Signore Iddio
Tu
per le mie ferite da cui scese sangue
alla terra alle pietre al fango alla neve
dovunque passai;
Tu
per il mio silenzio e il mio dolore senza volto
e il mio respiro che cessò senza lamento
nell’invocare Te;
Tu
per il lungo calvario d’ogni fratello alpino
che giacque infine riverso in quell’ora e per sempre
simile a me nella sua stessa offerta;
Tu
per gli occhi di mia madre fermi nel buio fermi nel vuoto
in cui vedesti tremolare e cadere verso Te dalle ciglia
la luccicante preghiera;
Tu
per le mani di mio figlio che mai sentirono le mie
e non ebbero più guida se non di ricordo;
Tu
o Signore ,tendi la mano per quanto noi ti offrimmo,
preserva dalla vita e dalla morte ch’io conobbi in sorte
e benedici ogni fratello che vive.
Benedici l’Italia.
Cosi sia
inviata da Pluck - 20/7/2022 - 20:20
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Giulio Bedeschi - 1943