Non è mai tanto facile stare col potere,
in ogni circostanza trovar giuste maniere:
mostrarsi sorridente con chi si vuol colpire,
simulando mestizia per farsi compatire.
Amar per interesse, senza aver mai il sentore
che chi ti fa l’amico lo faccia con il cuore
Doversi fare in quattro, dare benedizioni
a chi è sotto di te, poi far genuflessioni
sotto l’alto gradino cui vorresti arrivare,
a ferree gerarchie la tua schiena inchinare,
riuscendo a violentare affetti ed emozioni
senza considerare scrupoli o altrui opinioni.
E apparire magari in cronaca locale
pur senza meritarlo, ma stare sul giornale
è una cosa che sazia la tua presunta gloria
basta che ti si citi, e già per te è vittoria.
Sederti in prima fila, entrar gratuitamente
a teatro o allo stadio, non come l’altra gente
che il biglietto lo suda con fatica e lavoro.
Che figura faresti ad esser come loro?
Passare tutto il tempo a riverir potenti
senza mai dignità, né onesti sentimenti
Voler gridare al vento che proprio quei signori
che l’opinion comune considera i migliori
son solo ciurmatori, furfanti, malviventi,
ipocriti, arrivisti, bugiardi, prepotenti,
mandanti ed assassini, corrotti e corruttori,
delinquenti comuni, puttane e protettori…
Ma non poterlo fare, restare incatenato
a saziarti alle spalle del fesso che ha pagato.
Ma non poterlo dire e dover solo tacere...
E’ sempre assai difficile stare col potere!
in ogni circostanza trovar giuste maniere:
mostrarsi sorridente con chi si vuol colpire,
simulando mestizia per farsi compatire.
Amar per interesse, senza aver mai il sentore
che chi ti fa l’amico lo faccia con il cuore
Doversi fare in quattro, dare benedizioni
a chi è sotto di te, poi far genuflessioni
sotto l’alto gradino cui vorresti arrivare,
a ferree gerarchie la tua schiena inchinare,
riuscendo a violentare affetti ed emozioni
senza considerare scrupoli o altrui opinioni.
E apparire magari in cronaca locale
pur senza meritarlo, ma stare sul giornale
è una cosa che sazia la tua presunta gloria
basta che ti si citi, e già per te è vittoria.
Sederti in prima fila, entrar gratuitamente
a teatro o allo stadio, non come l’altra gente
che il biglietto lo suda con fatica e lavoro.
Che figura faresti ad esser come loro?
Passare tutto il tempo a riverir potenti
senza mai dignità, né onesti sentimenti
Voler gridare al vento che proprio quei signori
che l’opinion comune considera i migliori
son solo ciurmatori, furfanti, malviventi,
ipocriti, arrivisti, bugiardi, prepotenti,
mandanti ed assassini, corrotti e corruttori,
delinquenti comuni, puttane e protettori…
Ma non poterlo fare, restare incatenato
a saziarti alle spalle del fesso che ha pagato.
Ma non poterlo dire e dover solo tacere...
E’ sempre assai difficile stare col potere!
inviata da Giuseppe Di Modugno - 23/5/2022 - 22:14
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Musica di Giuseppe Mereu
Una canzone dal testo dissacrante che mette alla berlina le negatività derivanti da ogni potere. Con l'amara constatazione che chi ne fa parte difficilmente può mantenersi pulito.
Una magistrale interpretazione di Doc Pippus, al secolo Giuseppe Mereu.