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Martire Partigiano

Fausto Simonetti
Lingua: Italiano


Fausto Simonetti

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[1944]

Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Fausto Simonetti

Musica / Music / Musique / Sävel:
Mario Ruccione

Fausto Simonetti


Il partigiano Fausto Simonetti

Le parole della canzone sono di Fausto Simonetti, splendida figura di partigiano , catturato in un’imboscata ordita a seguito di una delazione , trucidato il 6 Giugno 1944 dai nazifascisti a Marino del Tronto insieme a Ottavio Baccari e al medico polacco Jacob Eliczer. La biografia proviene dal sito dell’ Anpi.


Storia di un inno fascista e parodie

La musica della canzone proposta è sull’aria de “La canzone dei sommergibili”, anno 1941, di Mario Ruccione, compositore di parecchie canzoni fasciste. Questa divenne nota come “Inno dei sommergibilisti”. Dopo l’armistizio circolarono parecchie versioni e parodie della canzone tra cui “È così che vive l'italian”/ “Passano i commestibili”, “E’ così che vive il podestà…”, “Andar di qua e di là, chiedendo pasta, frutta..”: I testi delle ultime due si possono reperire in questa pagina.
Il testo della prima è il seguente:

Passano i commestibili
Preziosi ed invisibili
Olio, prosciutto
salame e strutto
Formaggio e baccalà!

E va
ciascuno va
Portando pasta, uova,
riso, latte e vino.
Pagar
senza fiatar
qualunque prezzo che domandi il contadino.

È così che vive l’italian
Compra sottoman
La farina e il pan!
Della guardia e delle autorità
Se ne infischia perché sa
Che mangerà.
Alla stazion la guardia La valigia vuol guardar
Ma l’italiano furbo sotto il naso gliela fa.

Passano i commestibili
preziosi ed invisibili
Olio, prosciutto
salame e strutto
Formaggio e baccalà.

È così che vive l’italian
Compra sottoman
La farina e il pan!
Della guardia e delle autorità
Se ne infischia perché sa
Che mangerà.

Nel dopoguerra la canzone fascista continuò a far parte del repertorio della Marina Militare. E' eseguita spesso dalla sua banda.
[Riccardo Gullotta]
Vedo nei tuoi begli occhi
patriota assaltator
l'odio per quei vigliacchi
che ci tolsero l'onor

ed ora per far quattrini
si veston da facchini
ed il moschetto
puntan sul petto
ai vecchi ed ai bambini

andiamo a guerreggiar
contro quei cani
che ci uccidono i figlioli
lottar per conquistar
la libertà che ci negaron da padroni

è finito il tempo di scherzar
è tempo di buttar la maschera dal cuor
e come tigri ci dobbiam lanciar
e dobbiamo poi scannar quei traditor

avanti cittadini
vinceremo l'oppressor
le donne e i bambini
pregheranno il redentor

dai monti coi cannoni
scendono i battaglioni
degli italiani
che per il domani
pugnano oggi dì

da su dove sei tu
mitragliatrice
ad aspettare la riscossa
noi scenderem laggiù
quando ai fascisti
scaverem la fossa

è così che vive l'italian
su nell'alto pian
col fucile in man
e con fede e gioia aspetterà
il tanto atteso dì
che vincerà

inviata da Riccardo Gullotta - 26/2/2023 - 00:05




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