Lingua   

Il partigiano di Oliveto

Corrado Degli Esposti e Marziano Sorzini
Lingua: Italiano



Ti può interessare anche...

Partigiano di Valle Susa
(Louis Bernard (Fulvio Davì))
Coro di Partigiani sotto la Luna
(Franco Matacotta)
Figli di Nessuno
(anonimo)



Il Partigiano di Oliveto è un canto "recuperato" da Otello Palmieri (Grizzana, Bologna, 1927), ex partigiano comunista originario del borgo di Oliveto, frazione del comune di Monteveglio (Bologna). È stato composto fra il 1944 e il 1945 da Corrado Degli Esposti e Marziano Sorzini, anche loro partigiani, insieme ad altre persone inquadrate o vicine ai battaglioni «Angelo Artioli» e «Gastone Sozzi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero». Le due formazioni furono attive fra i torrenti Lavino e Samoggia, in parte spostatesi a supporto della 5^ armata statunitense oltre la linea Gotica nel dicembre 1944.



La trascrizione qui presentata è tratta, con alcuni lievissimi interventi a correggerne l'ortografia, da una trascrizione conservata nelle carte private di Otello Palmieri, aggiustata con la versione cantata e registrata a Stiore (Monteveglio) il 28 aprile 2019 da Enrico Pontieri e Alfredo Mignini.

Informazioni tratta da Il Deposito.org
Il partigiano questo l'è il mio nome
e gli avversari mi chiamano ribelle
sulle mie labbra c'è d'Italia il nome
ch'io voglio unita con fraterno amor
perché sorga il sol della giustizia
e ci renda tutti fratelli alfin
questo è il motto che ho sulla bandiera
e l'uguaglianza e la fede in ogni cuor

Sui monti fra neve e gelo
oppur nascosti in misere cantine
perché il nemico mio è così vile
cerca il fratello e lo uccide ognora
che importa se vo a morire
quando ci guida l'amor d'ideale
la schiavitù dovrà finire
e deve sorgere l'umana libertà!

Alla mia mamma che sola mi aspetta
forse piangendo per il suo amato figlio
alla morosa sposa mia diletta
dirò che seguo la via del dover
e se muoio portatemi un fiore
il saluto sarà del mio amor
le direte soltanto 'ste parole:
"sparse il sangue per la comunità"

Sui monti fra neve e gelo
oppur nascosti in misere cantine
perché il nemico mio è così vile
cerca il fratello e lo uccide ognora
che importa se vo a morire
se con la morte muore il mio ideale
la schiavitù dovrà finire
e deve sorgere l'umana libertà!

25/4/2022 - 12:08




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org