A Campo dei Fiori
ti ho visto arrivare
la bocca serrata
da un ferreo bavaglio
perché era un pericolo
farti parlare
ma negli occhi neri
non c’era viltà.
E poi mi hanno detto
qual’era il tuo nome
e che ti chiamavano
Bruno il Nolano
perché tu da Nola
eri un giorno arrivato
ma il tuo vero nome
era invece Giordano.
Caro Giordano è bello per noi poter pensare
che sarà sempre amore che alfine vincerà
perché nei sognatori dolce nasce dal cuore
la voglia di sperare sol nella libertà.
Un frate attonito
allampanato
con voce stridula
a salmodiar
la fiamma sale
non è la luce
ma la farfalla
sopra le sta.
Di quale crimine
ti eri macchiato
per meritare
una morte ingloriosa?
Dicevi che
si muove ogni cosa
spinta da un intimo
impulso d’amore.
Non basta certo il fuoco a poter cancellare
la voglia di arrivare fino alla verità.
La fiamma mai potrà le menti allontanare
dal fiero desiderio che vince la viltà.
Campo dei Fiori,
fu lì il tuo Calvario
e con sentenza
dell’autorità
tra giaculatorie
e qualche rosario
fosti immolato
per la libertà.
Ma non di correre
né di viaggiare
o di andare
a fare all’amore
più della vita
credevi migliore
poter cercare
la verità.
Sale la fiamma ardente del fuoco distruttore
ma non potrà fermare il tempo che verrà
e i posteri sapranno di certo giudicare
l’amore per la gente da quale parte sta.
E se ripenso
a quel giorno lontano
a quelle fiamme
in Campo dei Fiori
il mio saluto
va fino a Giordano
mandato al rogo
con infamità.
E anche se
tanto tempo è passato
sarebbe bello
ed anche opportuno
che ancora al mondo
ci fosse qualcuno
ad indicarci
la verità.
Sale la fiamma ardente del fuoco distruttore
ma non potrà fermare il tempo che verrà
e i posteri sapranno di certo giudicare
l’amore per la gente da quale parte sta
E anche se
tanto tempo è passato
sarebbe bello
ed anche opportuno
di ricordare
Giordano Bruno
arso sul rogo
per la libertà.
ti ho visto arrivare
la bocca serrata
da un ferreo bavaglio
perché era un pericolo
farti parlare
ma negli occhi neri
non c’era viltà.
E poi mi hanno detto
qual’era il tuo nome
e che ti chiamavano
Bruno il Nolano
perché tu da Nola
eri un giorno arrivato
ma il tuo vero nome
era invece Giordano.
Caro Giordano è bello per noi poter pensare
che sarà sempre amore che alfine vincerà
perché nei sognatori dolce nasce dal cuore
la voglia di sperare sol nella libertà.
Un frate attonito
allampanato
con voce stridula
a salmodiar
la fiamma sale
non è la luce
ma la farfalla
sopra le sta.
Di quale crimine
ti eri macchiato
per meritare
una morte ingloriosa?
Dicevi che
si muove ogni cosa
spinta da un intimo
impulso d’amore.
Non basta certo il fuoco a poter cancellare
la voglia di arrivare fino alla verità.
La fiamma mai potrà le menti allontanare
dal fiero desiderio che vince la viltà.
Campo dei Fiori,
fu lì il tuo Calvario
e con sentenza
dell’autorità
tra giaculatorie
e qualche rosario
fosti immolato
per la libertà.
Ma non di correre
né di viaggiare
o di andare
a fare all’amore
più della vita
credevi migliore
poter cercare
la verità.
Sale la fiamma ardente del fuoco distruttore
ma non potrà fermare il tempo che verrà
e i posteri sapranno di certo giudicare
l’amore per la gente da quale parte sta.
E se ripenso
a quel giorno lontano
a quelle fiamme
in Campo dei Fiori
il mio saluto
va fino a Giordano
mandato al rogo
con infamità.
E anche se
tanto tempo è passato
sarebbe bello
ed anche opportuno
che ancora al mondo
ci fosse qualcuno
ad indicarci
la verità.
Sale la fiamma ardente del fuoco distruttore
ma non potrà fermare il tempo che verrà
e i posteri sapranno di certo giudicare
l’amore per la gente da quale parte sta
E anche se
tanto tempo è passato
sarebbe bello
ed anche opportuno
di ricordare
Giordano Bruno
arso sul rogo
per la libertà.
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