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Il bene rifugio

Vinicio Capossela
Lingua: Italiano


Vinicio Capossela

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[2023]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela

Album: Tredici Canzoni Urgenti



Un valzerino tutto apprensione chiaroscurale in punta di pianoforte, tastiere (organo, Fender Rhodes) e fiati (trombone, clarinetto, flicorno) che ipotizza una rivincita del cuore sulla finanziarizzazione della vita, anche se il tono intimo e dimesso fa pensare a una guerra già perduta [Stefano Solventi]

Dovremmo individuare Il bene rifugio vero, come canta Capossela in questa “ninna nanna romantico-finanziaria”, non nei beni economici ma nell’amore, che è rifugio ma anche rivoluzione perché trasforma la fragilità in forza e oppone l’unione alla disgregazione generata dalla guerra. “Nella convinzione che le sole cose che contano sono quelle che non hanno prezzo, quelle che vengono donate” è necessario infine comprendere qual è stato, nelle nostre vite, Il tempo dei regali, titolo di un brano ispirato dal libro di Patrick Leigh Fermor [A Time of Gifts , ndr], che in ultima analisi individua nella vita stessa il regalo più grande, soprattutto dopo due anni di confinamento pandemico.[Simone Zani]
Il mondo cade a pezzi
Il gas sale alle stelle
L’alluminio rincara
Il Brent impenna
La benzina si infiamma
L’oro si rafforza
La speranza si riduce
Ma tu sei...
Il mio bene rifugio

La tua fronte macrocefala
Intreccio di vite vinifera
La tua schiena bipartita
La tua vita... la mia vita
Come un segugio
A zampe in aria
Mi ribalto e in te fiuto...
Il mio bene rifugio

Non c’è argine o confine
Il mondo è andato in folle
Sopra al soffitto
Sta cadendo il cielo
La terra è in fusione
Noi stiamo in effusione
Sotto il filtro del cotone
Mi nascondo e ancora indugio
In te... Mio bene rifugio

In un sacco di nuvola
Avvolgiamo le ali
In una tenda di Achille
Deponiamo le armi
Tu sei il Bunker
Tu sei il Bund
Tu sei il future
Tu sei l’Arca
Tu sei l’oro
Tu sei l’Uranio
Tu sei… Il mio bene rifugio

Il tuo cervello rettiliano
Il tuo sistema limbico
Tu che hai acceso i talami
E messo l’oro in bocca al mattino
Se la ragione è in svalutazione
L’amore è rivoluzione
Trasformarsi nella muta
Per evoluzione
Fragile
Per crescere
Per vivere
In un bene rifugio

Il ghiaccio si scioglie
L’acqua è alla gola
Le cascate disseccano
La terra si crepa
La pioggia è un’alluvione
Non c’è più stagione
Tu sei terra fertile
Tu fertile terra
Sei il mio bene rifugio

Fragile
Per crescere
Per vivere
In un bene rifugio…

inviata da Riccardo Gullotta - 22/4/2023 - 23:38


“Le cascate disseccano, l’acqua è alla gola, la terra si crepa, la pioggia è un’alluvione, non c’è più stagione”.


Alluvione


Nessuna soddisfazione a essere pestigrafi o cattivi profeti. Quello che sta succedendo in queste ore in Romagna, in questi giorni, in queste stagioni, ci dice continuamente del consumo del suolo, dell’abbandono degli argini, dei filari, della cura della terra. Terra così dura per la siccità che poi non assorbe un’acqua che non è più pioggia, ma diluvio. Della canalizzazione dei fiumi, della cementificazione degli argini, del disboscamento, del surriscaldamento e di molto altro ci dice.

Da un po' di tempo non abbiamo più nemmeno la consolazione di poter attribuire alla natura le cosiddette catastrofi “naturali”, ma nella devastazione dobbiamo vedere anche la conseguenza del nostro operato.

Con solidarietà e preoccupazione a tutti gli amici e le amiche di Romagna e di Emilia in queste ore drammatiche.

Vinicio

17/5/2023 - 20:16




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