Lasciando la sua casa e la sua mamma
raggiunge la capanna il partigian
ricorda Garibaldi e le sue gesta
il salvatore dell’Italia un dì.
Accetta con piacer
il suo dover
fulgido e fiero
questo è il guerriero
dell’umanità.
Bel partigian
che sfidi tu la morte
bel partigian
non temi più la sorte
sei tu l’eroe
della mia patria bella
del suo valor ritorna vincitor.
Marciando su per l’aspre mulattiere
in cerca dei fascisti allegro va
nell’ora che l’Italia si ridesta
combatti perché sai che vincerà.
Abbasso i traditor
gli affamator
nella riscossa
bandiera rossa
la trionferà.
raggiunge la capanna il partigian
ricorda Garibaldi e le sue gesta
il salvatore dell’Italia un dì.
Accetta con piacer
il suo dover
fulgido e fiero
questo è il guerriero
dell’umanità.
Bel partigian
che sfidi tu la morte
bel partigian
non temi più la sorte
sei tu l’eroe
della mia patria bella
del suo valor ritorna vincitor.
Marciando su per l’aspre mulattiere
in cerca dei fascisti allegro va
nell’ora che l’Italia si ridesta
combatti perché sai che vincerà.
Abbasso i traditor
gli affamator
nella riscossa
bandiera rossa
la trionferà.
inviata da Riccardo Gullotta - 22/4/2023 - 14:34
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Corale Puccini di Sassuolo
Album: Canti della Resistenza Italiana
Memoria sempre viva della Liberazione antifascista
L’origine del canto è nella primavera 1944. Ebbe vasta diffusione nel Modenese e nel Reggiano. La melodia si ispira a quella di una vecchia aria popolaresca emiliana “Bel soldatin che passi per la via”.
Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore, mi vien fatto di pensare a certi inesplicabili ritmi della vita cosmica, ai segreti comandi celesti che regolano i fenomeni collettivi, come le gemme degli alberi che spuntano lo stesso giorno, come certe piante subacquee che in tutti i laghi di una regione alpina affiorano nello stesso giorno alla superficie per guardare il cielo primaverile, come le rondini di un continente che lo stesso giorno s'accorgono che è giunta l'ora di mettersi in viaggio. Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.