Avevi calci al volo da scontare
partendo da ventuno e non lo sai
se fosse più la voglia di vincere
o di non segnare perché non finisse mai,
e c'era lì Alfredino ad ogni passo,
a dirti "stai attento! guarda in giù!
ché i buchi son profondi
e i grandi neanche sempre sanno come farti tornar su".
Sky era il cielo e per telefono c'era un gettone,
alle otto della sera guardavamo Blob alla televisione.
Il PCI seguiva Mosca goffo ma caparbio,
gli operai cancelli e loro casa a Capalbio.
C'è chi diceva "la storia ormai è finita"
ma per noi era appena cominciata.
E adesso scansati
che il babbo spacca tutto
e non curarti delle schegge
e nemmeno della legge.
e gli anni sono sempre più pesanti,
stringo i denti e allento la cintura nei passanti
ninìn, ninìn,
I ricordi sono amici e mi conforta ripensare a loro.
Osservo i miei nemici e ho una gran voglia di rimettermi al lavoro.
Subito, adesso. Qualcosa l'ho rimosso.
Se c'ho un occhio nero, con l'altro vedo rosso.
e dalla radio un tale ti chiedeva
"che giorno è a Berlino?"
e non capivi e pensavi
"il tempo è una somma di interrogativi
e risposte quasi mai".
e c'era ad ogni inizio di stagione
troppo spazio nelle scarpe nuove
e l'eco già lontano di una bomba alla stazione
e tre gol in maglia blu.
Ci vuole il tono della voce e un testo,
la raffinatezza di un linguaggio per darci coraggio.
Non è da tutti, portavo i graffi sui ginocchi,
ora guardami negli occhi.
Guarda l'effetto che fa questa somma di giorni costruisce l'età.
Invecchio senza culla, mai una carezza,
ma invecchio senza perdere la tenerezza.
e gli anni son nemici e sono in tanti, stringo i denti e sfilo la cintura dai passanti
ninìn, ninìn, ninìn...
guarda che la indosso ancora quella faccia
che ti nascondeva e ho lasciato li dov'era
allora la foto di tuo padre che rideva.
che rideva con te.
partendo da ventuno e non lo sai
se fosse più la voglia di vincere
o di non segnare perché non finisse mai,
e c'era lì Alfredino ad ogni passo,
a dirti "stai attento! guarda in giù!
ché i buchi son profondi
e i grandi neanche sempre sanno come farti tornar su".
Sky era il cielo e per telefono c'era un gettone,
alle otto della sera guardavamo Blob alla televisione.
Il PCI seguiva Mosca goffo ma caparbio,
gli operai cancelli e loro casa a Capalbio.
C'è chi diceva "la storia ormai è finita"
ma per noi era appena cominciata.
E adesso scansati
che il babbo spacca tutto
e non curarti delle schegge
e nemmeno della legge.
e gli anni sono sempre più pesanti,
stringo i denti e allento la cintura nei passanti
ninìn, ninìn,
I ricordi sono amici e mi conforta ripensare a loro.
Osservo i miei nemici e ho una gran voglia di rimettermi al lavoro.
Subito, adesso. Qualcosa l'ho rimosso.
Se c'ho un occhio nero, con l'altro vedo rosso.
e dalla radio un tale ti chiedeva
"che giorno è a Berlino?"
e non capivi e pensavi
"il tempo è una somma di interrogativi
e risposte quasi mai".
e c'era ad ogni inizio di stagione
troppo spazio nelle scarpe nuove
e l'eco già lontano di una bomba alla stazione
e tre gol in maglia blu.
Ci vuole il tono della voce e un testo,
la raffinatezza di un linguaggio per darci coraggio.
Non è da tutti, portavo i graffi sui ginocchi,
ora guardami negli occhi.
Guarda l'effetto che fa questa somma di giorni costruisce l'età.
Invecchio senza culla, mai una carezza,
ma invecchio senza perdere la tenerezza.
e gli anni son nemici e sono in tanti, stringo i denti e sfilo la cintura dai passanti
ninìn, ninìn, ninìn...
guarda che la indosso ancora quella faccia
che ti nascondeva e ho lasciato li dov'era
allora la foto di tuo padre che rideva.
che rideva con te.
inviata da dq82 - 3/6/2022 - 23:32
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Il secondo tempo
Feat. Militant A
Mi è venuta in mente questa canzone a riguardo di Alfredino Rampi la cui tomba è stata profanata con 11 svastiche. E poi c'è anche una citazione della strage di Bologna...
La canzone è un colloquio di Filippo Andreani con se stesso bambino... o con il bambino che è ancora in lui