Cani dietro le spalle
quando le gambe vanno verso il muro
Al di là pochi compagni
ma molte facce sprezzanti del mio ruolo
Tra capanne di lamiera
Tra neve e ghiaccio fuochi ricoperti
da corpi, corpi trasparenti
corpi di fantasmi di esseri morenti
Spinti da un vento di triste necessità
attorno al castello di false libertà
Spinti da fame da fiamme d’inferno
bloccati tra reti come pesci nell’oceano
Spinti da fame da fiamme d’inferno
bloccati tra reti come pesci nell’oceano
quando le gambe vanno verso il muro
Al di là pochi compagni
ma molte facce sprezzanti del mio ruolo
Tra capanne di lamiera
Tra neve e ghiaccio fuochi ricoperti
da corpi, corpi trasparenti
corpi di fantasmi di esseri morenti
Spinti da un vento di triste necessità
attorno al castello di false libertà
Spinti da fame da fiamme d’inferno
bloccati tra reti come pesci nell’oceano
Spinti da fame da fiamme d’inferno
bloccati tra reti come pesci nell’oceano
inviata da Lorenzo Masetti - 2/12/2022 - 18:52
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Singolo
Testi di Lorenzo Cantini
musica di Lorenzo Cantini e Lorenzo Chiarello
Davide Sorresina – batteria e percussioni
Lorenzo Chiarello – basso, sintetizzatore, elettronica
Emilio Valentino – chitarra elettrica
Francesco Cerasi – pianoforte, organo elettrico
"Muro" è dedicata a tutte quelle persone che, nella speranza di trovare condizioni di vita migliori, ogni giorno tentano disperatamente di varcare le frontiere europee percorrendo la cosiddetta rotta balcanica.
La maggior parte di loro ogni volta che giunge ai confini subisce violenze e repressione da parte delle forze dell'ordine, per poi essere rigorosamente respinte.
L'interminabile attesa del riuscire in questa impresa si protrae spesso per molti mesi e lo stato nel quale si ritrovano a dover vivere è terribile: abitazioni di fortuna anche nei gelidi mesi invernali, scarsità di acqua, cibo e condizioni igieniche disastrose.
Questa è solo una delle tantissime e tragiche realtà di esseri umani che vengono spogliati, sistematicamente, giorno dopo giorno, di ogni loro diritto e libertà.
E poi ci siamo noi, barricati nel nostro lussuoso ed inespugnabile castello, nel migliore dei casi ci voltiamo dall'altra parte.
Per parafrasare un grande artista, anche se ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti.
Gaube
“L’arte deve tornare a farsi politica e per farlo deve necessariamente legarsi alle grandi questioni del presente”