Sei che vai su ti metto in mano del pane
sulle mie dita rimane il profumo
nei miei occhi il suo passo che sale
in un cono di fumo ti vedo svanire
come se fossi già un ricordo
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su, sei nel solco di un libro
ad ogni pagina il testo sbiadito,
scolpito sulla tua schiena,
nel soffio che ti solleva ed agita appena
le chiome dei fogli,
sei la parte che ti scegli
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su
Sei che vai su
una voce nella notte
dalle valli scende al piano
ascoltate il partigiano
che vi parla da lassù
sulle mie dita rimane il profumo
nei miei occhi il suo passo che sale
in un cono di fumo ti vedo svanire
come se fossi già un ricordo
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su, sei nel solco di un libro
ad ogni pagina il testo sbiadito,
scolpito sulla tua schiena,
nel soffio che ti solleva ed agita appena
le chiome dei fogli,
sei la parte che ti scegli
Sei che vai su che fame ragazzo mio
spezza quel pane con le tue belle mani
dividilo in pezzi uguali, che consolino pancia e bocca
dei compagni che sono lassù
la nebbia è più fitta
nei boschi della Benedicta
nei boschi della Benedicta
Sei che vai su
Sei che vai su
una voce nella notte
dalle valli scende al piano
ascoltate il partigiano
che vi parla da lassù
inviata da Dq82 - 20/6/2023 - 12:22
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Partigiani sempre!