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Dialogo di guerra

Alessandro Ducoli
Lingua: Italiano


Alessandro Ducoli

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2010
Piccoli animaletti
Piccoli animaletti

Testo: Ducoli
Musica: Stivala
(28 novembre 2004)


Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin


"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"

"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista del Tg3 uccisa a Mogadiscio con il suo operatore, "mi sono scontrata con un muro di silenzi, depistaggi, documenti spariti e strani decessi di persone legate al duplice omicidio". Il governo potrebbe desecretare gli 8 mila documenti raccolti dai nostri Servizi. "Credo servirà a poco", sostiene la signora Alpi, "a me basta trovare i mandanti e guardarli in faccia"

Alpi-HrovatinIo so perché Ilaria e Miran sono stati uccisi. Dopo 20 anni di indagini inutili e faticose, di menzogne, depistaggi, sparizioni, altre morti sospette, ho bisogno solo di conoscere i nomi dei mandanti di quel duplice omicidio. Non li voglio vedere dietro le sbarre. Mi basta guardarli in faccia". Armi per rifiuti. Tossici, chimici, nucleari. Ogni schifezza che si produceva nel mondo - e si ricicla in Italia - da sotterrare in zone desertiche della Somalia. In cambio, carichi di armamenti moderni e sofisticati provenienti dai paesi dell'ex blocco sovietico che il nostro paese forniva ai signori della guerra. Non solo nella nostra ex colonia ma in tutti i paesi del Corno d'Africa. "Ilaria", ci dice la signora Luciana Alpi, la madre della giornalista del Tg3 della Rai uccisa a Mogadiscio il 20 marzo del 1994 assieme all'operatore Miran Hrovatin, "stava indagando su questo enorme scandalo. Lo aveva detto ad alcune persone di cui si fidava. Con la dovuta cautela imposta dall'argomento". Giovedì prossimo saranno passati 20 anni. La vergogna criminale della Terra dei fuochi era ancora lontana dall'essere scoperta. Ma dopo tutto quello che si è visto e saputo, con i guasti economici e ambientali inflitti a una regione come la Campania, il movente di un omicidio ancora oscuro non è poi così assurdo. Anzi.

Repubblica.it


Su Ilaria Alpi si veda anche:
Chi ha ucciso Ilaria Alpi? (Gang),
Ilaria (ResistenzaLibera)
Reporter (Pooh)
Ilaria (Milo Brugnara)
Mal d'Africa (Ilaria, Miran e i sentieri delle banane) (Scraps Orchestra)
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Inverno a Mogadiscio (Alberto Amboni)
Dialogo di guerra (Alessandro Ducoli)


Una infinita riserva di idee, le mie
Ancora preziose, gelose di essere sempre lasciate seconde
Lasciate un istante a guardare le gocce cadere sul vetro
Davanti ai miei occhi che aspettano ancora in silenzio

Una goccia, un'altra ancora
Sopra il filo della luce
Sopra le rondini appoggiate
Sopra il bordo, osservo e guardo
Una goccia trattenuta
La mia scorta personale
Di minuscole riserve, lacrime d'oro
Lasciate andare

Le vostre schifose, arroganti menzogne
Protetti da sempre da qualche padrone
Di ladri assassini di gente che ha fame, ancora

Una goccia di acqua e sale
Sono in fila per il rumore
Nove metalli a galleggiare
Il nostro veleno lo porta il mare
Una goccia che riempie il vaso
Aiuta il fiore a respirare
Sono la voce che può gridare
L'anima parla, mi parla ancora


(Ilaria Alpi. Roma, 24 maggio 1961 – Mogadiscio, 20 marzo 1994)

inviata da Dq82 - 18/9/2022 - 12:49




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