomini e donne spellati vivi salivano la collina implorando una sola parola: "mizu", ovvero "acqua". Takashi attendeva di vedere sua moglie Midori salire la collina. Ma non giunse mai. I figli erano stati mandati in montagna dalla nonna perché temevano un attacco degli americani – voci giungevano che "qualcosa" fosse accaduto a Hiroshima, nonostante i militari smentissero tutto.
Dopo un giorno e mezzo estenuanti, finalmente giunsero i soccorsi dello Stato, e Takshi potè scendere a Urakami. Quasi non riconobbe casa sua. E nella cucina, ridotta a un cumulo di ossa nere, stavano i resti di sua moglie Midori. Tra le mani, fuso con il resto, era stretto il suo rosario.
L'Imperatore avrebbe dichiarato la resa del Giappone il 15 agosto 1945, la festa dell'Assunzione di Maria. Takashi avrebbe dipinto sua moglie assunta in cielo dall'atomica insieme alla Vergine. E mentre i suoi connazionali disperavano, raccolti sui monti, Takashi invitava a tornare a Nagasaki e ricostruire. Nagai avrebbe infatti scoperto con meraviglia che la seconda bomba non era destinata a Nagasaki, ma la scarsità di propellente e l'inefficacia dei radar americani, l'aveva spinta proprio sulla testa della Cattedrale d'Oriente: la chiesa di Urakami.
Takashi volle cogliere questo segno come una scelta di Dio. All'elogio funebre dei caduti di Nagasaki, Nagai scandalizzò tutti i presenti dicendo queste cose. Dio non li aveva dimenticati; la II Guerra Mondiale, che con la sua violenza e malvagità aveva messo a ferro e fuoco il mondo, infine aveva prodotto la bomba atomica; Dio chiedeva loro, i cristiani che da quasi 400 anni conservavano la fede tra persecuzioni e torture: a loro chiedeva di prendere quella croce per costruire in nome Suo la Sua Pace. Pochi comprendevano le parole di Nagai: avevano il sapore di una bestemmia. Ma chi viveva con lui vedeva che c'era qualcosa di più. A Nagasaki accadeva un miracolo.
La città rifiorì. E tutti i giorni file di pellegrini si raccoglievano alla porta di Nagai, costretto a letto dalla leucemia. Evita Perón, Helen Keller, lo stesso Imperatore Hirohito andarono a visitarlo. Ancora oggi esiste un detto in Giappone: "Hiroshima urla, Nagasaki prega"; perché Hiroshima chiede giustamente vendetta per l'atrocità subita dagli americani. Ma Nagasaki si è unita intorno allo spirito di pace di Nagai. Gli scintoisti giapponesi lo chiamano "il santo di Nagasaki".
Su Nagai e la sua storia fecero un film prima ancora che morisse. La canzone che faceva da colonna sonora divenne così celebre che veniva suonata nella stazione ferroviaria della città.